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| Utente:DinoSauro36 | 13-11-25 - 23:58:00 |
| * Venezia, 15 Giugno 1929 - RENOSTO MARIO - * Trieste, 14 Novembre 1988 Ala ambidestra. Era noto anche come Renosto II per distinguerlo dala fratello Giacinto. Iniziò nel Venezia dal 1945 al '50: in Laguna 100 partite e 20 gol. Era poi passato al Milan con il seguente comunicato:' In questi giorni sono state concluse le trattative per il passaggio al Milan della giovane ala ambidestra Renosto. La cifra pagata dal Milan si aggira sui 16 milioni. Probabilmente il Milan cederà al Venezia il portiere Milanese'. In rossonero 44 presenze e 17 gol. Con il 'Diavolo' ha vinto lo scudetto del 1950-'51 e la Coppa Latina 1951. Maglia n. 11 fiondava palloni d'oro per la testa dell'ariete Gunnar Nordahl Componeva il formidabile attacco formato da Renzo Burini, Gunnar Gren (il 'Professore'), Gunnar Nordahl (il Bisonte, o Pompierone), Nils Liedholm ((il Barone). Era il famoso GRE-NO-LI guidato dall'ungherese Lajos Czeizler. Aveva poi militato un biennio nella Roma e nel 1954 era arrivato nel Novara in Serie A (presidente Delfino Francescoli, allenatore Antonio Janni, 16° posto) 8 presenze e 2 gol (esordio il 6 Gennaio '55, 15.a giornata, in Udinese-Novara 1-0. Primo gol un mese dopo in Roma-Novara 5-3 (arbitro Concetto Lo Bello) e, la Domenica successiva, la rete da due punti in Novara-Fiorentina 1-0 (arbitro Agnolin padre). Era poi approdato dapprima alla Triestina (29- presenze e 5 gol. Con lui, i 'muli' avevano vinto il campionato di Serie B 1957-'58)), quindi al Messina (22-3) per poi venire a terminare la carriera nuvamente con il Novara in Serie B (1959-60, 19° posto) 19 presenze (esordio il 29 Novembre '59, Novara-Simmenthal Monza 0-1) e 3 reti: 26 Dicembre '59, Novara-Reggiana 1-0; 21 Marzo '60, Novara-Catania 3-1, e il 10 Aprile successivo, Marzotto Valdagno-Novara 0-2. Ultima partita nel Novara e in carriera il 29 Maggio 1960, 37.a e penultima giornata in Como-Novara 2-2. Aveva una certa attitudine a ingrassare e a chi gli rimproverava questa sua pecca rispondeva secco: 'Go magnà solo un toco de polenta con un poco de tocio (sugo). Per tale motivo venne soprannominato 'Toceto'. E' scomparso improvvisamente a Trieste a 59 anni. ------------------------------------------------------------------------------------ VAGENIN DI MAURO GUSTAVO - San Paolo (BRA), 14 Novembre 1991 Trequartista. Dalla Salernitana nel Novara neoretrocesso in Lega Pro 2014-'15 (con Mimmo Toscano immediato ritorno fra i Cadetti). 17 presenze complessive e 1 gol: il 26 Settembre 2014, 6.a giornata, terzo gol in Novara-Pavia 4-0. Passa in prestito al Lecce e poi viene ceduto a titolo definitivo al Messina. ----------------------------------------------------------------------------------- ESPINAL JOSE' , Santo Domingo, 14 Noveembre 1982 Attaccante. Vissuto fin da bambino in Italia, ha un fratello gemello, Vinicio (dal 24 Giugno scorso allenatore della Giana Erminio). Dalle Giovanili, in prima squadra nell'Atalanta. Nel 2006 giunge al Novara in C/1 dalla Sanremese. Nel biennio in maglia azzurra (2006-'08) colleziona 48 presenze e 4 gol. Viene poi dato in prestito al Gela e al Rovigo, infine ceduto al Cesena. Vanta 2 presenze nella Nazionale della Repubblica Domenicana. ------------------------------------------------------------------------------------ BIAGINI PIETRO - Lucca, 14 Novembre 1932 Trequartista. Inizia nella Carrarese P: Binello. Giunto dalla Roma nel Novara in Serie B 1956-'57. 