L'editoriale Azzurro
mercoledė 04 novembre 2015 - 15:45
di Massimo Barbero
Lui non lo ammetterà mai nelle dichiarazioni ufficiali, ma la partita di ieri rappresenta una bella rivincita per Baroni. E non tanto nei confronti di chi a Novara pretendeva il suo esonero già al termine della settimana nera Como-Terni. Mi riferisco alla sua esperienza pescarese ed al sogno serie A vissuto in Abruzzo lo scorso giugno dopo l’incubo della sconfitta di Varese che costò la panchina al nostro tecnico. Pensate sul serio che il pur bravo Oddo abbia la bacchetta magica e che sia riuscito davvero a cambiare le cose in pochi giorni di lavoro la scorsa primavera? Condizione atletica, schemi, automatismi non s’inventano a maggio inoltrato, tantomeno dovendo andare in campo ogni 3 giorni.
La realtà è che quasi sempre la squadra che acciuffa i play off per i capelli si rivela poi la concorrente più pericolosa del lotto. Perché è libera mentalmente, non ha nulla da dimostrare, può solo divertirsi… E’ successa la stessa cosa al Como (senza cambiare Sabatini) che prima di travolgere il Pavia aveva fallito occasioni casalinghe in serie… Dopo 11 partite Novara e Pescara hanno conquistato sinora (sul campo) gli stessi punti in classifica. E nessuno si offenderà se scrivo che ad inizio stagione sulla carta 99 tecnici su 100 avrebbero considerato l’organico degli abruzzesi superiore al nostro.In chiave novarese ci siamo presi una bella rivincita su Fiamozzi e Forte, due protagonisti in quella maledetta notte play out del 2014. A proposito, non è stata una gran giornata per gli ex del Varese… L’effetto Sannino a Carpi è durato soli 90 minuti… Ed anche l’esperienza di Sogliano in Emilia è già terminata. Non esiste l’allenatore (o il ds) perfetto per qualsiasi situazione…Tornando a noi, la cosa che più mi fa piacere della vittoria di martedì è che ho comunque la sensazione di aver battuto una grande squadra. Il Pescara nel secondo tempo mi faceva paura più di quanta me ne avessero fatta sul campo Cagliari e Bari perché gli ospiti presentavano tanti uomini in grado di risolvere le cose in qualsiasi momento. Non a caso Da Costa è tornato a compiere parate determinanti come non era avvenuto in Puglia (e non era toccato nemmeno a Tozzo con i sardi).Abbiamo cominciato la partita molto forte, rendendo la vita impossibile agli ospiti con una pressione costante sui portatori di palla. Però faticavamo a renderci minacciosi. Perché Rodriguez non è Gonzalez ed Evacuo veniva servito con palloni per scattare in velocità che poco si addicevano alle caratteristiche del nostro centravanti. Non a caso l’unico (grosso) pericolo l’abbiamo creato con un inserimento aereo di Faragò che ricordava molto quello, vincente, di Bari. Nell’attuale 4-2-3-1 con Signori riusciamo a dare più fastidio alla manovra avversaria. Ma senza Pablo ci manca l’uomo con cui Felice può dialogare con maggiore naturalezza.
