L'editoriale Azzurro
sabato 30 settembre 2023 - 12:10
Virtus Verona-Novara vista da Massimo Barbero
Lo scorso anno lo 0-0 ottenuto a settembre dalla Virtus Verona di Gigi Fresco sul campo di un (allora) lanciatissimo Novara ha dato il “la” alla grande rimonta della formazione rossoblu che si è spinta fino ai play off nazionali. La speranza è che questo pareggio rappresenti un’iniezione di fiducia importante per la truppa di Buzzegoli in vista di un cammino che si annuncia ancora lungo e molto impegnativo.
Dopo Scappini si è sbloccato anche Rossetti e questa è certamente una gran bella notizia perché i gol delle punte rappresentano linfa vitale per qualsiasi squadra di calcio. Mister Buzzegoli ha letto bene la gara ed ha affrontato la Virtus con un 4-3-1-2 speculare a quello dei padroni di casa. Dopo appena 6’ di gioco Boccia, spostato sull’out sinistro ha pennellato il secondo assist decisivo per la testa di un attaccante. A quel punto avevamo il pieno controllo della partita ed è un vero peccato che un uscita ampiamente rivedibile di Desjardins abbia rimesso in partita la squadra di casa.
Gli errori individuali (vedi Scaringi) hanno macchiato un primo tempo giocato con grande autorevolezza da parte dei nostri. Siamo andati meglio sull’asse di sinistra dove Boccia e Calcagni hanno proposto tantissimi palloni in avanti. Maggiori le sofferenze sulla destra con l’acerbo duo Caradonna-Bagatti che ha fatto fatica ad arginare le incursioni di Manfrin.
Una situazione tattica che è apparsa ancora più accentuata nella ripresa quando Casarotto spostandosi di frequente sulla sinistra ha fatto il bello ed il cattivo tempo creando pericoli in serie. Andando a memoria ricordo in particolare un salvataggio di Boccia sulla linea di porta su un pallonetto destinato in fondo al sacco ed una parata determinante di piede di Desjardins.
Nel momento più delicato della contesa Buzzegoli ha sorpreso tutti con gli ingressi di Gerbino e Speranza. E’ il segnale che il nostro tecnico non ha timori reverenziali di sorta. E’ pronto a lanciare con coraggio anche dei giovani a dispetto delle gerarchie.Un atteggiamento che ci ha permesso di mantenere sul chi vive fino alla fine la formazione veronese e di non consegnarci all’assalto dei rossoblu che hanno spinto fino alla fine.
Peccato per un paio di ripartenze non sfruttate tra cui spicca quell’azione di Donadio che dal vivo (non ho rivisto le immagini) mi era parsa da calcio di rigore.
Mi sarebbe piaciuto vedere D’Orazio agire alle spalle di una punta centrale nel finale nel quale si erano venuti a creare spazi importanti per pungere in contropiede.La classifica piange in modo particolare per i punti lasciati per strada (con tutto il rispetto) con Pro Patria e Giana Erminio.
Ma la squadra azzurra appare in progresso. Il nostro undici sembra essersi calato nella mentalità di un campionato che impone di prendere qualche ammonizione in più quando è il caso di fermare un avversario.
Il “Gavagnin Nocini” nello scorso campionato ha sancito l’inizio e la fine dell’era del secondo Novara di Marchionni. Chissà che il piccolo impianto veronese non rappresenti quest’anno l’inizio del “vero” Novara di Buzzegoli.Si sono affrontate due squadre dall’estate diversissima tra loro. La Virtus ha cambiato poco confermando l’ossatura di una squadra che nello scorso girone di ritorno ha viaggiato ad una marcia da play off.
Il Novara ha inserito in organico un nuovo allenatore e 17 nuovi giocatori. Al fischio d’inizio tra le due formazioni c’erano 8 punti di differenza che sul campo onestamente non si sono visti.
Fiorenzuola può essere l’occasione per qualche giovane per ritrovare confidenza con le partite ufficiali e lanciare la propria candidatura. Ma la testa è già a Sesto.
E’ quella la gara che conta, la sfida da non sbagliare.Sono contento che si sia finalmente chiusa la telenovela Altamimi. Al presidente Ferranti chiedo un ulteriore sforzo. Di andare a riacquistare all’asta il titolo sportivo del Novara Calcio. Sarebbe una mossa in grado di far recuperare appeal alla sua società e di riaccendere una passione che cova sotto le ceneri di dieci anni faticosissimi.
Forza Presidente, Forza Ragazzi, Forza Novara sempre!!!
Massimo Barbero
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