6° posto finale. Plodari presidente, Rossetto e poi Barrera allenatori. Rino De Togni 33 presenze, Adriano Manzino 11 gol. Biagini ha totalizzato 20 presenze (esordio il 18 Novembre '56, 8.a giornata in Novara-Como 0-0) e siglato 3 gol: 13 Gennaio '57, 15.a, Novara-Catania 1-1; 24 Febbraio '57, 21.a, in Verona-Novara 3-1 e la Domenica successiva in Novara-Venezia 1-1. Era poi approdato al Taranto. Ha giocato in Serie A con Lucchese e Roma. ------------------------------------------------------------------------------------- |
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| Utente:tommaso_ | 13-11-25 - 19:08:30 |
| c'è, con Boseggia! | |
| Utente:tommaso_ | 13-11-25 - 18:55:38 |
| c'è azzurri in radio, vero? per una volta che mi sono ricordato.... |
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| Utente:Cavaliere | 13-11-25 - 08:53:46 |
| Azzurripersempre @ Auguriamo a Giuseppe di stare bene ovviamente. A destra comunque limita di parecchio la sua spinta... Comunque con un Dell'erba così abbiamo un giocatore in più... |
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| Utente:Nino 1921 | 13-11-25 - 08:41:28 |
PROVERBIO DEL GIORNO decimoterzo di novembre 2025 Ingrassa la vigna ad San Martìn se ti vöri ‘mpinì la tìna ‘d vìn. Ingrassa la vigna a San Martino se vuoi riempire la tina di vino Se sei un Cuore Azzurro ti associ. http://www.forzanovara.net/index.php?id=19624 Sei un tifoso azzurro che ‘’la sa lunga’’ e ti piace trovare l’errore : https://lacasadelnovara.it/ Le aperture della Casa del Novara, il museo situato nella sala hospitality dello stadio Silvio Piola con ingresso dal cancello della Tribuna centrale, saranno dalle ore 9:30 alle ore 12:00 nei giorni in cui il Novara gioca in casa ( in orari e giorni cristiani ). Nel dettaglio : Domenica, 23 novembre. Entrata libera ( as paga mia, nèh) |
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| Utente:Azzurripersempre | 13-11-25 - 08:36:44 |
| Domenica Agy é uscito un po' malconcio... aveva mi pare un tutore sul ginocchio con ghiaccio... Sembra davvero ritornato il calciatore che conoscevamo, sarebbe un peccato perderlo .. | |
| Utente:Cavaliere | 13-11-25 - 08:28:44 |
| Anche secondo me se Di Bari avesse continuato,la seconda stagione avrebbe preso una piega diversa ... Sembra che abbiano litigato per DiMunno che poi negli anni successivi ha sempre onorato la maglia. Peccato!!! Ora diamo continuità alla vittoria di domenica. FNS |
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| Utente:Azzurripersempre | 13-11-25 - 07:45:42 |
| 🤣🤣🤣🤣🤣🤣 | |
| Utente:Luciano40 | 13-11-25 - 00:50:41 |
| Dell'avv. Celestino Sartorio, il migliore amico di mio padre, voglio ricordare un episodio extra-sportivo. Nei primi anni '50 si candidò al Senato come indipendente per il Partito Liberale. Allo stadio, prima delle partite del Novara, lo speaker ripeteva: "Vota chi vuoi per Montecitorio, ma al Senato vota Sartorio". In un comizio, se ben ricordo in Piazza Martiri, iniziò, con una certa retorica forense, con queste parole: "Io non sono democristiano, non sono neanche socialista, non sono repubblicano (passò poi in rassegna tutti i partiti politici), e concluse "e non sono neanche liberale". Al che, un illustre esponente liberale che lo ascoltava sotto il palco, gli disse: "Disa cus ti sè, ti sè na crava?". |
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| Utente:DinoSauro36 | 13-11-25 - 00:20:24 |
