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L'editoriale Azzurro
domenica 06 novembre 2022 - 21:48
Juventus N.G.-Novara vista da Massimo Barbero
Con 4 sconfitte nelle ultime 6 partite il Novara è il brutto anatroccolo del campionato. Dov’è finita la squadra che ci aveva incantato contro Pro Vercelli e Vicenza che ci aveva fatto godere con Renate e Mantova che ci aveva reso comunque orgogliosi contro la Triestina? Io ho un’idea personalissima che vi espongo sperando di sbagliarmi e comunque sempre pronto ad essere smentito perché è solo una sensazione personale: quei risultati erano il frutto di una condizione atletica eccellente; semplicemente correvamo di più degli avversari. E’ come se Cevoli ed il suo staff una volta presa in mano la squadra (era il 23 di agosto o giù di lì) non avessero più caricato sulla preparazione atletica permettendo a Gonzalez e compagni di arrivare leggeri al via della serie C. Se così fosse si spiegherebbe altrettanto bene la flessione accusata una volta che gli altri (che hanno lavorato duro fino al via del campionato ed oltre) sono entrati in forma. Una bufala la mia? Forse. Ma è l’unica spiegazione che riesco a darmi per giustificare una metamorfosi incredibile che non può trovare un appiglio dal punto di vista tecnico, di schemi o altro.
Tutte le avversarie fanno bella figura contro di noi. Per un tempo il Lecco ci ha dato una lezione di calcio ed oggi ne ha prese 5 a Pordenone. Il Sangiuliano domenica scorsa sembrava in condizioni eccellenti ed oggi non è riuscito a battere la Virtus Verona. Stavolta dovrei fare i complimenti alla Juventus Next Gen ed al suo tecnico Brambilla (che è bravo per davvero) ma la classifica dei giovani bianconeri non è certo da urlo.
L’inizio della partita di oggi mi ha ricordato quel pomeriggio a Zanica dove tutto è cominciato. Abbiamo avuto un’occasione per passare in vantaggio (con Bortolussi) ma alla prima opportunità gli avversari ci hanno fatto gol. L’1-0 ha rovinato i piani degli azzurri che confidavano di infilare in velocità un avversario che si sarebbe scoperto alla ricerca del vantaggio. Segnare è stato troppo semplice per Barbieri e compagni che hanno continuato a spingere per una ventina di minuti di fronte ad un Novara disorientato e sfiduciato. Non a caso l’unica azione degna di nota della prima parte della gara l’abbiamo creata in contropiede con Gonzalez che ha servito Tavernelli di un soffio in fuorigioco.
Dopo la mezzora la squadra di casa (si fa per dire…) ha rallentato i propri ritmi permettendoci di rientrare in partita. Nel finale di primo tempo abbiamo colpito un palo con Bortolussi ed avuto un paio di buone occasioni per pareggiare.
Il buon momento del Novara è continuato ad inizio ripresa quando abbiamo creato altre due-tre situazioni interessanti prima del pareggio di Marginean. A quel punto una squadra sgamata avrebbe pensato a rallentare i ritmi, a portare a casa almeno un punticino che dopo due vittorie consecutive non sarebbe stato da buttare. Non c’è stato tempo di ragionare perché la Juve ha segnato ancora prima che riuscissimo ad impostare la voluta gara di contropiede.
Sul 2-1 Cevoli ha ordinato l’avanti tutta con l’ingresso di Peli al posto di Ranieri. Siamo passati ad una sorta di 4-2-3-1 (o se preferite 4-2-4) che ha regalato il centrocampo alla squadra di Brambilla che ha sfiorato a più riprese il terzo gol. Una mossa che è stata sconfessata con l’ingresso di Rocca al posto di Tavernelli nei minuti dell’assalto finale.
Forse avremmo meritato il pareggio. Raina ha compiuto due grandi interventi nel finale, ma in fondo la fortuna era in credito con noi dopo quello che è successo con il Sangiuliano.
Che fare adesso? Non mi metto ad immaginare moduli né schieramenti. Dico soltanto che Zebi e Cevoli devono fare un’analisi tra quattro mura e decidere di conseguenza. In fondo il biennio di Banchieri ci ha insegnato come si gioca in serie C. Inutile cercare grandi schemi o praticare un calcio particolarmente offensivo. Nella terza serie del pallone vale la regola del primo non prenderle. Due anni fa quando abbiamo rinunciato alle ambizioni e ci siamo messi a fare un calcio semplice, pratico ed essenziale sono arrivati i risultati. In fondo non è molto diverso da quello che ha fatto Cevoli con il Sangiuliano quando si è reso conto che gli avversari ne avevano di più. Ha scelto di blindare la difesa con l’obiettivo di ripartire alla prima occasione utile. Chi vince ha sempre ragione ed i numeri sono l’unica cosa che conta nell’opinabile mondo del calcio.
Ora testa alla Pro Patria… con i tigrotti è sempre derby… Forza Novara sempre!!!
Massimo Barbero
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