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| Utente:Cavaliere | 24-11-25 - 09:37:11 |
| Dopo aver visto gli highlights e soprattutto aver letto i vostri commenti capisco che siamo ritornati al punto di partenza. Il Vicenza farà corsa a se e le altre tutte le domeniche dovranno battagliare per raggiungere i loro obbiettivi consapevoli che si possono perdere punti con chiunque... Nonostante non stia giocando bene non scambierei mai Alberti con DeLeo... ma direi pubblicamente che siamo da alta classifica mette solo pressione al gruppo... Ieri ne è la prova ... Di nuovo 11°.... Stina' 🙊 |
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| Utente:Azzurripersempre | 24-11-25 - 09:30:32 |
| Vannu, concordiamo tutti, tranne forse la proprietà. Il tema è che per ambire a posizioni di classifica più prestigiose serve organizzazione di gioco e un approccio alla gara consolidato, che è quello che ti consente di ottenere la ripetibilità della prestazione. Serve essere in grado di ripetere le buone/ottime prestazioni per competere , sulla base di questo poi sarà la qualità della rosa e dei singoli che ti consente di ambire a traguardi massimi o a ripetere buoni campionati come fa il Renate. Noi, lo diciamo spesso, possiamo vincere con chiunque e perdere con chiunque e questo è proprio il problema. Una squadra equilibrata perde contro una più forte "quasi sempre" o "molto spesso" e vince "quasi sempre" o "molto spesso" con una più debole. |
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| Utente: Vannu | 24-11-25 - 08:51:08 |
| Mah, non la voglio banalizzare, ma a parità o quasi di rose e valori tecnici, a panchine invertite ieri non avremmo mai perso. | |
| Utente:Valerio | 24-11-25 - 08:10:46 |
| Azzurrisempre disamina perfetta 👍👍 | |
| Utente:Azzurripersempre | 24-11-25 - 07:43:53 |
| Il problema è che la rosa rispetto allo scorso anno è di certo migliorata, anche nelle alternative, ma il gioco latita mentre arrivano squadre con una rosa sulla carta non così eccelsa ma che hanno un organizzazione ed un idea di gioco. Dallo stadio secondo me questo si percepisce meglio, noi ripartiamo palla lunga su Alberti ,sempre più stanco e meno efficace anche perchè ormai il canovaccio è noto agli allenatori avversari, gli altri fanno girare la palla molto più velocemente di noi. Per vincere le partite oggi dobbiamo essere molto più intensi nella corsa e nell'aggressività dell'avversario, se viene meno questo, come ieri, per larghi tratti del match siamo in balia dell'altra squadra. |
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| Utente:Alessandro1983 | 24-11-25 - 07:24:46 |
| Ma quale rammarico per dell'erba?!? Nel primo tempo hanno avuto 4-5 palle nitide. Quello semmai era rammarico per loro. Doveva essere 0-3 a fine primo tempo. Io credo che una discussione seria sulla guida tecnica vada affrontata dalla società se pensano di avere una rosa all'altezza. Mio personale appunto, continuiamo con l'equivoco tattico di donadio trequartista, che non segna e non fa assist. Io ieri lo avrei visto benissimo al posto di un confusionario valdesi. |
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| Utente:federico | 24-11-25 - 07:10:03 |
| Come già detto e scritto da altri... fosse entrato il tiro di Dell'Erba tibattuto sulla linea...la partita avrebbe preso un'altra piega...partita dporca contro avversario solido ed esperto....il nostro boy scout di gaglianico si è fatto fregare....ne deve mangiare di minestre prima di diventare un lupetto di categoria come foschi. | |
| Utente:Paolo X | 24-11-25 - 06:37:23 |
| Col Renate partite estremamente equilibrate. Scorso anno ha detto due volte bene a noi, per un filo. Stavolta è andata male. |
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| Utente:DinoSauro36 | 24-11-25 - 00:11:57 |
| * Novara, 27 Aprile 1920 - CANTELLI GUIDO - Parigi, 24 Novembre 1956 'Il Novara, nella sua Storia ultracentenaria, ha sempre potuto contare su tifosi 'eccellenti', cioè quelle persone che ricoprivano importanti cariche istituzionali, oppure che erano esse stesse 'celebrirà', oppure persone dotate di una particolare simpatia o popolarità. Per il periodo del primo dopoguerra (per intenderci dopo il 1946) ricordiamo con affetto e commozione un personaggio che ci ha particolarmente colpito nelle sue 'effusioni' di passione verso la squadra azzurra e i suoi giocatori. Parliamo di GUIDO CANTELLI, maestro e direttore d'orchestra di straordinario talento , designato, poco prima della sua tragica morte, ad essere l'erede di Arturo Toscanini e il direttore della celebre orchestra de La Scala di Milano. Cantelli era supertifoso del Novara Calcio; quando era in Italia, a Novara o a Milano, era spesso presente alle partite degli azzurri mescolato tra la folla delle gradinate popolari. Lui, la partita, voleva 'viverla', soffrirla e condividerla con gli altri tifosi. Narrano gli storici che non leggeva mai un giornale che riportasse commenti o critiche di suoi concerti o esibizioni, ma non si faceva mancare il Lunedì mattina 'La Gazzetta dello Sport' dovunque si trovasse e 'beveva' goloso la cronaca che riguardava il Novara. Quand'era all'estero, specialmente negli USA, faceva impazzire i suoi colleghi perchè telefonassero, si informassero sul risultato del Novara, Guido Cantelli morì tragicamente il 24 Novembre 1956 nel disastro aereo di Orly. Un DC-6 LAI, decollato da Ciampino e diretto a New York, fa scalo all'aeroporto parigino di Orly. Trenta secondi dopo essere ripartito a pieno carico, il grande aereo urta contro due case al limite del campo, esplode e dalla palla di fuoco formata da 22 mila litri di carburante, delle 35 persone a bordo soltanto due si salvano. Il Grande Maestro è tra le vittime. Dodici giorni prima della sciagura, Guido Cantelli aveva diretto uno straordinario concerto al 'Coccia' di Novara, in occasione della riapertura del teatro dopo importanti restauri. (da 'Il romanzo del Novara Calcio', di Gianfranco Capra). ------------------------------------------------------------------------------------- TADDEI SERGIO - Tavarnelle Val di Pesa (FI), 24 Novembre 1954 Stopper. Cresce tra le file del Torino con cui esordisce in Serie A il 13 Maggio 1973 in occasione della sconfitta esterna con il Cagliari (1-0, gol del rossoblù Maraschi). Rimarrà l'unica sua presenza, sia in granata, sia in massima serie. A fine stagione viene ceduto al Novara con cui disputa il campionato di Serie B 1973-'74, 8° posto. Geom. Santino presidente, Parola allenatore. 21 presenze (esordio il 23 Dicembre '73', 13.a giornata, in Novara-Perugia a sostituire Giannini al 65') e 1 gol: il 2 Giugno '74, 36.a e terz'ultima giornata, in Novara-Varese 1-2. Quindi passa al Verona con cui conquista la promozione in A nella stagione 1974-'75. |
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| Utente:Gino | 23-11-25 - 22:01:02 |
| Mitico Foschi!!! Renate solido, ha meritato |
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