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domenica 20 novembre 2011 - 22:40
di Massimo Barbero

Che cosa posso scrivere dopo una partita così? Che il Novara ha giocato male e che ha vinto la squadra che lo meritava? Non è vero o comunque io non la penso così. Che tutto sommato le cose vanno in maniera accettabile e che il futuro ci riserverà grandi soddisfazioni? Sarebbe assurdo farlo con una classifica tanto brutta e con davanti un calendario così difficile, da affrontare con una rosa ai minimi termini. Volendo razionalizzare un po’ quella che pare vera e propria sfiga… ci sono due concetti a cui aggrapparsi. Il primo è quello espresso da Malesani a fine gara quando ha detto: “Complimenti a Tesser che ha preparato bene la partita e forse non meritava di perdere. Ma io ho vinto perché ho qualche campione in più…” Il secondo è quella legge non scritta del calcio che vuole che le squadre fragili siano più esposte agli episodi negativi rispetto a quelle che vincono sempre. L’anno scorso (o due anni fa) durante la nostra lunga serie positiva autunnale rimontavano anche partite che sembravano perse (a Siena, a Frosinone e più indietro a Foligno). Ora perdiamo anche partite nelle quali già lo 0-0 ci starebbe stretto.

Non ci sto al comodo gioco del “capro espiatorio” di turno. Oggi Meggiorini ha commesso una sciocchezza censurabile. Ma la partita non l’abbiamo persa per colpa della sua espulsione. Perché nemmeno in 10 contro 10 il Genoa ci ha schiacciato in area. La sconfitta è maturata unicamente per un episodio che ha esaltato le qualità di un giocatore come Veloso che un gol del genere l’avrebbe potuto tirar fuori anche in inferiorità numerica.

La verità è che non facciamo risultato perché non riusciamo più a tradurre in realizzazioni la nostra mole di gioco. Dopo la sosta di ottobre abbiamo segnato due reti: un gol da fuori area (Gemiti) ed un rigore (Rigoni). Troppo poco, anzi quasi. Se non concretizziamo nemmeno situazioni come quella odierna nella quale abbiamo creato almeno 5-6 nitide opportunità sullo 0-0 è davvero difficile fare punti. Perché l’avversario prima o poi trova la prodezza del campione... persino l’Inter gasperiniana era riuscita a segnarci pur in una serata nerissima…

Il rovescio (positivo) della medaglia è che almeno quanto a gol subiti siamo meno ingenui rispetto alle prime gare di campionato. Con la Roma ed oggi siamo andati decisamente vicini al nostro primo 0-0 della stagione. Come non ci capitava nelle prime partite. E ciò a dispetto di una retroguardia che ogni settimana (facciamo gli scongiuri) perde un pezzo.

Da qui dobbiamo ripartire per tornare a fare risultato (pieno?). Prima o poi la ruota gira anche per noi. Abbiamo perso due partite nelle quali potevamo benissimo raccogliere 4 punti 4 senza che nessuno avesse a che gridare allo scandalo. Le negatività non sono infinite. Si è rialzato il Bologna. Poi il Lecce. Ed oggi il Cesena… Adesso tocca a noi… Come si suol dire… non può piovere per sempre.

Sarà impopolare, però mi addormento deluso, ma orgoglioso di quanto hanno fatto vedere oggi i miei “azzurri” . Penso a Rubino che ci ha fatto gridare al gol sui cross dalle fasce come non ci accadeva da tempo. A Centurioni che rende la vita dura a tutti gli attaccanti di serie A. A Marianini che non molla mai. A Rigoni che in qualsiasi categoria emerge per classe e personalità. A Pinardi che ha rubato diversi palloni ai prestanti giocatori di casa. Nel calcio raramente esiste l’onore delle armi per una squadra sconfitta. Tantomeno se naviga nei bassifondi della classifica. Però sul terreno di “Marassi” batteva un cuore azzurro che è la base di partenza per qualsiasi progetto tecnico di risalita. Oggi Malesani al gol di Veloso esultava come se avesse vinto… una finale di Champions o… un derby con il Chievo (ricordate quando allenava l’Hellas?). Insomma vuol dire… che non è facile per nessuno batterci… Io non mollo e voi? Forza Novara sempre!

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