L'editoriale Azzurro
domenica 29 ottobre 2023 - 15:22
Renate-Novara vista da Massimo Barbero
Il ruolino esterno del Novara non è poi da buttare… Abbiamo pareggiato a Verona, Meda, Alessandria e Sesto San Giovanni. E siamo stati sconfitti immeritatamente a Mantova. Soltanto a Padova non ci siamo proprio stati ed il 2-0 finale sta persin stretto ai padroni di casa. Per il resto lontano dal “Piola” ce la siamo sempre giocata anche contro avversari superiori (sono tutti superiori a noi stando alla classifica).
E’ in casa che finora abbiamo fatto disastri. 4 sconfitte casalinghe su 5 gare disputate rappresentano un ruolino da retrocessione diretta. Ed anche l’unico punto conquistato rimane come una grande occasione persa perché al 90’ vincevamo 1-0 contro una potenziale diretta concorrente qual è, con tutto il rispetto, la Giana Erminio.
Non cancello quello che ho detto nel corso della gara durante la diretta di “Azzura”. Per un’ora mi è sembrato di rivivere l’incubo dell’Euganeo perché per un tempo abbondante non siamo stati proprio in partita. Il Renate si era trovato in vantaggio per 2-0 giocando con ritmi da allenamento. Ecco proprio forse la presunzione che fosse tutto troppo facile ha mandato in cortocircuito i padroni di casa che dopo il gol di D’Orazio si sono impauriti oltremisura fino ad incassare la rete del pareggio.
Nel primo tempo si è visto un Novara brutta copia di quello, pur perdente, che avevamo ammirato nelle prime frazioni contro Mantova ed Atalanta Under 23. Non ho ritrovato la corsa e la ferocia nel fare pressing che avevo apprezzato in alcuni scampoli di gara delle prime due esibizioni della gestione Gattuso.
Ci siamo consegnati al possesso di palla avversario, opponendo una sterile resistenza. Con la consapevolezza che prima o poi il gol l’avremmo incassato. Sembrava di rivivere la gara con l’Arzignano quando fino all’intervallo i nostri erano sembrati paralizzati dalla paura ed incapaci di fare gioco.
E puntale è arrivato il castigo con un micidiale uno-due nerazzurro che ci ha fatto ripiombare nell’incubo che avevamo vissuto nel match casalingo contro l’Atalanta Under 23. Gattuso è stato bravo nell’intervallo a ridisegnare la squadra con un 4-4-2 molto offensivo (che poi è diventato 4-3-1-2 con l’ingresso di Bagatti). Non abbiamo cambiato marcia subito.
L’abbiamo fatto con il passare dei minuti. Il gol annullato a Bonaccorsi (ma era davvero fuorigioco?) e l’occasione fallita da Rossetti hanno rappresentato un primo campanello d’allarme che la squadra di Pavanel non ha raccolto.
La gemma di D’Orazio ha riaperto la gara ed abbiamo continuato a sperare. Fino a quel calcio di punizione pennellato a centro area per la testa di Scappini che ha firmato una rimonta su cui un’ora prima nessuno avrebbe scommesso.
E poco dopo Donadio ha mandato la palla a sfiorare la traversa su un altro contropiede di D’Orazio che ci avrebbe potuto consegnare la più incredibile delle vittorie.
Mercoledì scorso dopo la gara con l’Atalanta Under 23 ho scritto forse l’editoriale più pessimistico che la mia memoria ricordi in circa 22 anni di onorato servizio alla causa di questo sito.
Ovviamente non basta questo 2-2 per cambiare opinione. Però nel miniciclo della gestione Gattuso almeno una cosa l’abbiamo ritrovata: il gol.
Ne abbiamo segnati 5 in 3 partite, una media inimmaginabile fino a 10 giorni fa. Ha ritrovato il gol Scappini e presto lo ritroverà anche Rossetti che ieri ha avuto due nitide opportunità per riaprire la gara.
Chissà quando riusciremo a mettere assieme una partita intera giocata come si deve. Quel giorno arriverà inevitabilmente la prima vittoria perché nel calcio quasi nulla avviene per caso.
Ed allora continuiamo a sperare, a crederci. La partita con l'Albinoleffe rappresenta l'anticamera della sfida a cui noi tutti teniamo di più. Ci attendono due partite di straordinaria importanza. Dobbiamo raddoppiare le energie per tenere in vita questo campionato e continuare a sperare.
In fondo in questa squadra batte ancora il cuore di Axel (Desjardins) e Samuele (Bonaccorsi) due ragazzi che anche quando sono in panchina non mollano mai e partecipano alla gara come fossero in campo a costo di prendere cartellini evitabili. A loro il compito di trascinare i compagni verso una rimonta in classifica incredibile ed esaltante come quella vissuta ieri a Meda.
Forza Novara sempre!!!
Massimo Barbero
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