Mi ricordo quella volta che...
lunedė 28 marzo 2016 - 20:07
22 gennaio 2006: Novara-Salernitana 1-1
Sergio Borgo, quand’era Direttore del Novara Calcio, sapeva preparare la partite come pochi al mondo. Lui viveva 7 giorni 7, 24 ore su 24 per l’impegno agonistico successivo. Ed il suo “mantra” non era diretto solo alla squadra, ma a tutto l’ambiente che la circondava.
Dopo il suo terzo ritorno a Novara (l’ultimo) si era convinto che anche Massimo Barbero avrebbe dovuto fare parte del gruppo a partire dalla stagione seguente. Mi ricordo la telefonata in un nevoso sabato mattina di dicembre, alla vigilia di una trasferta a Busto: “Questo campionato è un dito nel c… per tutti… ma dall’anno prossimo sei dei nostri”. Avrei avuto un incarico di addetto stampa, ovviamente non retribuito. Non ne avevo proprio voglia… perché per nulla al mondo avrei rinunciato alle mie amate radiocronache… ma al Novara non si può dire di no. Resto e sono convinto che, specialmente nei periodi di vacche magre, ciascuno debba sacrificare anche una parte di sé stesso per far qualcosa per la propria squadra del cuore. Alla fine, non trovai l’intesa con l’amico Chiorazzi che svolgeva più che egregiamente quel ruolo e con grande passione… Così nel luglio 2006 (tra i rimbrotti di Borgo) mi feci da parte, in fondo rimanendo a fare la cosa che mi piaceva di più (la radio).
Tutto questo per dire che la sera di martedì 17 gennaio Borgo raduna alcuni dei suoi “uomini”… dichiaratamente per parlare di sito ufficiale… ma in realtà per caricarli in vista della Salernitana. Raggiungo la comitiva dopo una serata al “Dal Lago” per Roller-Valdagno con pezzi da inviare in tempo reale per “Tuttosport”. Sergione ci accoglie in sede. Sta guardando, mi pare in una sala non riscaldata, una sorta di “diretta gol” trasmessa dalla Rai sulle partite di B con un campo principale quasi innevato… Da lì ci spostiamo al “Salottino” in Viale Kennedy. Ci sono Magretti, Chiorazzi e qualche altro… Per alcuni mesi trasferiamo la passione del “Forzanovara” anche nel sito ufficiale. Io, in particolare, mi occupo di raccogliere, con grande pazienza la domenica sera, i risultati del settore giovanile per poi inviarli a Carlo che li pubblicherà via internet.
Non ci sono soldi, ma abbiamo tanta fantasia. E’ partito Elia e sta per essere accontentato anche Rubino (in realtà ad essere ceduto sarà Martinetti) e Borgo spera di sostituirlo con tal Grabinski che fa sfracelli in D, ma che non è tesserabile in C, almeno per il momento. Si perderà nelle file della Pro Belvedere, ma è il nostro sogno proibito del gennaio 2006… Dopo l’impresa di Como Sergione gode di un credito che pare illimitato… Al mercato di riparazione Elia e Martinetti verranno rimpiazzati dal solo Bagnara… ma usciremo dalla sessione invernale di trattative così convinti di esserci rinforzati… da scalare davvero la classifica fino alle soglie dei play off.
Il “tormentone” della serata però è legato a Cuoghi, allenatore della Salernitana. Borgo ci racconta di una rivalità nata quand’erano calciatori per un brutto fallo… seguito dal dileggio invece scuse, con l’avversario a terra dolorante… “Vedrete che non finisco la partita” ripete Sergione caricandoci (o almeno caricandomi) come delle molle.
Si arriva al pomeriggio della sfida. E’ una bella domenica di sole abbastanza tiepida che non fa nemmeno intuire la neve che la settimana successiva farà saltare Pizzighettone-Novara. La vittoria di Cittadella (con eurogol di Martinetti a Pierobon) ha fatto tornare un bel po’ di gente allo stadio. E’ San Gaudenzio e non ho mai visto perdere il Novara a San Gaudenzio in casa (riuscirà a batterci solo il Milan di Ibra).
Cabrini vara una sorta di 4-5-1 (o 4-3-3) con Micillo tra i pali, Morganti a destra e Colombini a sinistra, Lorenzini-Zaccanti coppia centrale. In mezzo al campo non c’è “Ciccio” Braiati così con Porcari e Brizzi viene rispolverato Bigica. Sulle ali ovviamente giostrano Matteassi e Cristiano con Martinetti unica punta. Rubino, fresco sposo e come sempre in odore di cessione, non va nemmeno in panchina.
La Salernitana ha tanti uomini di categoria. Dopo il “Lodo Petrucci” ha costruito una squadra estremamente competitiva a cui Cuoghi ha aggiunto quella “fame di vittorie” che prima mancava. In fondo eravamo stati fortunati a sfidare i granata l’11 settembre, nel giorno del loro debutto in campionato, quando ancora non erano pronti alla nuova avventura. Spicca l’eterno Paolo Scotti, uno degli eroi della promozione del ’96 che non ha perso il vizio di vincere campionati.
