L'editoriale Azzurro
domenica 19 settembre 2021 - 23:12
Novara FC-Asti visto da Massimo Barbero
Bentornati in quarta serie, campionato in cui giochi contro avversarie che vengono al “Piola” con la sola idea in testa dello 0-0. E che ti castigano quando meno te l’aspetti, lasciandoti con pugno di mosche in mano o poco più.
Sapevamo che ci sarebbe stato da soffrire, ma il 3-0 all’RG Ticino ci aveva dato una sensazione falsata del nostro valore attuale. Invece siamo una squadra che ha bisogno di tempo per completare un’inevitabile fase di rodaggio. Non ci si inventa squadra da un giorno all’altro.
La partita di ieri ci ha trasmesso subito una sensazione di ansia generalizzata. “E quando la sblocchiamo?” pensavamo mentre l’Asti spezzava il nostro gioco negandoci i generosi spazi che ci aveva concesso l’RG Ticino. Nel corso del primo tempo ricordo una punizione di Tentoni, una girata di Gonzalez alta sopra la traversa su palla rubata dallo stesso Tentoni ed un bel movimento in area di Vuthaj che non è rimasto lucido al momento della conclusione. Tutto sommato poco, ma molto di più di quello che aveva creato un Asti mai pervenuto in fase conclusiva.
Così quando Vuthaj ha girato in porta il pallone del vantaggio abbiamo pensato che quel gol fosse una sentenza ormai definitiva nei confronti di un avversario incapace di proporsi in avanti in maniera pericolosa. Invece non siamo stati capaci di cavalcare a dovere l’onda. Ci siamo accontentati di amministrare anziché provare a spingere ancora sull’acceleratore alla ricerca del raddoppio.
E nel finale per molti azzurri si è accesa inevitabilmente la spia della benzina. Così Marchionni è stato costretto a fare una serie di cambi che ci hanno tolto sicurezze specialmente nella retroguardia. Forse con la difesa titolare quel gol (maledetto) non l’avremmo preso. Ma in quel frangente ci stavamo ancora assestando dopo l’ultimo doppio cambio deciso dalla panchina con gli ingressi di Ferla e Amoabeng.
Vietato essere delusi. Questo Novara resta un piccolo miracolo perché solo due settimane fa nulla esisteva. Guardando ai singoli credo non possano essere messi in discussione i tre centrali che nulla hanno concesso all’Asti. Bergamelli è un vero e proprio leader che coordina la squadra dalla difesa.
In mezzo al campo mi è piaciuto soprattutto Capano che ha giocato un’infinità di palloni, spesso in maniera pericolosa. Vivace anche Di Masi che ha spinto con continuità sulla corsia sinistra. Davanti Vuthaj ha fatto il suo mestiere con un gol segnato ed uno sfiorato. Di certo l’albanese è più un centravanti d’area di rigore che un attaccante di manovra e di questo aspetto bisognerà tenerne conto nel valutare la sua intesa con Pablo.
Se Novara-Asti è finita in parità la tifoseria azzurra ha ottenuto invece una sonante vittoria. Quella coda infinita ai botteghini per sottoscrivere un abbonamento rappresenta un grande atto d’amore da parte di una piazza che si è posta nella maniera migliore nei confronti della nuova proprietà. Grazie a tutti coloro che hanno lavorato per ore per limitare i disagi. Ma Grazie soprattutto a chi si è messo lì in coda, senza lamentarsi e senza pretendere, pur di avere semplicemente un titolo d’accesso per vivere la nuova realtà del Novara FC.
Se un giorno il Novara FC tornerà dove tutti speriamo, se un giorno si riapproprierà del nome del Novara Calcio 1908 non potremo mai dimenticare dove e quando tutto è cominciato e la dimostrazione d’affetto e condivisione da parte dei tifosi in coda per ore è la certezza di poter contare su un patrimonio di passione non scalfito nemmeno dalle delusioni che abbiamo patito dal 2018 in poi.
Questo deve regalare un sorriso al presidente Ferranti a poche ore dalla sua prima delusione da massimo dirigente del Novara.
Ora ci attendono le trasferte ravvicinate di Gozzano e Borgosesia. Credo che al D’Albertas mister Marchionni possa limitarsi a fare degli esperimenti andando a schierare gli elementi che hanno giocato meno in queste prime settimane. Della Coppa, con tutto il rispetto, ci interessa meno di nulla. A Borgosesia assaggeremo il clima che ci accoglierà in tante trasferte in piazze per le quali l’arrivo del Novara sarà l’evento dell’anno. Ricordo lo 0-0 in terra sesiana del 1999 con Fabio Scienza a far ammattire il nostro “catenaccio” come uno dei punti più bassi della nostra storia.
Andiamo a riprenderci i punti lasciati al “Piola” ad un Asti anche fortunato…
Forza Novara sempre!!!
Massimo Barbero
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