L'editoriale Azzurro
domenica 13 luglio 2025 - 14:12
il punto settimanale di Massimo Barbero
Squarci significativi d'Azzurro si aprono in vista della prossima stagione...
Le notizie del ritorno (ormai certo) di “Ricky” Collodel e di quello (possibile) di Pablo Gonzalez ci hanno regalato momenti di autentica adrenalina, come non se ne vivevano da tempo da queste parti...
E' questo il Novara che voglio, un Novara nelle mani (e nei piedi) di chi ha dimostrato coi fatti di volergli bene, di essere legato a doppio filo ai nostri magici colori.
Dal punto di vista tecnico da noi Collodel ha fatto vedere le cose migliori nella seconda parte della sua seconda stagione in prima squadra quando Banchieri l'aveva riproposto in un centrocampo a due, davanti alla difesa. Ma sbirciando le sue partite qualche volta alla Tv in questi anni... l'ho visto completato e maturato, pronto ad occupare efficacemente più ruoli.
Se ci fate caso... gli allenatori che hanno la possibilità di averlo in rosa lo schierano quasi sempre titolare e spesso lo vorrebbero con loro anche quando si trasferiscono altrove. I suoi gol segnati al “Piola” nel 2019 a Juventus Under 23 e Carrarese, con corsa ad esultare verso il “suo” rettilineo, rimangono per me gli ultimi istanti di gioia pura, prima del buio nel quale siamo precipitati. Ecco, se fossi stato Zebi nell'estate 2022, che tra l'altro quella magia l'aveva vissuta da protagonista, con in mano il portafoglio di Ferranti e con davanti solo caselline vuote da occupare, avrei cercato di riportare a Novara proprio loro, i ragazzi cresciuti nel vivaio azzurro che in fondo la B l'avevano appena sfiorata nei play off di soli due anni prima.
Assieme agli elementi necessari per farci fare il salto di qualità e possibilmente di categoria (qualche profilo di valore era effettivamente arrivato) avrei provato a mettere in organico di nuovo giocatori dall'indubbio Cuore Azzurro.
Secondo Voi una squadra con in rosa gente dello spessore tecnico ed umano di Bove, Bellich, Nardi, Schiavi e dello stesso Collodel, con Pablo sempre a far loro da chioccia, sarebbe stata relegata all'inutilità di un anonimo decimo posto? E soprattutto sarebbe scivolata in quelle divisioni ed in quegli eccessi di egoismo che hanno reso la stagione 2022-23, dopo un illusorio inizio, insopportabile anche da seguire?
Torno doverosamente al presente per dire che la Conferenza Stampa di venerdì mattina mi è decisamente piaciuta. Mister Zanchetta mi ha fatto davvero una buona impressione. Ha parlato per oltre mezz'ora, rispondendo con cortesia e puntualità a tutte le nostre domande, senza mai dire cose banali. Si vede che è un uomo di calcio, che ama profondamente il proprio lavoro. E che sin dalle battute iniziali ha sfoggiato un profondo rispetto per la nostra piazza e per la nostra storia. I suoi trascorsi con Gigi Del Neri (da giocatore eppoi da tecnico) me lo fanno già risultare istintivamente simpatico...
Nel complesso ho avvertito il microcosmo del Novara FC vicino al Cuore come non lo sentivo da tempo. Sarà stata per la presenza rassicurante di padre e figlio Accornero, sarà stato per il lancio di una Campagna Abbonamenti che fortunatamente sconfessa le scelte fuori luogo del luglio di un anno fa, sarà stato per la delicatezza con cui è stato trattato il tema della riduzione della capienza del “Piola”, ma la strada mi pare finalmente quella giusta.
Ho sempre vissuto come uno spettro da evitare l'idea dello smantellamento dei tubi nella parte altra delle curve (qualcuno l'avrebbe voluto fare già nell'estate 2012, all'indomani del campionato di A) perchè sarebbe stata la spia di un intenzione di ridimensionamento, forse irreversibile. Stavolta invece si è fatta una scelta equilibrata e condivisibile: si riduce la capienza di uno stadio troppo grande e costoso, ma senza rinunciare definitivamente ad un solo posto, nel caso in quei 17 mila e rotti seggiolini dovessero tornare un giorno necessari, come tutti ci auguriamo.
Tornando al mero discorso tecnico, credo che anche il percorso intrapreso da Federico Boveri sia impegnativo, ma affascinante. Sono arrivati due 2004 ed un 2006 di proprietà, legati alla nostra società da vincoli pluriennali. E' un po' quello che si è fatto a gennaio contrattualizzando Maressa e Da Graca. Lo ripeto, non è una strada semplice, ma forse è l'unica, al momento, che ci può far sperare in risultati importanti, almeno in prospettiva, in una serie C dai costi esagerati e nella quale bisogna misurarsi con realtà come il Bassano-Vicenza ed oggi la Feralpi-Brescia che spendono cifre improponibili.
Quando si investe su un ragazzo poco più (o poco meno) che ventenne il rischio di sbagliare è dietro l'angolo (capita spesso anche ai grossi club) ma è un azzardo da compiere, specialmente per un Novara che ha dovuto ricostruire daccapo un Settore Giovanile dopo lo tsunami del 2021.
Certo, così facendo non andremo in B l'anno prossimo e forse nemmeno quello dopo... ma una speranza (razionale) di poterci tornare in un giorno non lontano continua ad animare i nostri cuori e la nostra passione... Forza Novara sempre!!!
Ps: non posso chiudere questo mio intervento domenicale senza salutare l'Amico Pep, compagno di lunghe trasferte in auto (specialmente verso l'Umbria) quando cercavamo di difendere l'agognata serie B. E' stato un privilegio frequentarTi e viaggiare con Te, ci mancherai... |