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L'editoriale Azzurro
lunedė 02 settembre 2024 - 13:00
Novara-Atalata U23 vista da Massimo Barbero
Da dove si comincia a commentare una partita simile? E’ davvero difficile trovare spiegazioni ad un risultato del genere. Riguardando a mente fredda i riflessi filmati (mi piace chiamarli così, alla vecchia maniera) credo che una grossa differenza l’abbia fatta la diversa lucidità sottoporta degli attaccanti delle due squadre. Noi abbiamo fallito tantissimo, loro hanno sfruttato quasi il cento per cento delle occasioni.
Non è una consolazione, è un problema serio perché gli attaccanti a disposizione sono questi e tutti quanti (Ganz a parte) storicamente non hanno mai segnato caterve di gol. In due gare di campionato abbiamo collezionato due traverse (sempre con Calcagni) e diverse opportunità, ma non siamo ancora riusciti a realizzare una rete.
La gara di ieri è girata nel primo quarto d’ora della ripresa. Sembrava che il nostro pareggio dovesse arrivare da un momento all’altro, abbiamo fallito due ghiotte opportunità con Ongaro e Morosini. Ed invece abbiamo subito il mortifero contropiede finalizzato da Vlahovic che ha chiuso i conti con ancora mezzora (abbondante) da giocare,
In quel frangente abbiamo perso fiducia e distanze. L’Atalanta si è chiusa diligentemente a protezione dei propri sedici metri non lasciandoci più i generosi varchi che talvolta concedeva nel primo tempo. Ed è maturata una goleada, forse immeritata nelle proporzioni, ma non illogica. E pesantissima da digerire.
A margine di questa partita… voglio fare due considerazioni. La prima è di natura tattica. Ho l’impressione che questi continui cambi di modulo che l’anno scorso talvolta facevano girare la testa agli avversari stiano ora mandando in confusione qualche azzurro che non riesce proprio a ritrovarsi in questo tourbillon di soluzioni. Abbiamo fatto le cose migliori ad inizio febbraio quando giocavamo con un 3-5-2 collaudato con elementi e posizioni ben determinate. Ora dobbiamo ripartire da delle certezze, qualunque esse siano.
La seconda è di tutt’altro carattere. Questo Novara che abbiamo ripetutamente esaltato nella seconda parte dello scorso campionato può reggere solo se in campo mettiamo quella fame e quella voglia di fare risultato che sono stati dei punti di forza nel girone di ritorno del tribolato 2023-24. Se perdiamo quell’umiltà allora tutto diventa maledettamente complicato. Non per sminuire il valore dei punti conquistati nella parte finale della stagione conclusa… ma c’è da tenere conto anche del fatto che squadre che avevano già messo in cassaforte la salvezza… ci avevano affrontato un po’ con la pancia piena. Adesso non è così. Nel girone d’andata tutte hanno fame di punti ed un obiettivo da centrare. Dunque è pericolosissimo abbassare il livello della determinazione.
Della partita di ieri salvo i numeri di Manseri e le parate di Minelli. Un giocatore capace di saltare l’uomo come il numero 70 può essere la fortuna di qualsiasi squadra di calcio. Credo che si debba insistere sul suo talento nella speranza che in attacco ritrovino la mira giusta. I palloni scodellati in area dai nostri esterni (anche Donadio ha fatto un bell’assist) possono essere manna per qualsiasi punta.
Avendo visto l’Atalanta all’opera contro l’Alcione sapevo che sarebbe stato pericolosissimo concedere degli spazi ai giovani nerazzurri. Si poteva vincere la partita solo sfruttando le ripartenze come ha fatto nel turno inaugurale la squadra del nostro ex Cusatis. E come avremmo potuto fare noi se non avessimo fallito delle occasioni clamorose nella prima parte della gara.
Chiudo facendo i complimenti ad Enrico Trovati ed agli Amici dell’Associazione per l’eccellente lavoro svolto in questi mesi per la realizzazione (a tempo di record) della “Casa del Novara”. E’ l’ennesima dimostrazione che quando si opera con il Cuore si ottengono risultati ben diversi rispetto a quando ci si limita al proprio “compitino” da impiegati, senza metterci un minimo di passione. Il contrasto tra quanto realizzato nell’area hospitality e troppe approssimazioni che abbiamo trovato nel resto dello stadio è palese. Un motivo in più per diventare soci (o soci sostenitori) dell’Associazione per sentirsi ancora più partecipi di un gran progetto.
Ed ora andiamo a Verona… a riprenderci i punti persi in casa… Almeno proviamoci… Forza Novara sempre!!!
Massimo Barbero
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