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La continuitā nei cambiamenti!
giovedė 16 giugno 2016 - 13:50
di Massimo Barbero
A scatola chiusa e valutando dall’esterno, non rinnovare il contratto a Baroni per ingaggiare Boscaglia è un’operazione che non pare avere molto senso. Proprio come un anno fa sembrava non avesse senso la scelta di non confermare Toscano dopo la doppietta colta in Lega Pro in condizioni particolari. Invece la campagna acquisti successiva e lo straordinario cammino azzurro nel girone d’andata ci avevano fatto capire che quel “ribaltone” aveva una sua logica rivelatasi poi azzeccata sul campo.
Ed allora ripeto il mio “mantra” di due settimane or sono, qui riportato all’indomani della resa di Pescara: “finchè c’è Domenico Teti sono tranquillo…”. Non si tratta di un atto di fede cieco ed incondizionato, ma di una presa di posizione ragionata alla luce di quello che il ds azzurro ha saputo sin qui realizzare sulle ceneri del Novara di Faccioli-Giaretta-Cattani-Larini-Aglietti-Calori. Ed in effetti con questa politica dei contratti annuali agli allenatori che porta quasi inevitabilmente a ripetuti cambi in panchina è pressochè indispensabile poter contare almeno su un direttore sportivo presente in pianta stabile, in grado di dare continuità ad un progetto tecnico.
Un ennesimo grazie di cuore a Baroni per una stagione certamente esaltante che ci ha visto quasi sempre nelle prime posizioni del campionato di B. Inutile però voltarsi ancora indietro e ripercorrere discorsi e divisioni tra noi che hanno caratterizzato la maggior parte delle discussioni nell’annata sportiva appena conclusa. Ed allora un caloroso benvenuto a Boscaglia ed un altrettanto sentito in bocca al lupo per la sua nuova avventura sulla panchina azzurra.
L’importante adesso è essere chiari su obiettivi e strategie. Nell’allenatore Boscaglia mi aspetto di ritrovare le qualità che hanno contraddistinto la sua scalata alle categorie che contano del calcio italiano: la capacità di lanciare giovani ed elementi meno conosciuti e di ricreare entusiasmo con uno schieramento in campo sempre piuttosto propositivo (che può ovviamente costare qualcosa in termini di gol incassati).
Se l’obiettivo invece è più ambizioso rispetto a quello di una tranquilla (e possibilmente divertente) salvezza, se addirittura si punta a migliorare i già lusinghieri risultati colti da Baroni… allora bisognerà rinforzare la rosa a dovere con innesti e ricambi all’altezza. Fuori dagli equivoci, ritengo che il Novara 2015-16 ed anche il Brescia 2015-16 abbiano reso al massimo delle loro possibilità. Per fare un salto di qualità ulteriore in termini di risultati serve qualcosa di più.
Spero tanto che, come sembra, l’allenatore dei portieri Cataldi ed il preparatore atletico Corrain possano far parte anche del nuovo staff. La bontà del lavoro di Cataldi con Tozzo, Da Costa, Pacini e Montipò è fuori discussione. Ed a maggio evidentemente il Novara di Baroni (e Corrain) correva molto più del Brescia di Boscaglia che ha terminato il campionato con cinque sconfitte consecutive (in tutto soli 19 punti nel ritorno).
L’ultimo fotogramma che voglio regalarvi è tratto dalla finale play off persa dal Trapani in casa con il Lanciano nel giugno 2012. Ad un minuto dalla fine dei minuti di recupero ricordo di aver visto Boscaglia allontanarsi dalla propria panchina per andare a fare i complimenti a Gautieri, il collega che stava trionfando. Che differenza rispetto alle tensioni alimentate domenica scorsa, in analoga circostanza, dai ben più celebrati tecnici di Foggia e Pisa!
Un gesto “da Novara” in linea con lo stile di una società e di una tifoseria che da anni mirano a distinguersi, in campo e fuori, dall’attuale panorama nazionale…
Buon lavoro Mister ed ovviamente… Forza Novara sempre!!!
Massimo Barbero
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