Il Pescara ha rialzato la testa in concomitanza con i due infortuni che hanno menomato Faraoni. Per fortuna Da Costa ha compiuto una super parata su Memushaj!Ad inizio ripresa la compagine di Oddo ha dato la sensazione di voler partire forte per prendere in mano le redini dell’incontro. Ma così facendo si è esposta in maniera fatale alle azioni in velocità degli azzurri. Dapprima Faraoni ha spaventato gli avversari con un assist non sfruttato da Faragò ed Evacuo. Poi è arrivato il gol partita su una pennellata di Viola. A quel punto è cominciata una lunga sofferenza contro un avversario che più di Cagliari, Vicenza e Bari aveva gli uomini in grado di piazzare, da un momento all’altro, l’accelerazione giusta o lo spunto vincente. Siamo stati bravi a non perdere la testa, a non arretrare troppo, a gestire il pallone con lucidità nelle situazioni più calde. Ci sono mancati un po’ gli spunti di Gonzalez nelle ripartenze, ma siamo andati comunque vicini al raddoppio.Difficile fare graduatorie di merito dopo una partita del genere. Ma se dovessi scegliere un uomo su tutti… direi Casarini… per la capacità di rincorrere gli avversari ed andare a chiudere tutti i varchi nonappena vedesse un compagno in difficoltà nella mezzora finale. Strepitoso come sempre Poli, determinante Da Costa, bravissimi i nostri Dickmann e Faragò, fenomenale Evacuo nel difendere il risultato dopo il suo gol. Talvolta mi chiedo cosa sarebbe successo se nella primavera 2014 avessimo avuto il coraggio di lanciare un Dickmann chessò al posto del tremante Nava mandato allo sbaraglio ad Empoli… Forse sarebbe stato pretendere troppo da Lorenzo (che non aveva neanche 18 anni all’epoca…) ma visto l’orgoglio con cui oggi fronteggia qualsiasi Farias o Caprari sono convinto che sarebbe uscito a testa alta anche da quella situazione. Un plauso speciale lo merita Faraoni. Dopo la sua prima conferenza stampa avevamo avuto la percezione di un giocatore che si sente soltanto di passaggio e si regola di conseguenza… Timori allontanati dal vederlo in campo resistere acciaccato, stavolta con una ferita in testa ed una caviglia malconcia…
Sarebbe stato semplice, dopo la giornataccia di Bari, lamentare un dolorino per non giocare fuori ruolo la partita successiva ad una brutta figura ed invece anche ieri ha mostrato carattere, temperamento e generosità. Quando eliminerà anche qualche errore che commette ancora per eccesso di sicurezza… diventerà un esterno di primissimo livello. E non solo per la B…Questo Novara ci ha restituito il piacere di andare allo stadio che avevamo fatalmente perso nella stagione del secondo Aglietti e di Calori e che anche nella passato campionato spesso risultava annacquato dallo scarso appeal (e talvolta dalla remissività) di avversari disposti a difendere anche lo svantaggio. Da una squadra i tifosi di ogni latitudine non possono chiedere niente di più e di meglio che la dedizione totale vista ieri sul campo. Fino al 2010 ascoltavo con gli occhi sbarrati i racconti di chi aveva ammirato da vivo la formazione che negli anni settanta in Via Alcarotti faceva soffrire regolarmente gli squadroni di serie B. Forse un giorno narreremo con altrettanto orgoglio della truppa degli ex (spero) “camomilli”!Ora la preoccupazione più grande è quella di saper gestire le forze. Nell’ottica dell’impegno ravvicinato con il Brescia e più in generale di un campionato molto lungo. A proposito può essere un piccolo vantaggio aver giocato di martedì (e non di mercoledì come si pensava inizialmente) e di aver comunque risparmiato Dell’Orco, Gonzalez, Corazza e lo stesso Galabinov.
Gli automatismi difensivi funzionano al momento così bene che ci possiamo permettere anche un avvicendamento (col Cagliari mancava Poli, ma Vicari non l’ha fatto rimpiangere). Davanti qualche cambio ce lo possiamo consentire, senza intaccare troppo il nostro valore. L’uomo che in questo momento pare davvero imprescindibile è Casarini in quella posizione davanti alla difesa. Il suo inserimento ci ha permesso di sfruttare al meglio le qualità di Viola che ora si può concedere licenze che nel 4-3-3 iniziale erano off limits.Per finire… percependo l’entusiasmo che si vive a Brescia per la serie positiva (di risultati e di rigori) della squadra di Boscaglia… mi chiedo che cosa si dicesse da quelle parti nell’estate del 2014 ai tempi del ricorso al Coni del Novara Calcio che da solo lottava contro l’assurdo di una B a 21 squadre… “Ma cosa vogliono stì gnari che son retrocessi sul campo? Che pensassero ad andare a giocare a Lumezzane ed a Salò…”. Ed invece ora, ironia della sorte, stanno godendo grazie alla bravura di un avvocato di Bergamo…Questo Novara merita ora un pubblico all’altezza sabato pomeriggio per una sfida ricca di tradizione e fascino… ed anche assai invitante per i più fini palati calcistici. Non sono previste nubi ed al solito… Giorgio provvederà ad allontanare anche la nebbia… Dunque niente scuse e… Forza Novara sempre!!!
Ps: 40 anni di Radio… sono davvero un gran bel traguardo… Buon Compleanno Azzurra, compagna insostituibile dei miei week end da ragazzo tifosissimo di calcio ed hockey! |