L'editoriale Azzurro
domenica 19 novembre 2023 - 21:22
Novara-Pergolettese vista da Massimo Barbero
“A Lumezzane non ci andiamo più…” mi disse il supertifoso “Guido 63” nel maggio 2015 all’apice dell’euforia per la promozione in B targata Toscano. Invece nel calcio prima o poi ci si ritrova sempre e otto anni e mezzo più tardi rieccoci pronti ad andare in Val Trompia, meno numerosi di allora, ma più speranzosi di una settimana fa quando l’ipotesi di fare 4 punti contro Pro Vercelli e Pergolettese pareva pura utopia.
Ce l’abbiamo fatta perché finalmente il vento è girato pure dalla nostra parte. Eravamo in credito con la dea bendata sottoforma di pali e rigori non fischiati ed oggi abbiamo avuto quello che ci sarebbe spettato talvolta anche nelle settimane precedenti.
Abbiamo costruito la nostra vittoria nel quarto d’ora del primo tempo successivo al gol subito da Figoli. In quel frangente c’era davvero la possibilità di crollare, di andare in barca, di compromettere con altri errori il risultato finale un po' com’era successo contro l’Albinoleffe. Invece siamo rimasti in piedi… Abbiamo lasciato che la buriana passasse per poi organizzare una reazione. Merito di Desjardins che ci ha tenuto in partita con un paio di interventi determinanti. Merito di Donadio che si è proposto con accelerazioni molto pericolose una volta riguadagnata palla di forza in mezzo al campo. Fino al rigore conquistato (il primo per noi di questo campionato) per una sciocchezza di Arini appena dentro l’area di rigore.
Si vedeva che l’1-1 stava meglio alla Pergolettese che non a noi. I nostri avversari hanno provato a tirare i remi in barca nella speranza di un punto prezioso che interrompesse la miniserie di vistose sconfitte. Hanno sfiorato il colpaccio con un velenoso tirocross del solito Bariti che Desjardins è riuscito ad intercettare. Ma si sono fatti infilare nell’azione del gol di Donadio che l’arbitro ha tramutato in un calcio di rigore per Rossetti. Sono contento per Simone che meritava la gioia di un gol sotto la “Nord” piena di gente dopo aver gioito (ed averci fatto gioire) più volte a spalti vuoti nella purtroppo inutile rincorsa del campionato 2020-21. Con Gattuso in panchina i nostri attaccanti hanno ripreso a segnare con una certa continuità. E’ un segnale importante nell’impari cammino che ci attende per arrivare alla salvezza.
Non dimentico il pessimismo ad oltranza che avevo esternato solo due settimane fa (ed anche oggi in diretta radio nel commento con Danny all’intervallo) però nel frattempo questa squadra ha dimostrato di aver ritrovato una confidenza con il gol quasi impensabile negli ultimi giorni dell’era Buzzegoli. Di dietro in una maniera o nell’altra ci facciamo infilare sempre. Ma davanti siamo diventati pericolosi anche perché abbiamo due esterni come D’Orazio e Donadio che sono un bel problema per le difese avversarie. E tra non molto rientrerà anche Gerardini che era decisamente in crescita quando si è fatto male. E le punte centrali in gol ci vanno, almeno a turno.
Non battevamo la Pergolettese o Pergocrema che dir si voglia dal gennaio 2010. Allora era tutto bello, tutto esaltante. Oggi tutto sembra meno deprimente rispetto a qualche settimana fa.
Ce la dobbiamo giocare fino alla fine perché ce lo impone la nostra storia che non può accettare un campionato da straultimi come si paventava solo fino alla vigilia del derby. Di tanto in tanto sbircio in televisione qualche match del nostro girone e mi preoccupo. Non ci sono delle avversarie fenomenali, ma ci sono formazioni organizzate, solide, che una volta in vantaggio non prendono mai gol. Sabato ho visto la mezzora finale di Pro Sesto-Albinoleffe. La truppa di Parravicini già conduceva per 2-0 e non ha rischiato nulla di fronte alla compagine di Lopez che contro di noi pareva imprendibile, almeno nei minuti iniziali.
Oggi ho visto dei progressi sulla fascia sinistra (almeno in fase di contenimento) con l'impiego di Urso al posto del più offensivo Migliardi. Chissà che le cose non possano ulteriormente migliorare con l'imminente ritorno di Khailoti (che manca dalla gara con la Giana Erminio). Buona l'idea di Gattuso di ricorrere alla panchina nei minuti finali per inserire forze fresche. I vari Speranza, Gerbino, Migliardi o Prinelli che se impiegati dall'inizio possono tradire tutti i loro limiti attuali, nei finali di gara possono sfogare tutta la loro esuberanza fisica e risultare una spina nel fianco per avversari stanchi ed allungati... Per ora godiamoci questa vittoria... per pensare al Lumezzane ci sarà tempo e modo... Forza Novara sempre!!
Massimo Barbero
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