’Ndua ’nduma... Modena
martedì 04 gennaio 2011 - 13:45
di Luca Armilli
Ci accingiamo ad assaporare la prima partita del 2011. La speranza di tutti i tifosi azzurri è di rivivere un’emozionante stagione come quella appena passata, dagli oltre 10 mila di San Siro alle splendide vittorie di questa prima parte di serie B. Entusiasti e vogliosi di sostenere i nostri azzurri in ogni dove anche quest’anno, tutti a Modena quindi per sostenere i nostri colori !!!
La squadra: Il “Modena Football Club” viene fondato nel lontano 1912. Si capisce subito che i “canarini”, nomignolo dettato dal colore della maglia, non scherzano affatto e già da primi anni s’impongono sui campi di calcio. Nel campionato del 1924-25 la serie A non era ancora stata creata e si giocava ancora la storica “Prima Divisione”. Questo campionato era diviso in due gironi con due gruppi separati di squadre, denominati “Girone A” e “Girone B”. Le vincenti dei due si sfidavano, per aggiudicarsi il titolo di campione. Quell’anno il Modena si aggiudicò il secondo posto del girone A, ad un solo punto di distanza dal fortissimo Genoa. Il nostro Novara, dopo aver vinto il girone di qualificazione, arrivò perfino davanti al già temuto Milan, distanziandolo di un solo punto. Finimmo il girone B in settima posizione, mentre la finale tra le due vincitrici la vinse il Bologna, aggiudicandosi il suo primo scudetto. Le stagioni successive dei modenesi furono lo stesso trionfali, conseguendo un terzo posto nel 1924 ed un sesto l’anno successivo. Fino al 1970 (tranne una stagione nel 1959 in serie C), i “canarini” alternarono tra la serie A e la B i loro campionati, confermandosi una squadra con grande storia e tradizione calcistica. Gli anni meno “gloriosi” furono quelli dal 1970 al 2000. Gli emiliani si stabilizzarono in serie C, contando lo stesso diverse presenze nella categoria superiore. La svolta avvenne nella stagione del 2001 con un trionfale ritorno in A dopo 38 anni. Il resto è storia recente, sono ormai alla settima annata consecutiva in serie cadetta. Restano una delle squadre più navigate di questa categoria, con ben 45 campionati disputati. Possono vantare maggiori presenze solo Brescia (53) e Verona (49). Una storia calcistica di tutto rispetto per i “canarini” emiliani.
La città: Fondata dai liguri venne occupata ben presto dagli etruschi, popolazione che diede anche l’attuale denominazione. Storicamente la città si chiamava Mùtina che significa “luogo rialzato”. La posizione infatti era particolarmente strategica, la zona si presentava (e lo è tuttora) rialzata ed era quindi facile controllare le principali vie ed i passi appenninici. Per questo Roma riqualificò molto la zona con dovuta intuizione. Dopo l’avvicinamento di Annibale nel 218 a.C., i galli trovarono il coraggio per attaccare l’odiato nemico romano, facendolo indietreggiare proprio fino a Modena. Venticinque anni dopo, proprio in questa città, venne combattuta la famosa ed importantissima battaglia contro i galli. Rimarrà nella storia come la battaglia che concluse la campagna Gallica in Italia. L’attuale stemma cittadino è rappresentato da una croce azzurra (ad effetto “tridimensionale” grazie all’accostamento di chiari-scuri) su sfondo giallo. Sullo sfondale di quest’ultimo compaiono due trivelle, simbolo scelto per sottolineare l’ampia presenza di canali ed affioramenti d’acqua nella zona. La frase che invece rappresenta la città, anch’essa presente nello scudo cittadino, risale al 1561.“Avia pervia”, ovvero: “Rendiamo facili le cose difficili”. Il cuore cittadino della città è “Piazza grande”. In essa si concentrano i centri di potere politico, amministrativo e religioso di Modena. Stupendo il Duomo, che sorge lateralmente ad un curato ed elegante porticato. Attualmente è una città gradevole ed elegante, conta più di 184 mila abitanti e presenta nella propria provincia una vasta serie di industrie e aziende importanti. Può tranquillamente essere considerata la capitale mondiale dell’automobilismo sportivo, grazie alle sedi della Ferrari a Maranello e della Maserati in città.
