Ricordi di un'estate (seconda edizione)
lunedė 20 giugno 2016 - 21:44
Prima puntata 1991
Di solito si dice “Dopo il successo della scorsa stagione vi riproponiamo a grande richiesta…”. Stavolta non è proprio così… mi tocca semplicemente assecondare le pressanti richieste di Danny Faranna che era stufo di vedermi con le mani in mano… Ed allora riecco la rubrica che vi abbiamo propinato già nell’estate 2015. Dopo avervi raccontato gli anni dal 2000 al 2013 stavolta andiamo a ritroso. Nelle 9 settimane (e mezzo?) che ci separano dalla ripresa del campionato di B rievocheremo quello che è successo negli anni novanta, per noi cuori azzurri ricchi di emozioni, non tutte di segno positivo.
L’estate 1991 è una delle più tranquille che la mia memoria possa ricordare. Mentre ad Alessandria si festeggia un’altra promozione in C1 (il saliscendi durerà ancora per parecchi anni), a Casale si teme di non riuscire proprio ad iscriversi al campionato ed a Vercelli si insegue un ripescaggio in Interregionale (oggi sarebbe serie D)… dalle nostre parti ci sono soprattutto certezze. Non residuano dubbi sulla categoria, sulla società, sull’allenatore (ad Enrico Nicolini è stato da tempo rinnovato il contratto tra il consenso generale) e persino su gran parte della rosa. Bisogna solo scovare quei 2-3 innesti che dovrebbero far fare il salto di qualità ad un organico che nel campionato precedente ha chiuso al sesto posto, senza particolari affanni di classifica.
Il mese che trascorre dalla fine del campionato (8 giugno 1991 3-1 al Livorno) all’inizio del calciomercato (primi di luglio) non ha lasciato tracce nella mia mente. Ero troppo impegnato a combattere una battaglia ben più improba… raggiungere la maturità classica al “Carlo Alberto”. E così riemergo nel mondo reale solo sabato 6 luglio, dopo essermi garantito una stiracchiata sufficienza grazie ad una versione di greco degna del miglior… Katidis. Mentre ritorno a casa a piedi, ancora incravattato e sudatissimo, incontro sul cavalcavia “nuovo” Enea Marchesini con cui mi fermo a parlare del più che probabile arrivo di Civeriati.
E’ lui, il “Cive”, il sogno proibito del mercato azzurro, ma soltanto di un sogno si tratta. La realtà è ben diversa e si concretizzerà nella settimana a venire in concomitanza con gli ultimi giorni di calciomercato nell’affascinante cornice di Cernobbio. “Il Novara sta alla finestra aspettando che i prezzi scendano” riferisce una telegiornalista di “Videonord”. E’ una ricostruzione abbastanza fedele perché la società azzurra si muove con cautela in un ambiente in cui ancora non circola la parola crisi. Ma qualcosa bisognerà pur regalare ad una tifoseria a cui è stato promesso qualcosa di meglio rispetto a Lanci ed Orofino. Ad incentivare la campagna abbonamenti c’è già la certezza di un amichevole infrasettimanale con la Juventus di Trapattoni (esclusa dalle coppe) che verrà omaggiata ai possessori di tessera.
Il mercato chiude venerdì 12 luglio. Da quel momento ci sarà spazio solo per svincolati a fine contratto. La grande novità matura la mattina dell’11 luglio quando la “Gazzetta dello Sport” annuncia l’arrivo in azzurro di Beppe Folli, reduce da un’esperienza non proprio esaltante nel Vicenza, però centravanti comunque destinato a fare la differenza in C2. Vado in piscina a Caltignaga e già sento un quartetto di ragazzi (tra cui l’indimenticato Daniele Zei) che giocando a calciobalilla già invocano il nome del nuovo bomber azzurro. Con lui arrivano l’emergente Cicconi dal Como, il giovane Cavicchia dalla Juventus e tale Di Vincenzo, figlio d’arte (il padre Rosario era stato portiere in serie A) esterno di centrocampo dal Martinafranca. Ed infine Vianoli, estremo difensore del Gravellona che prenderà il posto (come secondo del titolarissimo Bettini) del bianconero Cat Berro. Si esulta per la conferma del centrale di difesa Pacioni che il Cagliari lascia ancora in azzurro. In effetti proprio la confermatissima retroguardia sembra il punto di forza della rosa. Nelle ultime settimane del precedente campionato però Nicolini si è convinto di schierare Birtig come terzino destro. Da qui la scelta di lasciar partire Elli (ed anche Da Ros reduce da un grave infortunio) e di cercare invece un’alternativa a centrocampo a Testa e Piraccini.
