Intervista al DS Domenico Teti
domenica 24 luglio 2016 - 17:58
il dirigente azzurro ci spiega la cessione di Pablo Gonzalez
Dopo sei stagioni si è interrotta definitivamente l'esperienza in azzurro di Pablo Gonzalez. Per conoscere meglio come si è sviluppata questa operazione, abbiamo voluto fare "quattro chiacchere" con il diretore sportivo Domenico Teti...
Direttore, si è giunti alla cessione definitiva di Pablo, una scelta non dettata da aspetti tecnici "una cessione non semplice, una cessione assai difficile pensando agli aspetti tecnici e affettivi che segnano la bellissima storia tra Pablo e il Novara calcio. Una scelta che parte da lontano non dettata da aspetti prettamente di campo. Se penso alle ultime due stagioni di mia gestione non posso non considerare che la famiglia De Salvo ha fatto tanto anzi tantissimo affichè Pablo sia potuto rimanere a Novara, già nei due anni scorsi si era di fronte ad un contratto assai impegnativo ma attraverso una serie di gesti di buon senso e di affetto da parte di Pablo e da parte della proprietà si è riusciti a rendere il contratto sostenibile, sempre molto impegnativo rispetto ai parametri delle categorie di riferimento ma sostenibile stante la disponibilità di Pablo a spostare il valore di alcuni emolumenti nell’ultimo anno contrattuale. Oggi, proprio in quanto all’ultimo anno contrattuale era giunto il momento di affrontare la questione in via definitiva, allora insieme agli agenti in prima battuta abbiamo provato a capire se potevano esserci i presupposti per trattenere Pablo a Novara ma poi si è giunti ad una scelta di cessione condivisa sia da parte della società che da parte di Pablo, non è stata una scelta semplice né per noi né per Pablo ma è stata una scelta condivisa e necessaria per entrambe le parti".
Possiamo parlare delle modalità dell'operazione e dei numeri? "senza entrare nel merito dei numeri perché servirebbe a poco, posso dire che ancora una volta si è cercata la via del buonsenso da parte di entrambi e la proprietà ha mostrato la sua serietà riconoscendo nell’operazione una buonuscita spalmata in due anni, una buonuscita che di fatto consente a Pablo di proseguire la sua carriera calcistica sottoscrivendo un contratto importante di durata quadriennale, un gesto che ha consentito a Pablo di scegliere liberamente la sua destinazione". Una scelta difficile ma con un Novara deciso a proseguire nella sua crescita? "Ho potuto conoscere un calciatore forte e un uomo straordinario e oltre all’affetto e al ringraziamento che non sarà mai abbastanza per questi splendidi anni di Pablo Gonzalez al Novara e che non sono certo io a poter riassumere altrimenti sarei riduttivo, voglio anche ribadire la piena volontà del presidente Massimo De Salvo di continuare ad investire nella crescita e nel consolidamento della squadra e del Novara calcio. Ci sono momenti in cui bisogna prendere delle decisioni forti, talvolta impopolari, ma che sono necessarie per salvaguardare il bene del Novara calcio, sarà mia responsabilità continuare a costruire una squadra competitiva attraverso operazioni che consentano di puntare all’equilibrio tra risultati sportivi e finanziari".
C'è un po' di amarezza nei tifosi "è normale ed è giusto che nel tifoso oggi vi sia dell'amarezza, e questo rappresenta la parte piu’ bella del calcio, perché il calcio è innanzitutto passione, una passione che merita grande rispetto da parte di tutti noi addetti ai lavori, rispetto che non passa dalle parole ma dai fatti e da dirigente non posso mai dimenticare che la responsabilità di tutta questa grande e sana passione va a volte tradotta e tutelata attraverso scelte forti come questa, scelte e decisioni che mettano sempre la squadra e il Novara davanti ad ogni cosa perché il dovere di queste scelte lo dobbiamo ai nostri stessi tifosi affinchè il Novara possa continuare ad essere una società sempre rispettabile".
Sostituto di Pablo: andrà sul mercato? "il mercato del Novara continuerà ad essere portato avanti a fari spenti e secondo le linee guida tecniche che ci siamo dati, non si tratta ora di cercare il sostituto di Pablo perchè l'aspetto piu' determinante del mio mestiere non è tanto fare mercato quanto costruire una squadra, si tratta allora di allestire una rosa che possa essere competitiva e che metta i principi di squadra davanti a qualsiasi altra individualità. Anche perché continuo a pensare che non è solo il mercato che rende le squadre forti ma il lavoro quotidiano di tutte le componenti e la capacità di costruire qualcosa di speciale tra tutti i calciatori della rosa come la capacità di costruire nel tempo qualcosa di speciale tra l’intera squadra e i suoi tifosi".
Daniele Faranna |