Piatti tipici: Contesi con gli eterni rivali bolognesi, se si chiede ad un modenese qual è un primo piatto tipico locale, risponderà senza dubbio “il tortellino” ! Un altro primo piatto tipico della città di Modena sono i famosi gnocchi fritti. Anche se parliamo di secondi troviamo un prodotto conteso con ulteriori vicini. Stiamo parlando del prosciutto modenese, considerato da molti decisamente più saporito del famoso emulo di Parma. Ricordiamoci anche che siamo nella terra del Lambrusco: per chi si recherà in trasferta e si fermerà a mangiare in zona è d’obbligo provarlo. Non tanto perché è il più celebre dei vini rossi frizzanti, ma perché si dice che quest’ultimo “soffra” il trasporto. I locali della zona sostengono che per gustarlo in tutta la sua particolarità, bisognerebbe provarlo direttamente nel territorio Modenese.
Lo stadio: Inaugurato nel 1936 è il punto di riferimento dei tifosi modenesi, da pochi anni condiviso anche con i vicini nero-verdi del Sassuolo. Nel 2003 sono cominciati i lavori che prevedono una quasi totale ristrutturazione. In primis è stata demolita la vecchia curva, in seguito completamene rifatta; successivamente tutti gli altri settori dell’impianto sono stati coperti da un’ampia tettoia. La capacità totale dello stadio è attualmente di 21.121 posti. Per giungerci arrivando da Milano è necessario uscire al casello “Modena Nord”, alla rotatoria svoltare alla prima uscita a destra e salire sul cavalcavia di raccordo con la tangenziale. Da qui sarà sufficiente seguire il senso di marcia fino all’uscita numero 10, che riporterà le indicazioni per lo stadio.
La tifoseria: Il primo gruppo ultras fondato a Modena è datato 1972, le storiche e famose “Brigate GialloBlù 72”. Sono il gruppo trainante della curva, non accettano aiuti finanziari dalla società e si auto-gestiscono tramite vendita di materiale e collette tra i propri membri. Il simbolo storico del gruppo è il famoso argentino “Ernesto Che Guevara”. Inizialmente per motivi politici, successivamente perché rappresentava in pieno lo spirito ribelle e battagliero di un gruppo, che fece di queste caratteristiche il loro stile “curvaiolo”. Le “Brigate GialloBlù” hanno subito diversi gestioni e cambiato altrettanti direttivi, sostenendo comunque sempre in modo dignitoso i propri colori. Nel 2006, però, si è arrivati ad una svolta decisiva: i primi fondatori, dopo aver passato le “redini” a nuovi e più giovani membri, a distanza di parecchi anni decisero di sciogliere lo storico gruppo e lasciare alla memoria il ricordo dello stesso. I primi segnali di un probabile cambiamento si verificarono all’inizio della stagione precedente. Gli altri quattro gruppi storici della curva emiliana, “Sezione”, “Ultras”, “Head Out” e “Centro storico” si fusero sotto un unico nome, “Fedelissimi”. Questa nuova alternativa durò solo una stagione, infatti già nel 2006, insieme alle vecchie Brigate, fondarono l’attuale gruppo trainante, rappresentato dallo striscione presente allo stadio “Curva Sud Modena”. In trasferta i tifosi emiliani si sono adeguati alle nuove disposizioni in materia, così come la maggior parte di tutte le curve italiane, con la presenza di curati stendardi ed un semplice striscione nel quale identificarsi: “Curva Sud”. Di stampo tipicamente inglese il gruppetto che si riunisce dietro lo stendardo “M.C.F.”. Poco colore ma sempre presenti. Scelta ormai condivisa da molte tifoserie italiane, soprattutto in anni come questi, dove si è capito che l’essenziale per un gruppo è esserci e non apparire. Gemellaggio storico con i veneziani. Forte rivalità con le vicine Parma e Bologna, ma anche con tifoserie di grosso spessore come Verona, Padova e Genoa. Con quest’ultima si registrano diversi emozionanti incontri, contornati da cori e striscioni alquanto goliardici. Storica la simpatica provocazione dei modenesi nel 2001, quando esposero un ironico striscione agli avversari: “I vostri avi dominavano i mari… voi naufragate sul solito scoglio”. In riferimento all’allora attuale allenatore dei genoani, Franco Scoglio.
Luca Armilli |