L’editoriale azzurro
domenica 28 febbraio 2021 - 09:54
di Massimo Barbero
Non riuscire a vincere in casa sta diventando il problema più grosso per questo Novara. Delle ultime 11 partite interne ne abbiamo vinta 1 soltanto (contro l’Alessandria) e questo è forte motivo di preoccupazione in vista di un finale di campionato che ci vedrà giocare al “Piola” gli scontri diretti contro Piacenza, Pergolettese e Pistoiese.Contro avversari che badano solo a chiudersi facciamo una fatica terribile a fare gioco.
La Pro Sesto ieri è stata chirurgica nella sua organizzazione che non ci ha concesso nemmeno un contropiede. Parravicini è stato molto bravo ad annullare il gap tecnico tra le due squadre ed a confezionare una partita da 0-0. I milanesi sono la prima squadra che può vantare di non averci concesso nemmeno una rete nel campionato in corso e questo non può essere un caso. Quando va sotto subito la Pro Sesto rischia di prendere delle clamorose imbarcate (vedi Piacenza ed Olbia). Altrimenti diventa una squadra scomoda da affrontare per chiunque.
Non è un caso che prima dello stop per Covid navigasse in una zona di tranquillo centroclassifica. Quel tranquillo centroclassifica che non ci appartiene e che ancora una volta abbiamo mancato al momento di fare un deciso balzo in avanti in graduatoria. Con una vittoria ieri ci saremmo probabilmente portati più vicini alla zona play off che non alla zona play out, ma questo Novara è la squadra delle occasioni perdute e cosiccome a Pontedera e con il Livorno abbiamo mancato una bella opportunità di dare una svolta decisa alla nostra stagione.
Al di là dell’aspetto tattico di una gara complicata ieri è venuto meno il fattore Rossetti. Uscito lui (per un guaio muscolare) abbiamo perso quel punto di riferimento avanzato che consentiva a Lanini di muoversi tra gli spazi e la nostra manovra è tornata ad essere lenta e prevedibile. Quando Lanini sale a fare il centravanti perde di colpo quell’imprevedibilità che fa sì che sia difficilmente marcabile per le difese avversarie. Anche dagli esterni Malotti e Panico mi sarei aspettato qualcosa di più in una gara casalinga nella quale eravamo chiamati a cercare di sbloccare il risultato. Ci è mancato il cambio di passo negli uno contro e tutto è diventato maledettamente più difficile.
Visto come si era messa la gara al posto di Banchieri avrei anticipato un po’ il quarto cambio per dare la scossa ad una partita che si stava trascinando su ritmi lenti particolarmente congeniali ad un avversario che badava solo a difendersi. Non avrei però sostituito Collodel che mi pare un altro elemento imprescindibile nell’attuale 4-2-3-1 azzurro.
Due parole sul direttore di gara che ha lasciato proseguire su almeno quattro contatti sospetti in area sestese. Più che per i rigori non dati il suo operato mi ha lasciato perplesso per la gestione del recupero. Soltanto 6 minuti di “extratime” tra primo e secondo tempo sono una miseria in rapporto all’andamento di una gara continuamente spezzettata dalle perdite di tempo ospiti. Evidentemente l’idea dello 0-0 piaceva anche al signor Repace che si è adagiato al valzer lento di un match senza squilli.
Nel frattempo è calato il silenzio sulle trattative societarie. Un nulla di fatto che non ci lascia tranquilli dopo i propositi di abbandono sbandierati dal presidente Rullo all’indomani della contestazione ricevuta prima del match con l’Alessandria. Io credo che questa società rimanga fortemente appetibile per chi abbia intenzioni serie di fare calcio per le strutture, per la linfa garantita da un settore giovanile che per anni ha fornito giocatori alla prima squadra, per la vicinanza al salto nel calcio che conta, per la pazienza di una tifoseria che brontola spesso, ma mai tracima in comportamenti che vadano al di là del lecito. Dunque mi auguro che interlocutori credibili stiano vagliando la possibilità di investire su di un club che può rappresentare davvero un buon affare.
Nel frattempo i nostri pensieri vanno alla Juve Under 23, la mina vagante di questo campionato. Una squadra che dal punto di vista tecnico ha probabilmente la rosa più forte del girone, ma che sconta le ripetute convocazioni da parte di Pirlo dei suoi uomini migliori.
Che squadra vedremo mercoledì ad Alessandria? E che arbitro avremo dopo i precedenti non certo felici con i giovani bianconeri?
Niente alibi, ma attenti e concentrati per riprenderci al “Moccagatta” i punti lasciati nel finale di gara l’anno scorso…
Forza Novara sempre!!!
Massimo Barbero
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