| CELESTINO SARTORIO *Fontaneto d'Agogna 1908 - +Novara 1982 Voce di avvocato Celestino Sartorio, ovvero la voce 'the voice'. Ma non melliflua, suadente, confidenziale come quella di Sinatra, anzi, l'esatto contrario. Una voce cavernosa, possente, di petto, qualche volta, a sorpresa, di testa, a seconda degli argomenti e degli umori. inconfondibile, sia che parlasse di calcio in piazza Cavour vicino all'edicola Miramonti , in ore piccole, sia che tuonasse in Tribunale dove l'avvocato Sartorio , imponente nella persona e nel gesto, fendeva i corridoi svolazzando nell'ampia toga di rispettabile giurista. A proposito della sua voce, si racconta di quel giovane avvocato, fresco di laurea, che si presenta nello studio di via Gaudenzio Ferrari per essere ammesso a fare pratica; parla con la segretaria mentre sentono rintronare la voce di Sartorio che, nella stanza attigua, urla nella cornetta del telefono. La segretaria, che sapeva dell'appuntamento, dice al giovanotto: ' L'avvocato la riceverà subito , ora sta parlando con Milano'. Osservazione dell'arguto postulante: '... con Milano? Ma perchè non usa il telefono? Eviterebbe di sgolarsi'. Figlio di un sarto di Fontaneto d'Agoggna, Sartorio interpretò la professione forense con grande dignità, non trascurando l'impegno civico: fu presidente dell'Ospedale Maggiore e vicepresidente della Banca Popolare di Novara, amministratore scrupoloso e mai retribuito di opere filantropiche, presidente dell'Ordine degli Avvocati e del Panathlon dal 1961 al '64. A Celestino Sartorio è stato intitolato il Palazzetto fi viale Verdi. La sua grande passione era il calcio, rappresentato solo ed esclusivamente dal Novara fin dai tempi del liceo quando faceva il corrispondente del 'Guerin Sportivo'. Nel Novara fu consigliere, amministratore, presidente, vice, accompagnatore, primo tifoso: 'Quando c'è il Novara di mezzo - confessava - non sono obiettivo'. E pensare che lui il Novara lo vedeva giocare a rate, a spizzichi e bocconi, perchè, quando gli avversari avanzavano nella nostra metà campo, il Celestino voltava la faccia dall'altra parte per non vedere, oppure andava a piazzarsi strategicamente in una posizione defilata che gli consentisse di partecipare con il tifo agli attacchi del Novara ignorando tutto il resto. Percorreva, instancabile, quel tratto di campo parallelo alla linea laterale. Molto spesso, mentre andava in qua e in là, dava anche calci ad un immaginario pallone, proprio per 'aiutare' il nostro attaccante a concludere a rete. Giocava una sua partita privata. Per lui il calcio di rigore 'contro ' era veramente una 'esecuzione'. A volte ululava verso l'arbitro in maniera scomposta, con frasi che si sarebbe guardato bene di usare in Tribunale. In gioventù scrisse una vivace lettera al settimanale con il quale collaborava, prendendo di mira un arbitro, reo di aver diretto in modo 'cagnesco' . Stimava i giocatori fedeli che non cambiavano maglia e non facevano storie per il reingaggio: fra costoro predilesse Ambrogio Baira, Edoardo 'Dino' Galimberti, Giuseppe Mainardi, Silvio Feccia. Del resto anche lui, Celestino Sartorio, non cambiò mai maglia. Era un liberale illuminato, coerente e tollerante: 'Io cambiare la maglietta? - diceva ironizzando sulla sua rispettabile corporatura - non è possibile, neanche se lo volessi. Della mia taglia non ne fanno più' (da 'Novaresi bella gente', di Romolo Barisonzo - 20-12-1987) |
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