L'Editoriale Azzurro
sabato 18 ottobre 2025 - 10:00
Novara-Arzignano vista da Massimo Barbero
A cura di Massimo Barbero
Nelle lunghe ore della vigilia… per esorcizzare l’effetto venerdì 17… ho ripensato spesso all’ultima trasferta in B a Latina. Si giocava anche allora di venerdì 17 e con Paolo Molina prima voce (proprio come ieri sera) espugnammo il “Francioni” con un guizzo di Galabinov a tre minuti dalla fine.
Era la prima vittoria del 2017 dopo qualche settimana di digiuno ma ne seguirono immediatamente dopo altre tre di fila che stabilizzarono quasi definitivamente la classifica del discusso Novara di Boscaglia…
I più pessimisti invece avevano in mente quel che era successo, sempre di venerdì sera, due anni fa con l’Arzignano: avvilente sconfitta al “Piola” ed esonero del nostro allenatore. Sono contento perciò, nei confronti diretti successivi con la formazione vicentina, di aver più volte “vendicato” Buba, Amico di tutti noi ed Azzurro autentico. La chiamata quasi immediata di una società attualmente di primissimo piano come il Como ha rappresentato poi un riconoscimento anche alla sue indubbie qualità professionali.Ma torniamo a ieri.
E’ stata indubbiamente una brutta partita. Me l’aspettavo brutta, difficile, scorbutica... ma forse la realtà ha superato anche le previsioni meno ottimistiche. Nei primi venti minuti l’Arzignano non ci ha concesso praticamente nulla. Gli ospiti coprivano il campo decisamente meglio di noi, andavano ad aggredire i nostri portatori di palla, impedendoci anche il solito (talvolta lezioso) palleggio.
Non c’era spinta sulle corsie esterne e davanti i due attaccanti, poco e mal serviti, uscivano quasi sempre sconfitti dai duelli con i diretti marcatori. Per conto Boffelli e compagni riuscivano a liberarsi quasi sempre molto bene sulla nostra trequarti. Per fortuna anche i nostri avversari apparivano tutt’altro che irresistibili al momento di concretizzare la loro supremazia negli ultimi sedici metri.
E così gli unici pericoli, in pratica, li abbiamo corsi su palle inattive con il colpo di testa dell’imperioso Coppola e, soprattutto, con la traversa centrata su punizione da Mattioli.A metà del primo tempo il Novara ha dato i primi segnali di risveglio. La riscossa è partita dai piedi di Collodel che ha cominciato a verticalizzare il gioco creando finalmente un po’ di apprensione alla retroguardia vicentina. Ne è nata quell’azione fermata da un fischio discutibile su Lanini che stava involandosi sulla destra e quell’imbucata che ha costretto Manfrin ad una tempestiva uscita fuori dall’area per sventare il pericolo.
I tre cartellini ravvicinati rimediati dai giallocelesti rappresentavano la spia che l’inerzia della gara era cambiata.L’ingresso di Morosini ad inizio ripresa ci ha restituito ulteriori speranze di poterla finalmente sbloccare e vincere sotto la nostra Curva. Ma in realtà nei primi minuti del secondo tempo abbiamo tremato ancora per un paio di situazioni in area: penso alla chiamata Fvs su presunto mani di Khailoti ed a quell’altra situazione caotica da calcio d’angolo sfociata in un provvidenziale fischio arbitrale.Poi è arrivato il gol partita.
Finalmente da corner (con la complicità di una respinta iniziale non irreprensibile di Manfrin) e finalmente con l’uomo più atteso: Eric Lanini.C’è stato subito da soffrire per qualche minuto con troppi palloni scodellati in area azzurra. Poi il rientro in campo di Alberti ha riequilibrato le forze in campo. Con lui abbiamo ritrovato un uomo capace di difendere la sfera in avanti, di fare a sportellate con gli avversari e di ringhiare nei loro confronti, se necessario. L’attenzione di Bertoncini e Khailoti in fase difensiva ha fatto il resto.
La squadra, finalmente libera dalle paure iniziali, ha trascinato il pubblico con un’applicazione collettiva totale.Forse in quel frangente sarei passato ad una difesa a tre (ma Lorenzini era out da inizio ripresa) però i fatti hanno dato ragione al tecnico perché Donadio ha risposto alle mie perplessità della scorsa settimana (sull’opportunità di insistere sul trequartista) rivelandosi preziosissimo anche in fase di copertura.
Di questa serata mi porto a casa due bei fotogrammi: capitan Ranieri che incoraggia a lungo Morosini al momento di entrare in campo e lo stesso Morosini che sprona i compagni a velocizzare la battuta di una rimessa laterale per riuscire finalmente a spezzare l’incantesimo. E’ gratificante vedere un giocatore dalle sue qualità tecniche e realizzative (e che ha calcato a lungo con successo categorie superiori) che dà la sensazione di sentire così tanto “sua” la nostra causa azzurra!!!Venerdì prossimo capiremo che effetto avrà avuto questa vittoria… Un anno fa il primo successo arrivò il 24 settembre su una Pro Vercelli insolitamente remissiva. Fu un 1-0 da palla inattiva colto al termine di una gara bruttina, quasi come quella di ieri. Ma ebbe poi un effetto rigenerante sulla squadra che ritrovò da quel momento gioco e certezze (malgrado l’immeritato scivolone di Sesto con l’Alcione) iniziando una serie positiva durata fino alla sconfitta di Padova.
Speriamo ovviamente possa accadere lo stesso… Per oggi ci portiamo a casa tre punti di fondamentale importanza, accompagnati dalla consapevolezza che non si potranno vincere tante altre partite con un solo colpo di testa verso la porta avversaria in 90 e passa minuti…
Forza Novara sempre!!! |