L'editoriale Azzurro
domenica 14 gennaio 2024 - 16:04
Pro Patria-Novara vista da Massimo Barbero
Nel doppio confronto stagionale la Pro Patria ci ha impartito un’autentica lezione di calcio. I tigrotti ci hanno fatto vedere come deve giocare una squadra “obbligata” a far punti per raggiungere il traguardo della salvezza. Tutti chiusi dietro la linea della palla, niente fronzoli e là davanti pronti a colpire alla prima occasione utile.
Passi per il 2-1 dell’andata che era arrivato quando ancora cullavamo l’utopia di raggiungere una posizione di classifica tranquilla attraverso un gioco propositivo. Ma ieri saremmo dovuti andare in campo con un altro spirito. Invece ci siamo approcciati al match in punta di piedi, convinti che prima o poi l’avremmo sbloccata. D’Orazio è stato estremamente lezioso nell’insistere cercando la giocata individuale. Donadio è parso meno brillante del solito e preoccupato di una posizione di sacrificio che l’ha portato a commettere un errore letale (rinvio su Castelli). Corti non è riuscito a guadagnarsi spazi nella morsa dei difensori di casa.
Eppure fino alla traversa di Moretti avevamo gestito la partita a piacimento giocando in una sola metàcampo. Quel pericolo corso ci ha fatto perdere di colpo le certezze costruite in un periodo di sterile supremazia ed abbiamo cominciato a sbandare. Fino al doppio pasticcio che è costato il gol dello svantaggio.
A quel punto Gattuso ha provato a mischiare le carte passando ad un 3-4-3 che ha avuto il merito di creare ad Urso (ancora sulla destra) spazio per una conclusione che si è stampata sul palo a portiere battuto.
Se fossimo andati sull’1-1 forse sarebbe cominciata un’altra partita, ma sottolineo forse. Ad inizio ripresa il nostro allenatore ha invertito gli esterni. Personalmente m’illudevo che un asse Migliardi-D’Orazio avrebbe potuto creare grossi grattacapi alla retroguardia di Colombo.
Invece non è stato così ed anzi ci siamo fatti infilare proprio da quel versante con il gol che ha ipotecato la vittoria dei “tigrotti”. Sul 2-0 Gattuso ha azzardato un Novara a trazione iper offensiva che ha creato una sola occasione (doppio tentativo di Urso e Corti) alla porta di Rovida. Poi il nulla, il buio più assoluto in fase offensiva. Fino al 3-0 dei padroni di casa che ha chiuso anzitempo la contesa.
A quel punto poteva finire davvero malissimo perché i padroni di casa hanno fiutato la possibilità di una vittoria dalle proporzioni ancor più clamorose e si sono gettati in avanti mettendo a nudo i limiti di un Novara poco equilibrato.
Gli infortuni di Khailoti e Ranieri ci complicano ulteriormente le cose in vista delle prossime partite. I guai muscolari a catena stanno condizionando il rendimento di una rosa che viaggia troppo spesso con gli uomini contati.
Dobbiamo ritrovare la giusta umiltà senza dimenticare quello che dicevamo di questa squadra a fine ottobre-inizio novembre. Altrochè Pergolettese, Renate o Albinoleffe, l’obiettivo più realistico di questo Novara è ora il quart’ultimo posto che ci permetterebbe di giocare i play out in casa in una posizione di favore. Questo sempre tenendo conto che Alessandria, Fiorenzuola e Pro Sesto non staranno a guardare da qui alla fine del mercato ed è indispensabile guardarsi alle spalle per non incappare in brutte sorprese.
Con l’arrivo di Ongaro di un portiere e forse di un centrocampista il mercato in entrata è ormai chiuso. A Pietro Lo Monaco va dato atto di aver agito “per tempo” senza aspettare la fine del mese di gennaio. Ho qualche riserva però sull’opportunità di ingaggiare tanti giocatori provenienti da campionati stranieri che hanno bisogno giocoforza di un po' di tempo per ambientarsi ed adattarsi ad un calcio molto particolare come quello della terza serie.
A Gattuso spetta ora il compito più difficile: quello di amalgamare ragazzi provenienti da ogni parte del globo senza disperdere altri punti in termini di classifica che potrebbero essere fatali anche per il nostro morale.
A Trento e con il Padova sarà dura, durissima. Dovremo rispolverare l’umiltà che abbiamo messo in campo a Fiorenzuola e contro l’Alessandria (e fino ai minuti finali anche contro Vicenza e Triestina) per portare dei punti pesanti…
Forza Jack! Forza Novara sempre!!! San Gaudenzio pensaci tu…
Masssimo Barbero
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