L'Editoriale Azzurro
domenica 15 giugno 2025 - 10:53
di Massimo Barbero (il punto del 15 giugno)
A cura di Massimo Barbero
E' tempo di tornare a parlare di pallone! Lo faccio con estremo piacere dopo quasi due mesi nei quali siamo stati costretti a dissertare di argomenti soltanto connessi all'amatissimo calcio giocato.
Provo dunque ad immaginare il ruolo degli elementi ancora sotto contratto con la società azzurra nella ormai imminente stagione 2025-26. E lo faccio disegnando il “nuovo” Novara con il 4-3-3 (o 4-3-1-2) prediletto da Zanchetta nella recente esperienza di tecnico della Primavera nerazzurra. Ovviamente pronto a sconfessarmi se dovesse emergere qualcosa di diverso dalla prima conferenza stampa del nuovo allenatore.
Nessuno ovviamente si senta offeso per questo innocente “gioco” estivo.... di tanto in tanto mi capita di andare a rileggermi le mie previsioni di giugno-luglio per accorgermi, con molta umiltà, di averne azzeccate poche all'inizio di ogni stagione sportiva...
Faccio un preambolo. Le pagine calcistiche più esaltanti degli ultimi quindici anni le abbiamo vissute con squadre che adottavano una difesa a quattro. Partirei dal magico 4-3-1-2 sperimentato da Tesser in una partita casalinga col Perugia di fine ottobre 2009 eppoi mai più sconfessato in una carriera ricca di promozioni dal nostro Komandante.
Per poi passare al 4-3-3 della “remuntada” targata Aglietti, una lunga rincorsa dalla zona play out alla zona play off fatta di vittorie spettacolari, dalle proporzioni vistose, con almeno un paio di interpreti fuori categoria. E come dimenticare il 4-2-3-1 varato da Baroni in occasione di un derby vinto a Vercelli eppoi sempre riproposto in un campionato di B conclusosi con una doppia semifinale Play Off persa con il fortissimo Pescara di Lapadula? E concluderei con il 4-3-2-1 (nel secondo anno 4-2-3-1) di Banchieri con con siamo arrivati, sempre attraverso un gioco propositivo e piacevole, ad una semifinale Play Off ed ad una tranquilla salvezza conquistata dopo un girone d'andata difficilissimo, tra problemi societari di ogni genere.
Nonostante questa sequela di risultati e prestazioni... quando un allenatore si presenta a Novara con una difesa a quattro, c'è sempre qualcuno che storce il naso, ai primi risultati negativi, invocando subito il ritorno ad un modulo più prudente, finanche allo strausato 3-5-2.
Dunque se difesa a quattro dovrà essere, che difesa a quattro sia, con convinzione, senza tentennamenti di sorta ai primi venti contrari...
Ed arriviamo finalmente ai giocatori a disposizione. La partenza praticamente certa di Minelli e Desjardins impone di cambiare per intero la batteria dei portieri. In rosa c'è quel Negri di cui mi hanno parlato molto bene, ma un ragazzo del 2006 dopo una stagione da spettatore ha bisogno innanzitutto di giocare, magari in D, per mostrare il proprio valore (visto quello che ha combinato Ferrante a Romentino?). Di certo si tratta di una scelta molto delicata. La rinuncia a Minelli, al di là del suo valore, ci toglie un elemento che aveva saputo dare sicurezza all'intera difesa, con la sua capacità di dirigere i compagni di reparto.La retroguardia da fine gennaio 2024 era diventata il nostro punto forte.
Qualcosa cambierà con il passaggio ad uno schieramento a quattro, ma il valore dei singoli elementi non si discute. Abituiamoci all'idea di qualche partenza eccellente. Oltre ad Agyemang ci lascerà probabilmente uno tra Bertoncini e Lorenzini. Logico puntare su Cannavaro (che essendo un 2004 rientra nei parametri per il cosiddetto “minutaggio”) e su Khailoti che ha rinnovato il contratto da pochi mesi. Le caratteristiche di Ghiringhelli si adattano decisamente di più ad una difesa a quattro che ad un centrocampo a cinque, ma Luca è reduce da un brutto infortunio e da uno scorcio di stagione non esaltante. Ci sarebbe anche Camolese che è un 2005 che dopo un anno quasi senza partite ufficiali avrebbe bisogno di essere impiegato con continuità.
Per il centrocampo a tre ci sarebbero delle certezze, ma verosimilmente cambieremo molto se è vero che l'intenzione di Federico Boveri è quella di aggiungere fisicità al nostro reparto nevralgico. Ovviamente si punterà su Maressa (un altro 2004) e con ogni probabilità su Ranieri (che ha rinnovato ad aprile). Poi resterà sicuramente almeno uno tra Basso, Calcagni e Di Munno.
Il vero è problema è legato al reparto avanzato. Che sia un attacco a tre o un attacco a due punte con un trequartista alle spalle c'è molto da cambiare. L'unica conferma certa pare quella di Da Graca, un ragazzo giovane su cui la società azzurra ha puntato decisamente a gennaio facendogli firmare un contratto importante. Morosini è indubbiamente l'elemento di maggior talento, ma le sue condizioni fisiche ci lasciano qualche dubbio sia per l'impiego da trequartista (ricordate che lavoro “sporco” faceva Simone Motta?) e tantopiù per il ruolo da esterno. Io mi terrei Gerardini che in un 4-3-3 può dare molto, almeno per scampoli di gara, ma sono tanti gli elementi da aggiungere (possibilmente giovani) nel tridente offensivo.
Tutto da scoprire quel Leo Virisario (un 2006) che Gattuso e Mascara hanno mandato in campo solo negli istanti finali di partita. Ovviamente quelle che ho fatto sono valutazioni “aperte” modificabili dagli eventi che si succederanno nelle prossime settimane. C'è tanto lavoro da completare e alla partenza per il ritiro manca ormai meno di un mese...
Forza Novara sempre!!! |