L'editoriale Azzurro
martedì 26 agosto 2025 - 11:00
Novara-Inter U23 vista da Massimo Barbero
A cura di Massimo Barbero
Della serata di ieri ho ben impressa un’immagine: ho dato un’occhiata agli spalti verso la fine dei 5’30’’ di recupero ed ho notato che gli oltre duemila spettatori erano ancora tutti seduti al proprio posto.
Stavolta quasi nessuno se l’è sentita di uscire prima per dribblare le code perché lo spettacolo e le emozioni regalate dai protagonisti in campo meritavano di essere vissute fino all’ultimo secondo.
Una sincera ed autentica gratificazione per quello che Novara ed Inter Under 23 hanno saputo regalarci in questa, attesissima, prima giornata di campionato. Un piccolo spot per la C (diffuso anche in chiaro dalla Rai) e per il malridotto calcio italiano che ha tanto bisogno di giovani talenti, possibilmente nostrani.
Ne ho visti diversi in campo in maglia azzurra, dotati, convinti e motivati, a conferma evidentemente che questa rosa è stata costruita con grande attenzione negli ultimi, interminabili, quattro mesi trascorsi lontano dallo stadio.
Ed ho scorto da parte della nostra squadra una propensione al gioco ed alla manovra che testimonia che mister Zanchetta in quaranta giorni ha svolto già un gran lavoro.
Anche nei frangenti meno semplici della partita il Novara ha sempre dato la sensazione di poter andare al tiro da un momento all’altro e questo è un segnale indubbiamente confortante. Mi sono divertito al “Piola” come non mi succedeva da tempo, forse dagli illusori inizi dell’era Cevoli… Chissà che quest’inizio così promettente… non incoraggi qualche indeciso… ad andare ad abbonarsi.
Forza Gente, qualche giorno di tempo per farlo… c’è ancora!
Siamo partiti bene, vivaci e pericolosi. E non a caso abbiamo creato la prima palla gol con Di Cosmo che ha costretto Melgrati ad un grande intervento. Purtroppo a complicare i nostri piani è arrivato il repentino infortunio di Khailoti. Un problema fisico che ha portato ad evidenti sbandamenti difensivi. Non è stato semplice per Citi entrare in corsa già al 20’ contro un avversario molto pericoloso davanti. Il fallo da ammonizione e la successiva punizione-gol ne sono stati la conseguenza.Una volta in svantaggio abbiamo avuto il merito di non disunirci, di non perdere fiducia.
E’ vero l’Inter è andata vicinissima al raddoppio (salvataggio di D’Alessio nei pressi della linea di porta) ma noi siamo tornati ad essere pericolosi, in particolare con Da Graca, già nel finale di primo tempo.Nei primi venti minuti della ripresa l’assalto azzurro è risultato costante e rabbioso.
Boseggia è stato bravo a riscattare l’incertezza sulla punizione negando il raddoppio all’indisponente Topalovic. Sull’altro fronte però abbiamo costruito palle gol in serie (clamorosa quella capitata sui piedi di Alberti) fino al sacrosanto pareggio propiziato da una fuga decisiva del subentrato Arboscello.Nel finale avevo un po’ di paura. L’Inter ha provato a vincerla con l’ingresso di un certo La Gumina e di tanti uomini freschi. Dal canto nostro invece avevamo troppe assenze e pochi cambi da operare, anche per esserci giocati uno slot “forzato” già nel primo tempo.
Abbiamo sofferto e la grinta di Collodel che in una delle ultime azioni sembrava sfida sfidare il più brillante Kamate, come a dire “qui, comunque non passi” ne è stato l’emblema. Ma l’occasione più clamorosa per il 2-1 l’abbiamo creata noi con il tandem Valdesi-Arboscello.Tra tanti volti nuovi (meglio andarci piano coi giudizi) preferisco soffermarmi su un certo Donadio.
Mi pare davvero calato nel ruolo di trequartista che Zanchetta gli ha disegnato. L’ho visto convinto e determinato anche in fase di non possesso. E sempre pericoloso quando può affondare sulla prediletta corsia di sinistra.Ora ovviamente restiamo coi piedi per terra. Sappiamo bene che il campionato di C è un’altra cosa e probabilmente ne avremo conferma sin da domenica prossima a Fontanafredda.
Se n’è reso bene conto un anno fa il Milan Futuro, scintillante ad agosto (Lecco e Novara eliminate a domicilio in Coppa in rapida sequenza) ma retrocesso a maggio…Chiudo ringraziando la famiglia Boveri (ed in particolare l’abile ds Federico) per lo sforzo fatto per arrivare a Lanini. Sulla carta rappresenta quell’attaccante da doppia cifra che mancava da diverso tempo per concretizzare il grande lavoro della squadra. A fine gennaio 2021 Banchieri l’aveva saputo rilanciare inserendolo in un contesto che ne esaltava caratteristiche ed abilità sottoporta.
Ed adesso speriamo che Giove Pluvio ci risparmi… (anche se la Presentazione più bagnata che ricordo fece da preludio alla stagione della nostra promozione in A) in vista del grande evento previsto venerdì sera al Broletto.
Sarebbe bello ritrovarci di nuovo tutti assieme per applaudire questi giocatori e soprattutto incoraggiarli in vista di un cammino lungo ed impegnativo.
Stavolta con la presenza ed il colore dei ragazzi della Curva che ieri hanno sofferto fuori dallo stadio in nome di una battaglia che personalmente condivido…
Forza Novara sempre!!! |