L'editoriale Azzurro
lunedė 11 marzo 2024 - 11:12
Albinoleffe-Novara vista da Massimo Barbero
Siamo arrivati alla fine del terzo impegno ravvicinato della settimana a corto di benzina ed energie. Il nulla di fatto di Zanica fa il paio con lo 0-0 di Arzignano di venti giorni fa. Come allora Ranieri e compagni hanno dato tutto nei primi due match del “miniciclo” per poi risultare in difficoltà nell’ultimo incontro. Ci consola il fatto che da qui alla fine della stagione giocheremo sempre e comunque con cadenza settimanale. Un vantaggio non da poco per una rosa che ha 13-15 potenziali titolari e tanti altri elementi evidentemente indietro, nelle retrovie, nelle gerarchie del tecnico.
Nell’analizzare la gara di ieri non dimentichiamo con quanta facilità l’Albinoleffe era andato in porta nell’incontro giocato ai primi di novembre al “Piola”. Stavolta invece abbiamo concesso ai padroni di casa un’infinità di calci d’angolo. Ma pochissimo in termini di occasioni nitide. Questo è il frutto del grande lavoro svolto da Gattuso nella fase difensiva. Malgrado l’assenza di Bertoncini e Boccia la nostra retroguardia ha retto con discreta disinvoltura di fronte alla pressione dei padroni di casa. Il rovescio della medaglia è che abbiamo costruito troppo poco in termini di proiezione offensiva. E’ mancata la spinta degli esterni e sono mancati gli inserimenti dei centrocampisti. Le punte hanno giocato una partita di grande sofferenza senza riuscire mai a far salire adeguatamente la squadra.
La più brutta notizia della giornata è rappresentata dall’infortunio di Kerrigan. Davvero una grossa disdetta per la parte finale del nostro campionato. Senza l’esterno irlandese Gattuso potrebbe pensare di ricorrere con maggiore frequenza al 3-4-2-1 che qualcosa di più in termini di pericolosità ci ha dato contro Mantova ed Atalanta. Sono un grande estimatore di Scappini tanto che ho scritto qualche settimana fa (quando i giudizi su Ongaro erano maggiormente positivi) che sarei partito con lui titolare nella gara casalinga con la Pro Sesto. Resto dell’idea che l’ex della Torres sia un elemento da impiegare nelle partite d’assalto, specialmente al “Piola”. Quando bisogna andare a caccia del gol nella porta avversaria. Ieri probabilmente in un confronto che abbiamo giocato in maniera così passiva avrebbe fatto anche lui fatica.
Purtroppo questa serie di pareggi ha visto scappare tante dirette avversarie (vedi Trento e Giana) che sino qualche settimana fa speravamo di poter coinvolgere nella lotta per la salvezza. Le nostre rivali rimangono Pergolettese ed Arzignano. Con un occhio puntato sui risultati che fanno Pro Sesto e Fiorenzuola, a partire da stasera. Il nostro calendario non è semplice con le trasferte di Vicenza e Trieste (Fontanafredda?) piazzate nelle ultime quattro giornate di campionato che ci impongono di tornare a fare presto i tre punti per mettere un po’ di fieno in cascina in vista dello sprint finale. Ci attendono 4 gare casalinghe e 3 trasferte. Un bottino di 11 punti non è impossibile da immaginare e ci consentirebbe di chiudere ad una quota che potrebbe valere la salvezza.
E’ il momento di osare qualcosa di più per non rimpiangere le occasioni perdute. Se il campionato cominciasse oggi saremmo probabilmente una squadra degna di stare nel mischione del centroclassifica, senza infamia e senza lode. E’ una consolazione che vale poco. Quello che conta adesso è ottenere questa benedetta salvezza per poter programmare un futuro diverso con una proprietà serie a e competente.
Ed ora la Pro Vercelli. Ho visto il primo tempo della gara con il Legnago e quella di Dossena non mi è parsa una squadra in caduta libera come i numeri sembrerebbero suggerire. Sicuramente al di là del Sesia caricheranno l’impegno come l’occasione per chiudere il discorso salvezza (ammesso che sia davvero aperto) e regalare una soddisfazione alla tifoseria nell’appuntamento più atteso.
Stavolta non servono appelli o altro. Sono convinto che i novaresi accorreranno numerosi per una partita piazzata finalmente ad un orario consono (le 20.45 del sabato). A mister Gattuso il compito di trasmettere a tutti i giocatori della rosa il valore che ha per noi il derby… Stavolta questa sfida conta il doppio… perché c’è anche una classifica pericolosissima da tenere presente… Forza Novara sempre!!!
Massimo Barbero
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