Stavolta sarà un’altra musica e lo si capisce sin dai primi minuti. E’una partita tosta, dura, rude, poco spettacolare, ma certamente intensa. I granata perdono nel riscaldamento Araboni, ex Albinoleffe e Pro Vercelli, ma non credo sia stato questo a fare la differenza.
Sono seduto al solito posto di combattimento…Accanto a me c’è l’inseparabile amico Angelo Negrini… ed un tifoso della Salernitana… Per carità, il tifoso con sciarpa granata non fa nulla di particolare: tifa, protesta, scalpita come un qualsiasi supporters… ma sono da sempre un integralista… ed il fatto di avere un avversario accanto al “Piola” mi innervosisce un po’. La partita è tesa e scoppia poco dopo la mezzora quando, al culmine di un’azione confusa, Vastola sblocca il risultato per i suoi. C’è il sospetto di un fallo in mischia e di un controllo tutt’altro che regolare (mani?) da parte del centrocampista colonna del Lanciano.
L’arbitro Pecorelli rimane incerto sul da farsi per qualche secondo… poi convalida la rete… Da questo momento la gara sfugge di mano all’incerto fischietto aretino. Le proteste incendiano il “Piola” quattro minuti più tardi quando un intervento pallavolistico in piena area di Siniscalchi viene ignorato dal direttore di gara. Borgo capisce che è il momento di giocarsi il jolly di un’espulsione praticamente inevitabile… e corre in campo… costringendo Pecorelli ad allontanarlo. Il “rettilineo” non sta più nella pelle… la gente è inferocita… Ferraro fa la cosa sbagliata nel momento sbagliato… ed interviene in maniera tanto plateale su Porcari da costringere l’arbitro ad estrarre il rosso diretto per il giocatore della Salernitana. E’ la decisione che placa un po’ il pubblico in attesa dell’intervallo.
Con un tempo da giocare in 11 contro 10 (e sotto di un gol) Cabrini inserisce Palombo al posto di Paolino Morganti. Per Max è una partita speciale, la centesima in maglia azzurra. Sarebbe stupendo che proprio oggi segnasse la sua prima rete stagionale dopo l’ennesima ricaduta estiva. Il Novara riparte all’attacco e Matteassi fiuta il clima da “compensazione” e si guadagna un rigore “furbo” in un contatto con Ignoffo. Dal vivo mi sembra davvero fallo, ma a riguardarlo dopo… c’è molta malizia da parte del buon Luca. “Palombo contro Ambrosio, Palombo contro Ambrosio, Palombo contro Ambrosio” comincia il mio solito tormentone in radio… fino all’urlo “Gooooooooooooooooool” più forte del solito per la tensione accumulata.
E’ solo il 7’ ed abbiamo quasi un tempo davanti da giocare sull’1-1 con un uomo in più. Così sembra, ma così non è perché subito dopo l’arbitro attua la compensazione della compensazione ed espelle anche Bigica per doppia ammonizione. Accusiamo il colpo, sbandiamo vistosamente con Vastola che sfiora per due volte la rete del 2-1. Sul secondo tentativo è Lorenzini sulla linea di porta a negargli la doppietta. La mia radiocronaca si fa sofferta, spezzettata, temo che da un momento all’altro il tifoso ospite… abbia l’occasione di restituirmi con gli interessi… l’esultanza di qualche minuto prima. Al 21’ però è il Novara ad andare vicino al vantaggio: sul diagonale di Matteassi Cristiano non arriva per un soffio all’appuntamento con il pallone. Subito dopo l’esterno torinese lascia il posto a Liendo (alla sua ultima maglia azzurra) che entra per rinforzare il centrocampo… e guadagnarsi un po’ di “notorietà” in vista di una sua prossima cessione a gennaio…
Ci si aspetta un finale vibrante e ricco di emozioni tra due squadre in dieci e giocoforza sbilanciate ed invece… ad un tratto scoppia la pace. Dopo un’ora abbondante di emozioni, litigi e tensioni Novara e Salernitana decidono che può bastare così… e cominciano un lungo “torello” che ci accompagna sino al novantesimo. Dei “fuochi” della vigilia e del primo tempo c’è solo il ricordo. Bigatti avvicenda Matteassi sulla corsia di destra, ma poco cambia. Solo Angelo Negrini sbraita ancora per un po’ prima di rassegnarsi al secondo pareggio casalingo consecutivo dopo il 2-2 con la Sambenedettese di 15 giorni. Anche il tifoso della Salernitana si alza prima della fine e ci stringiamo la mano cordialmente, come alla fine di una battaglia senza vinti né vincitori. Azzurri e granata prolungano la propria striscia positiva e per oggi va bene a tutti. A fine campionato il Novara chiuderà con il miglior piazzamento dall’era Genzano in poi… La Salernitana raggiungerà addirittura i play off per una penalizzazione inflitta al Teramo a campionato concluso. Un colpo di fortuna pagato poi in semifinale con una beffarda eliminazione con il favoritissimo Genoa a cinque minuti dalla fine della gara di ritorno…
Massimo Barbero
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