Sabato 13 luglio la società presenta gli ultimi acquisti ed il nuovo sponsor Infil. Un marchio importante a cui fa da contraltare la saggia prudenza nelle dichiarazioni del presidente Stipari che chiede alla sua squadra soltanto di “fare bene”. Anche il ds Roberto Bacchin è cauto e sottolinea come Mantova e Ravenna abbiano compiuto le cose in grande nel corso della campagna acquisti.
Il secondo Novara di Nicolini suda e si allena sul campo di Oleggio Castello con ritiro ad Arona dove alloggiano diverse altre squadre, compresa la Pro Vercelli appena ripescata in Interregionale (dopo aver perso sul campo il duello con l’Oleggio).
Il debutto degli azzurri è previsto per la sera del 3 agosto sul terreno dell’Arona di Pippo Resta. Lo 0-0 con cui termina il primo tempo non è particolarmente incoraggiante. Per fortuna Folli sblocca il risultato ad inizio ripresa con un gol dai migliori auspici. Il Novara si fa raggiungere, ma vince comunque 3-1 nel finale grazie alle reti di tal Violanti (un giovane in prova) e Di Vincenzo. “Ho visto la Madonna…” dice uscendo dal campo un Folli provato fisicamente. In effetti non sembra al top della condizione, ma la fiducia nei suoi confronti è ancora illimitata. Nel commento del martedì mattina Renato Ambiel scrive di una difesa più attenta e meno perforabile, con l’applicazione meno esasperata della tattica del fuorigioco ed un centrale a turno (Pacioni o Riviezzi) pronto a scalare da libero aggiunto.
La seconda amichevole, sempre ad Arona, con la Massese di Zoratti neopromossa in C1, è già un vero test. C’è ruggine in campo tanto che basta un contatto tra Armanetti e Bresciani per far scoppiare una furiosa rissa tra le due panchine. Il Novara parte bene, colpisce una traversa con Farsoni, ma poi perde Folli per un lieve infortunio e finisce con il perdere la partita a causa di un gol un po’ rocambolesco dell’ex vercellese Murgita.
Vanno meglio le altre due amichevoli. A Caltignaga con tanti giovani in campo a sostituire gli assenti rimontiamo due gol (2-2 il finale) al Como che milita in C1. Poi arriva il 5-0 di Gravellona contro una squadra che all’epoca si disimpegnava appena una categoria sotto il Novara.
Il debutto in Coppa Italia ci obbliga all’unica trasferta piemontese davvero disagevole: Cuneo. Sono anni senza telefoni cellulari (ed ovviamente internet) e così bisogna aspettare l’uscita del quotidiano l’indomani mattina per apprendere il risultato. E stavolta non sono belle notizie. Abbiamo perso 4-2 dopo essere passati per due volte in vantaggio (gol di Cicconi ed Armanetti) ed aver difeso il 2-1 fino a venti minuti dalla fine. A quel punto il Novara ha perso la testa: Nicolini espulso, Pacioni protagonista con un autogol determinante, fino al mortifero poker di Fermanelli (ve lo ricordate a fine carriera nella squadra di Foschi?).
Il copione si ripete quattro giorni dopo in un’amichevole contro la Cremonese giocata in un paesino nei dintorni: 4-1 per i grigiorossi sempre dopo un primo tempo in vantaggio, ma stavolta con l’alibi di avere di fronte un avversario di serie A. I tifosi storici sono rattristati anche dalla notizia della scomparsa di Remo Versaldi (“facin”) una delle colonne della squadra degli anni ruggenti.
Domenica 25 agosto si torna finalmente nel nostro stadio per affrontare lo Spezia, avversario di C1. Gli azzurri fanno la partita, sfondano ripetutamente sulle corsie esterne con Testa e Di Vincenzo, in area Folli fa il diavolo a quattro. Eppure il gol non arriva. Anzi lo trova la compagine ospite a pochi minuti dalla fine condannandoci ad una sconfitta immeritata.
Sta diventando un’abitudine quella di non giocare bene e perdere. E qualcuno ipotizza l’innesto di un regista per far fare alla squadra il salto di qualità. Già, ma al posto di chi? Il Casale spara alto per tal Marcellino, in uscita dai nerostellati.
Proprio al “Natal Palli” ci togliamo una bella soddisfazione vincendo per 2-0 (rigore di Pacioni e raddoppio di Cicconi già nel primo tempo) sul campo di una squadra di categoria superiore. Il bis (vittoria per 2-1) arriva quattro giorni dopo in una sfida pomeridiana con l’Alessandria che ci consente di salutare la Coppa Italia minore nella maniera più onorevole.
E’ il 1 settembre e mancano solo 6 giorni all’inizio del campionato che comincia per noi in anticipo con una esaltante vittoria (3-1) sul campo del Leffe. Folli sembra incontenibile e con l’arrivo ormai certo di Marcellino chi potrà fermare la cavalcata verso la C1 della truppa guidata da mister Nicolini?
Massimo Barbero
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