Distrutti 113 anni di storia!
lunedė 26 luglio 2021 - 23:00
Tanti i responsabili di questo scempio vergognoso
La sentenza del Collegio di Garanzia del CONI ha ufficializzato la fine del professionismo del Novara Calcio 1908.
Si è staccata la spina ad un paziente terminale da diversi anni. Si è detto “basta” ad un dannoso accanimento terapeutico. Solo il tempo spiegherà nel dettaglio la verità e solo lo scoccar delle ore stabilirà le reali responsabilità di questo scempio.
Una situazione paradossale che ha una data di partenza ben precisa: 20 dicembre 2019 con il passaggio delle quote “da matita rossa” tra la famiglia De Salvo e quella di Rullo.
Un’operazione mai spiegata e chiarita dall’ex azionista di maggioranza e nemmeno dal suo fido DG Roberto Nespoli che ha condotto l'intera trattativa lasciando spesso di stucco, in una gestione ordinaria del club da “dilettanti allo sbaraglio”. Un Massimo De Salvo sparito dai radar, distaccato da una creatura che aveva praticamente adottato e cullato per undici anni. E nonostante le prove portino a concepire un grosso sforzo economico nell’anno rulliano (oltre al 20% richiesto) questa sua operazione ha dato il via alla fine di questa gloriosa maglia.
Sedotti e abbandonati ci verrebbe da dire.
E’ il tempo dei pianti e della disperazione per una piazza che non avrebbe mai meritato di vivere tutto ciò. Di osservare gli ultimi 20 mesi “tragicomici” tra fideiussioni partorite con mesi di ritardo, contanti trovati nella busta della spesa, denunce in Procura contro collaboratori “truffaldini”.
Gli ultimi 2 mesi hanno invece fatto osservare una nuova Proprietà che, perlomeno, ha provato a fare qualcosa. Ma che ha sbagliato. Perché ha sbagliato? Perché è caduta su una ben visibile buccia di banana? Troppi, troppi dubbi, quesiti che tutti gli “attori” coinvolti dovranno spiegare.
Il Novara Calcio 1908 muore per mano di Massimo De Salvo, di Roberto Nespoli, di Maurizio Rullo, di Marcello Cianci, di Leonardo Pavanati, di Marco Bonanno. Il Novara Calcio 1908 saluta la propria storia grazie all’arroganza, la supponenza e l'incapacità di tutti questi "personaggi" che hanno pensato di aver in mano un giocattolo e non un patrimonio di un’intera città, di un’intera provincia, lasciando la Società azzurra con milioni e milioni di debiti, dipendenti senza stipendio da mesi ecc ecc.
In un momento così doloroso è l’ora di stringerci ancor di più attorno a qualcosa di nuovo che potrebbe nascere a breve. Ok, trattasi di una nuova matricola, di una nuova maglia e di un nuovo logo. Ma l’azzurro splenderà sempre e finalmente sarà al centro di un progetto serio. Si ripartirà dalla serie D e lo si farà senza vergogna.
Perché chi ha perso la faccia, la reputazione, non è sicuramente il popolo azzurro.
La nostra speranza è solo quella di non vedere più in giro per Novara quei "personaggi" sopra citati, che abbiano almeno la decenza di andarsene via tutti dalla nostra città.
Novara città non è stata sconfitta oggi e risorgerà. Ai responsabili di questa situazione, il marchio indelebile che spetta a chi ha tradito una passione grandissima e la fiducia che molti riservavano in tutti loro.
Redazione Forzanovara.net
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