L'opinione di Massimo Barbero
domenica 26 ottobre 2008 - 20:44
Novara-Venezia 2-1
Ieri pomeriggio ho acceso appositamente la tv su Raisportpiù perché giocava il Fiorenzuola… Ho voluto dedicare cinque minuti a guardare quello stadio, quelle tribune colorate di rossonero… Volevo riassaporare le sensazioni di quella domenica. Tutto è cominciato da lì, da quel pareggio strappato col cuore in quello strano pomeriggio di giugno, ad un passo dal baratro. Ho ripensato a Drascek che giocava in quel Fiorenzuola e che avremmo ritrovato nel Venezia di oggi.
Che strano paragonare il patema di quegli anni bui con le sensazioni del presente! Oggi ho visto uno dei più bei primi tempi casalinghi che la mia memoria ricordi. Pronti via, ci siamo gettati a caccia della vittoria. Abbiamo messo il Venezia alle corde, abbiamo costretto i lagunari ad imbarazzati rinvii in fallo laterale per contenere la nostra pressione. Ho visto negli occhi dei nostri azzurri convinzione, determinazione e voglia di vincere da grande squadra. Ho ammirato le giocate di un Novara che cresce col passare delle domeniche grazie al lavoro di un allenatore serio, preparato, competente.
Ho cominciato ad avere paura quando ho visto che l’intervallo si stava avvicinando e che, per una ragione o per l’altra, non eravamo ancora riusciti a sbloccare il risultato. Per fortuna gli ultimi dieci minuti delle gare casalinghe stanno diventando sempre più “Zona Novara”. Abbiamo colpito con Padova, Reggiana ed oggi Venezia… Reti che si sono rivelate decisive per risolvere gare interne delicate.
La ripresa è stata ben differente. Sotto di un gol, i veneti hanno cominciato a spingere, si sono messi alle spalle le paure del primo tempo ed hanno avanzato decisamente il loro raggio d’azione. In quel frangente Brichetto e Sinigaglia sono stati decisivi. Il nostro portiere ha effettuato due interventi determinanti, Davide (in tandem con Bertani) ha siglato la rete (di ottima fattura) che ha tagliato le gambe al Venezia. Sul 2-0, per qualche minuto, abbiamo dato la sensazione di poter dilagare. Poi sono subentrate stanchezza, acciacchi ed un po’ di appagamento. Gli ospiti hanno avuto il merito di crederci fino alla fine e noi abbiamo corso qualche rischio di troppo per una gara che al 75’ pareva ampiamente vinta.
Bomber a parte, il successo di oggi porta la firma di due ragazzi del ’79 che si sono fatti trovare pronti per l’ennesima volta alla chiamata del mister. L’affidabilità di Morganti è fuori discussione. Sin dai tempi di Polenghi sappiamo che quando c’è bisogno possiamo contare sul “soldatino” di dichiariana memoria. Matteassi invece è uno dei protagonisti annunciati di questa squadra, uno dei big della rosa azzurra. C’era curiosità per vedere come avrebbe reagito in una situazione un po’ particolare: di nuovo in campo in un ruolo diverso, chiamato anche a sacrificarsi per la causa. Anche lui ha risposto alla grande. Ha svolto i compiti con assoluta diligenza e si è rivelato incisivo e pericoloso in fase offensiva dove è apparso spesso imprendibile.
Il più grosso in bocca al lupo va a Giacomo Brichetto. La speranza è che il male ed i cattivi pensieri possano passare presto e che si possa gustare una vittoria ed un primato che sono frutto anche delle sue parate. Identico augurio accomuna Gianluca Berti che è stato davvero poco fortunato in quest’inizio stagione. L’ultima volta che abbiamo giocato da “capolista” è stato a Valenza, nel febbraio 2003. Con tutto il rispetto… eravamo in C2… in un piccolo stadio, con il presidente che fermava i giornalisti all’ingresso a proprio piacimento: “Tu puoi entrare, tu no”… Con tutto il rispetto… domenica saremo a Cesena in un impianto…costruito per la serie A, abituato quasi sempre, quantomeno, alla serie B… Sempre coi piedi per terra, ma senza mai smettere di sognare… Forza Novara sempre!
Massimo Barbero |