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L'editoriale Azzurro
lunedė 14 marzo 2022 - 08:54
Vado-Novara vista da Massimo Barbero
Questa volta non ci sono se e non ci sono ma… la vittoria di Vado è meritata e la pur comprensibile rabbia della tribuna centrale non ha ragione d’esistere. I cinque minuti di recupero sono cominciati quando si è effettivamente ripreso a giocare. Ed il rigore su Tentoni è netto. Anzi ce n’era uno prima su Vuthaj ignorato dal direttore di gara. Quindi non cominciamo con piagnistei vari perché questi tre punti il Novara se li è sudati e guadagnati con merito. In diretta radio Danny Faranna mi ha chiesto di ricordare un altro rigore altrettanto importante come quello calciato da Pablo e la memoria mi ha riportato al rigore trasformato da Cacia nell’ultimo derby vinto con la Pro Vercelli.
Questi sono tre punti d’oro perché conquistati contro un avversario che non ha risparmiato una sola goccia di sudore. Meno male che il Vado non aveva stimoli di classifica… li avesse avuti avrebbe giocato con il coltello tra i denti. Vien da chiedersi perché le avversarie raddoppino sempre le energie quando giocano contro di noi, ma la risposta è semplice: siamo la Juventus della categoria, fare risultato con il Novara è motivo di grande orgoglio e dobbiamo accettare fino a fine campionato questa legge non scritta.
A Vado abbiamo giocato ad un ritmo diverso rispetto a quello mostrato a Romentino. Sin dal fischio d’inizio abbiamo cominciato a cercare varchi nella munita retroguardia dei padroni di casa. Dopo pochi secondi Laaribi ha impegnato Ghizzardi dal limite. Da lì abbiamo iniziato ad ottenere calci d’angolo in serie. Sul terzo dei quali Paglino ha avuto la palla buona per colpire di testa, ma è intervenuto sbilanciato e non ha inquadrato lo specchio della porta. Poco dopo su tirocross di Paglino Ghizzardi in uscita è riuscito ad anticipare Vuthaj. Sugli sviluppi dell’azione successiva è stato Di Masi a liberarsi per il tiro, ma il suo sinistro si è perso di un soffio a lato. A metà tempo abbiamo avuto una punizione dal limite: la palla pennellata da Laaribi è terminata di una spanna sopra la traversa di Ghizzardi. Dalla mezzora in poi però il Vado ha cominciato a spingersi in avanti. Dapprima con un affondo di Anselmo che Lazzaretti ha concluso di un soffio a lato. Poi con due tentativi di Aperi e Capra che non hanno inquadrato la porta da posizione favorevole. Nel mezzo tiro a girare di Pablo con deviazione probabilmente decisiva non vista dalla terna arbitrale. Prima del finale di tempo abbiamo costruito l’occasione più pericolosa di tutta la prima frazione: Vuthaj ha colpito il palo da posizione invitante, sulla respinta ne è nata una mischia che Laaribi non è riuscito a ribadire in gol.
La pressione azzurra è ricominciata ad inizio ripresa quando abbiamo protestato invano per un possibile mani in area su cross di Paglino. Sull’angolo successivo Vuthaj di testa ha fatto la sponda per Paglino che ha calciato debolmente tra le braccia di Ghizzardi Al 10’ Pablo bravissimo nel sradicare il pallone dai piedi di un avversario e nel servire Vuthaj che ha concluso a lato in spaccata. Al quarto d’ora abbiamo avuto un’altra punizione dal limite: lo schema ha liberato Laaribi che ha calciato a lato da posizione favorevole. E’ stata l’ultima occasione per l’ex del Lamezia sostituito da Pereira. Presto Marchionni ha avvicendato anche Bonaccorsi zavorrato di una pericolosa ammonizione e rimpiazzato da uno scalpitante Bergamelli. Da qui è cominciata la sagra dei gol falliti: il primo l’ha mancato Tentoni liberato da uno spunto di Di Masi. Di seguito lo stesso Di Masi, Bergamelli e Vuthaj hanno mancato altrettante occasioni da rete. L’espulsione di Tinti ha reso il finale incandescente. Fino al break decisivo con il quale Tentoni ha guadagnato un rigore che vale una fetta di campionato.
Ora dobbiamo giocare lo scontro diretto con lo spirito con cui abbiamo affrontato i precedenti con Varese (in casa), Casale e Chieri. Abbiamo il vantaggio di poter giocare per due risultati su tre contro un avversario obbligato a vincere. Usiamo queste due settimane per caricarci e per convincere gli amici a tornare allo stadio domenica 27. Il momento è adesso e quel 3-2 della gara d’andata brucia ancora perché fino all’espulsione di Vimercati non abbiamo giocato da Novara. Stavolta dobbiamo essere all’altezza della situazione dal primo minuto… Forza Novara sempre!!!
Massimo Barbero |
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