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L'editoriale Azzurro
domenica 30 ottobre 2022 - 20:48
Novara-Sangiuliano C. vista da Massimo Barbero
Chi aveva parlato di fortuna nel commentare la vittoria di Padova oggi cosa dirà? All’Euganeo avevamo segnato il gol vittoria solo al 91’ al termine di un’azione rocambolesca. Ma in precedenza avevamo creato i presupposti per passare in vantaggio (ricordate quella doppia occasione Buric-Bortolussi?). Avevamo interpretato bene una partita difficile, rischiando il giusto e creando diverse azioni pericolose.
Stavolta no, non ci sono chiavi di lettura diverse. Ci è andata bene perché anche il pareggio sarebbe stato stretto ad un Sangiuliano che ha tirato in porta fin dai primi secondi di gioco. A me sembra tanto un problema di condizione atletica. Non corriamo più come correvamo fino ad un mese fa. Ricordate le partite con Triestina, Pro Vercelli e Vicenza? Sembravamo degli indemoniati, su ogni pallone c’era sempre un calciatore azzurro. In mezzo al campo non ce n’era per nessuno.
Oggi invece il Sangiuliano ha fatto il Novara. Ci hanno aggrediti a centrocampo creando una superiorità numerica difficile da gestire per i difensori azzurri. In attacco la squadra di Ciceri non dava punti di riferimento creando spazio per l’inserimento dei centrocampisti. I nostri errori hanno fatto il resto. Abbiamo continuato a giocare come se avessimo la partita in mano con numeri individuali quando invece era il momento di assestarsi di far girare la palla per ritrovare delle sicurezze.
Il rigore per gli ospiti mi è parso generoso (non l’ho rivisto) perché avevo avuto la sensazione che Carillo fosse arrivato prima di Cogliati. Per fortuna tra i pali abbiamo Axel che anche dal dischetto sa sempre farsi rispettare (ricordate la parata con la Lavagnese in quel pomeriggio di neve?) e ad Anastasia abbiamo dato un dispiacere nello stadio nel quale ci aveva fatto vedere i sorci verdi a fine marzo.
Lo spavento non ci ha riportato in partita. Siamo riusciti a renderci pericolosi su qualche palla inattiva (ricordate i colpi di testa di Carillo?) ma per contro abbiamo rischiato più volte su azione.
Attorno alla mezzora Cevoli ha cambiato il nostro schema. Dal 4-3-1-2 di partenza ad un 3-5-2 che vedeva Galuppini nell’insolita posizione di mezzala destra. Non potevamo fare bene perché avevamo diversi giocatori fuori ruolo. Però siamo riusciti a limitare i danni contro un Sangiuliano non più pericoloso come nei primi minuti.
In avvio di ripresa il canovaccio della partita è parso ancora più chiaro: noi a protezione dei nostri sedici metri, loro a far girar palla in attesa di un pertugio sempre più difficile da trovare.
Al 10’ il mister ha aggiustato la squadra con gli ingressi di Benalouane, Calcagni e Buric. Ciancio è scalato a fare l’esterno, Masini è tornato al centro. Un 3-5-2 siffatto aveva però un difetto di partenza: non schieravamo contropiedisti in grado di far ripartire l’azione. Forse al posto di Buric avrei schierato Pablo, più imprevedibile e certamente desideroso di provare a fare quel gol numero 101.
E il Sangiuliano? Faticava a trovare spazi con un Novara così coperto. Sta di fatto che gli ospiti nella ripresa si sono resi pericolosi solo con tiri da fuori area (ricordate la botta di Fusi neutralizzata da un grande Desjardins?)
In un contesto siffatto il rendimento di Bortolussi sarebbe risultato determinante. Mattia aveva l’onere di difendere palla e far salire la squadra. Un compito svolto molto bene dal nostro centravanti che non a caso ha fatto il movimento che ha portato al gol Masini.
Nel finale abbiamo rischiato una sola volta: in occasione dell’ultimo calcio d’angolo quando Alcibiade ha colpito di testa da solo sfiorando il palo con Desjardins ormai fuori causa.
E’ un successo che fa tanta classifica, ma che non cancella i dubbi sull’ultimo Novara, una squadra in chiara involuzione di gioco.
Ed ora andiamo a casa di una Juventus che ultimamente sta sfornando diversi talenti. Dovremo essere bravi nel far tesoro degli errori commessi oggi per disputare una partita di diverso livello.
Una qualità non ci manca: la capacità di essere duttili, di cambiare schema di gioco in corsa. In questo senso Cevoli è molto bravo. Ed è stato molto onesto nel dire che non meritavamo di vincere… Forza Novara sempre!!!
Massimo Barbero
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