L'editoriale Azzurro
domenica 16 novembre 2025 - 19:30
Alcione Milano-Novara vista da Massimo Barbero
A cura di Massimo Barbero
Sia benedetta la “calata” dei norvegesi verso lo stadio di San Siro... Quando nei primi minuti sulle tribune del “Breda” ho scorto alcuni seguaci di Haaland e C che trascorrevano le ultime ore che li separavano dal ritorno ai Mondiali dopo 27 anni... gustandosi un italica partita di serie C lottata sul fango... il pensiero è tornato a quella volta in cui, era il novembre 2003, tale Terrie Sund (ma si scrive così???) proveniente dalla terra scandinava... chissà perchè accompagnò il nostro Paolo Molina a tifare Novara nella nostra curva all'Arena Garibaldi di Pisa.
Come allora (doppietta di Palombo) anche oggi è arrivata la prima vittoria esterna degli azzurri in campionato, dopo un lungo digiuno fuori casa.
Battute amarcord a parte, il Novara ha meritato i tre punti anche contro l'Alcione. La squadra di Zanchetta mi è parsa superiore per intraprendenza, spirito propositivo, qualità di gioco (pur su di un campo impossibile) e tenuta atletica alla distanza.
La partita è ovviamente cambiata dopo il rosso a Lorenzini. In quei quasi 12 minuti di recupero c'è stato da soffrire al cospetto di un avversario che a quel punto non aveva davvero più nulla da perdere e che sull'ultima palla inattiva ha potuto far salire anche il portiere Agazzi per una doppia superiorità numerica nella nostra area.
Gli highlights ufficiali che ho appena visto non rendono piena giustizia alla nostra prestazione. Sin dal fischio d'inizio ci siamo gettati all'assalto dell'area avversaria, mostrando una convinzione che fa ben sperare anche in prospettiva futura. In quel frangente abbiamo capito che la bella prestazione con il Lecco non era stata evidentemente un episodio isolato.I padroni di casa, punti sul vivo, non sono stati a guardare e si sono resi pericolosi con le conclusioni di Lanzi (deviata da Boseggia) e Morselli (sinistro da brividi a fil di palo).
Pareva l'inizio di una partita divertente, tra due squadre pronte ad affrontarsi a viso aperto. Ed invece la pioggia si è messa a cadere sempre più forte rendendo il fondo di Sesto San Giovanni il solito pantano (ricordate la sospensione di Pro Sesto-Vicenza alla vigilia di Pasqua 2024?). C'è stato giocoforza poco spettacolo nel primo tempo, anche se i nostri non hanno mai rinunciato ad attaccare e ad essere pericolosi. La formazione di Cusatis, per contro, si affidava ad isolati lanci lunghi a scavalcare il centrocampo inzuppato, nel vano tentativo di sorprendere la nostra difesa ben schierata.
Il solo talentuoso Pitou ha tentato qualche spunto personale tra le linee per creare superiorità numerica, tra comprensibili difficoltà.Mi è piaciuto molto lo spirito con cui gli azzurri hanno affrontato anche la ripresa. Non si sono mai fatti ingolosire dallo zuccherino del settimo risultato utile consecutivo che pure avrebbe suscitato commenti compiaciuti vista la contingenza, ma si sono subito gettati nuovamente all'assalto a caccia della vittoria.
Le interruzioni Fvs (quattro in un solo tempo sono davvero logoranti) hanno reso la seconda parte di gara inizialmente poco decifrabile. Ma quando ci siamo rimessi a giocare sul serio... la supremazia azzurra è parsa francamente evidente. Un po' come contro il Lecco abbiamo “cucinato” strada facendo gli avversari, per poi colpirli in maniera inesorabile a 20' dal termine dopo aver creato già altre situazioni pericolose (penso al probabile rigore non fischiato su Alberti ed all'occasione di Da Graca, sventata di piede da Agazzi).
Dopo averla sbloccata la partita sembrava in controllo, anche se su un terreno del genere la brutta sorpresa può arrivare quando meno te l'aspetti. E così è stato: un lancio dalle retrovie, un po' alla cieca, di Ciappellano si è trasformato in un invito allo scatto per Morselli che, con la complicità di una pozzanghera. ha sorpreso un Lorenzini fin lì in impeccabile.
In dieci contro undici (per la terza volta dopo essere passati in vantaggio in trasferta) c'è stato ovviamente da patire fino al liberatorio triplice fischio finale.
Se devo scegliere un singolo dopo la bella prova di oggi, dico Valdesi. Dopo un periodo di appannamento e qualche panchina si è riproposto titolare ai livelli di inizio campionato. Anzi, a dirla tutta, mi è sembrato ancora più efficace nelle chiusure a scalare che si rivelano sempre determinanti in una formazione così a trazione anteriore.
Come il maestro Dado... non sono un grande estimatore del 3-5-2 e l'ho ripetuto più volte negli ultimi anni. Ma anche questo modulo, apparentemente prudente, può diventare propositivo e persino divertente da vedere se interpretato con lo spirito, l'intensità ed i cambi di ritmo ammirati negli ultimi due incontri.
Ed ora non ci resta che fare il nostro dovere... tornare allo stadio un po' più numerosi per sostenere questo Novara. Non mi riferisco ovviamente a coloro che ci sono sempre e comunque, né tantomeno agli eroi azzurri che oggi hanno cantato fino alla fine incuranti della pioggia battente. Mi rivolgo ai più tiepidi, agli indecisi, a coloro che hanno abbandonato la strada maestra alle luce delle delusioni in serie delle ultime annate.
La crescita esponenziale della squadra in queste settimane... merita un ulteriore atto di fiducia almeno in una domenica in cui torneremo a giocare al “Piola” alle classiche 14.30...
Speriamo di rivedere il sole ed ancora tanto azzurro... Forza Novara sempre!!!
Ps: Chiudo ovviamente con un doveroso pensiero rivolto all'Amico Gianfranco. Mi ricordo una sua mail, prima che Tesser ci riportasse finalmente in B, in cui mi aveva contestato quel “Forza Novara sempre!!!” con cui termino i miei articoli sul nostro sito da tempo immemorabile. Mi aveva scritto che lui non l'avrebbe mai fatto e d'altronde questo era nel suo stile: tifoso sì, ma prima di tutto obiettivo e qualche volta doverosamente critico anche nei confronti della squadra che tanto amava. Col tempo abbiamo iniziato a collaborare (ad esempio per il libro per i 50 anni del Club Fedelissimi) e lo ringrazio infinitamente per avermi coinvolto nell'opera delle “12 promozioni” uscita dopo l'immediato ritorno tra i professionisti del 2022.
Ha ragione “VecchioLupo”: ora tocca a Dino e Luciano raccogliere il testimone di Gianfranco per continuare a portare avanti, con la collaborazione di tutti noi, la gloriosa memoria storica della nostra squadra del cuore.
Ciao Gianfranco, Grazie di tutto... e perdonami se lo scrivo anche stavolta... Forza Novara sempre!!! |