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L'editoriale Azzurro
domenica 14 aprile 2024 - 16:47
Novara-Legnago Salus vista da Massimo Barbero
Pali, infortuni, rigori contro… il Novara ha saputo reagire nel migliore dei modi disputando una partita di altissimo livello contro una squadra che nel 2024 non aveva mai perso. Miglior risposta non poteva esserci da parte degli azzurri al termine di una settimana difficile che aveva ridotto l’organico a disposizione di Gattuso ai minimi termini.
E’ una vittoria inutile? No, innanzitutto abbiamo riscavalcato il Fiorenzuola e questo è già un fattore importante in vista dei play out. Poi io continuo a non ritenere i play out certi. Se sapremo cogliere bottino pieno anche negli ultimi due incontri… sono sicuro che qualcosa succederà… Per cui non dobbiamo aggiungere rimpianti ai rimpianti che già agitano le nostre notti.
La squadra azzurra stavolta è stata molto brava a gestire il vantaggio nella maniera migliore. Si è abbassata giusto una decina di minuti a cavallo della fine del primo tempo e l’inizio della ripresa. Poi ha ripreso a macinare gioco nella metàcampo avversaria, senza concedere spazio alla formazione di Donati.
E’ stata una bella partita disputata senza tatticismi particolari da parte delle due squadre. Il Legnago l’ha giocata con la forza dei nervi distesi per quello che i veneti hanno saputo costruire in questi mesi esaltanti.
I nostri però sono partiti forte. Con un Ongaro imprendibile hanno creato più volte i presupposti per andare al tiro in maniera pericolosa. Sono stati venti minuti molto positivi quelli iniziali nei quali abbiamo proposto un calcio brillante e divertente.
Poi qualche infortunio di troppo ha spezzettato il gioco. Ma non abbiamo perso il filo della manovra continuando a proporci in maniera pericolosa. Fino al rigore conquistato con abilità da Boccia sul perfetto lancio di Ranieri. Bentivegna ha spiazzato i fantasmi dell’errore con la Virtus Verona mandando la palla nell’angolino dove Fortin non sarebbe mai potuto arrivare.
Sull’1-0 abbiamo avuto l’unico momento di pausa indietreggiando pericolosamente per una decina di minuti. Poi la squadra è salita con prepotenza in fase offensiva creando i presupposti per un raddoppio che si è materializzato grazie al sinistro micidiale di Urso.
E dire che Gattuso aveva molte meno alternative in panchina rispetto a Donati! Il tecnico azzurro ha ripetuto il cambio già operato nella gara con la Pro Vercelli (dentro Bonaccorsi per un esterno d’attacco) quando avevamo incassato la beffa del pareggio per un autentico episodio. Poi ha lasciato spazio a Schirò, Caravaca e Ngamba che sono entrati bene (i primi due intendo, il terzo ovviamente è ingiudicabile) a conferma che dietro le quinte ci sono ragazzi che si stanno allenando nel migliore dei modi allontanando il ricordo dei tremori dell’esordio.
Tra i singoli mi è piaciuto particolarmente Lorenzini che ha letteralmente annullato gli attaccanti ospiti. In mezzo al campo Calcagni e Ranieri hanno dominato la scena a conferma che la vecchia guardia non tradisce mai. Il capitano è stato determinante con due assist decisivi. Riccardo è stato altrettanto importante con il suo “pressing” rubapalloni una volta riportato al centro nel 3-5-2 con cui abbiamo chiuso la gara
Mando un abbraccio particolare a Donadio che ieri sera era l’unica faccia scura nel piazzale del “Piola” per l’infortunio che l’ha messo fuori gioco probabilmente fino a fine stagione. Io penso che l’ex del Borgosesia abbia dimostrato in questo campionato sofferto di valere la categoria e che possano esserci per lui altre opportunità (speriamo azzurre) nel futuro.
Ed ora la trasferta di Trieste. Andiamo a riprenderci quei punti lasciati malamente nel recupero della gara d’andata. Ce la dovremo vedere contro un avversario forte, galvanizzato dal probabile ritorno davanti al pubblico amico. Dovremo giocare con intelligenza e tanto cinismo. Il pareggio (che in assoluto sarebbe un ottimo risultato) non servirebbe probabilmente a nulla in ottica salvezza diretta. Per cui voglio rivedere lo stesso atteggiamento messo in mostra nel secondo tempo di Vicenza quando abbiamo continuato ad attaccare anche dopo aver pareggiato i conti in avvio di ripresa. Crederci non costa nulla e non è solo una professione di fede… Forza Novara sempre!!!
Massimo Barbero
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