L'editoriale Azzurro
domenica 24 marzo 2024 - 20:36
Pergolettese-Novara vista da Massimo Barbero
Esiste solo una speranza ancora viva di evitare i play out. Ed è quella di fare la corsa su Pergolettese e Pro Sesto. Per cercare di arrivare quintultimi ed avere più di 8 punti di vantaggio sulla penultima.
Questi 7 pareggi consecutivi purtroppo fanno pochissima classifica. Come diceva giustamente Fabio Contribunale rappresentano l’equivalente di 2 vittorie 1 pareggio e 4 sconfitte. Per dare un termine di paragone il Renate da gennaio ad oggi ha perso 7 partite di fila in casa. Ma nel frattempo ha ottenuto in trasferta i punti che gli permettono di stare (relativamente) tranquillo.
A Crema Gattuso ha rispolverato il 4-4-2. Ma a conferma che non sono i moduli che fanno la differenza ho visto un primo tempo timido ed impacciato da parte dei nostri. D’accordo abbiamo rischiato poco in fase difensiva. Ma quando ripartivamo non davamo mai la sensazione di poter essere pericolosi. Il gol incassato in pieno recupero (ci risiamo…) ha rappresentato un castigo finanche esagerato per un atteggiamento troppo remissivo.
Per fortuna abbiamo cambiato marcia nella ripresa creando i presupposti per arrivare all’1-1 con un quarto d’ora di pura pressione. Calcagni ci sta prendendo gusto. Ha firmato il gol del pareggio a Lumezzane, ha siglato il gol della vittoria con la Pro Sesto. Ed a momenti oggi faceva doppietta se non si fosse messo Soncin a negargli la gioia del raddoppio con un intervento determinante.
Nel nostro momento di maggior spinta (che peccato quel contropiede vanificato da Corti per un eccesso di egoismo…) abbiamo rischiato di farci infilare ancora. La Pergolettese ha avuto due nitide opportunità per riportarsi avanti.
Ad un quarto d’ora dal termine Gattuso ha avuto la lucidità di operare un triplo cambio per provare a vincere la gara. Si sono rivisti Gerardini e Vilhjalmsson che parevano spariti dai radar. Chi scrive è un estimatore del giocatore che Buba ci ha portato dal San Donato Tavarnelle. Le ultime due volte che è entrato in campo (a Lumezzane e contro l’Alessandria) siamo subito andati in gol. Stavolta ci siamo andati vicinissimi con quel colpo di testa che Ongaro non ha angolato abbastanza.
Nel complesso l’1-1 è giusto… però per una ragione o per l’altra ci manca sempre un pezzetto per arrivare alle vittorie. Proviamo a fare bottino pieno in casa da qui alla fine della regular season battendo Lumezzane, Legnago e Fiorenzuola. Poi faremo i conti. Nella peggiore delle ipotesi (credo) saremo ancora quartultimi con la possibilità di giocarci i play out con il ritorno in casa ed il vantaggio nell’ipotesi di parità nel doppio confronto.
Calcagni e Ranieri a parte, oggi mi è piaciuto Donadio. Mi è parso l’uomo più vivace dei nostri anche quando facevamo fatica a fare gioco. Complessivamente ci è mancata un po' di spinta dalla corsia di destra dove Boccia non è stato abbastanza intraprendente.
La vittoria dell’Arzignano ci ha fatto comprensibilmente sprofondare nel pessimismo più cupo. Però non bisogna dimenticare dove eravamo un girone fa, prima della gara casalinga con la Pergolettese. Sul fondo della classifica senza prospettive societarie credibili visti i propositi di abbandono del presidente Ferranti. In queste 20 partite abbiamo ottenuto 6 vittorie, un’infinità di pareggi e solo 3 sconfitte (contro Triestina, Pro Patria e Padova). Dal punto di vista dirigenziale ci siamo sistemati con l’avvento di una proprietà seria e (nel medio periodo) ambiziosa.
Se saranno play out li dovremo affrontare con la convinzione di potercela fare. Anch’io temo questo Fiorenzuola rigenerato dalla cura Tabbiani. L’ho visto giocare con il Vicenza ed ha meritato il pari in extremis dall’alto di un atteggiamento sempre propositivo. Ma noi siamo il Novara… se saranno play out potremo e dovremo contare sulla spinta di una città intera che le nostre rivali non hanno. Ha ragione Gattuso, siamo una squadra viva e l’abbiamo dimostrato anche nel sempre stregato “Voltini” dove non vinciamo ormai da trent’anni. La speranza di salvarci non è più solo una professione di fede come appariva ad inizio novembre, ma la conclusione logica di un percorso di crescita iniziato col derby d’andata… Forza Novara sempre!!!
Massimo Barbero
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