Mi ricordo quella volta che...
martedì 27 ottobre 2015 - 22:40
15 dicembre 2012: Bari-Novara 1-3
La mia prima trasferta a Bari inizia idealmente già il lunedì precedente quando durante la solita trasmissione delle 8 di mattina ad “Azzurra” Carlotta preannuncia… “E’ prevista neve per il prossimo fine settimana…”. Da quel momento comincio a collegarmi almeno una decina di volte al giorno sui siti specializzati di previsioni meteo…. per capire se il mio volo in direzione Puglia potrebbe essere davvero a rischio…
E’ la prima settimana intensa… di banchetti prenatalizi… Mercoledì a mezzogiorno pranzo con i “Nico Boys” (amicissimi del Tribunale) e l’ex promessa azzurra Sandro Bussi mi regala uno dei suoi imperdibili “gialli” ambientati nel Canton Ticino con protagonista l’ispettore Gian Fabio Reguzzoni… Alla sera classico brindisi organizzato dalla Radio… L’indomani lunga conferenza stampa di “Jimmy” Fontana (e dell’avvocato Davide Gatti) a pochi giorni dal proscioglimento da parte del Tnas e dalla successiva risoluzione di contratto con il Novara. Ma nella mia testa non c’è spazio per il relax natalizio…. Prima della pausa ci sono ancora 12 punti in palio, di vitale importanza per il Novara di Aglietti che annaspa in zona retrocessione.
La neve tanto attesa… cade copiosa nella notte tra giovedì e venerdì. Anche il Novara deve rivoluzionare i propri piani per raggiungere la Puglia senza troppi disagi. “Azzurra” ha varato un piano di battaglia quasi infallibile: Paolo ha il volo il venerdì pomeriggio, io il sabato mattina. In una maniera o nell’altra almeno un radiocronista riuscirà a raggiungere il “San Nicola”! Il pericolo appare ridotto il venerdì pomeriggio quando le precipitazioni si attenuano. Ma torna a riproporsi forte nella notte tra venerdì e sabato perché ricomincia a nevicare. Accendo il cellulare verso le 4 di mattina e leggo l’sms di Paolo che dice che è a Bari ha atteso 5 ore prima di decollare… Guardo fuori dalla finestra e vedo che continuano a scendere fiocchi copiosi… Ho un attimo di cedimento… pensando… “Chi me lo fa fare di andare in aeroporto per sottopormi ad un’attesa che potrebbe comunque farmi perdere la partita?”. La mia imbattibilità che dura dal marzo 2007 (nel senso che non salto una partita, in casa ed in trasferta, da Grosseto-Novara di quella stagione) vacilla. Poi guardo l’attrezzatura radio davanti a me (Io e Paolo ci eravamo divisi anche gli arnesi da portare) e penso che si deve provare! Raggiungo Malpensa dall’uscita di Marcallo Mesero, ma gli spazzaneve non sono ancora passati. Supero i controlli, mi siedo rassegnato al “Terminal 2”… ed invece con largo anticipo viene chiamato il nostro volo. A scaldarmi il cuore c’è anche la presenza di Gianni Milanesi, voce storica del Novara Calcio, che ha abbinato la trasferta azzurra ad una visita a Bari da figlia e nipote.
Le procedure “di disgelo” in pista non sono nemmeno troppo lunghe e si decolla in direzione Bari! All’arrivo Franco Amato mi presenta il simpaticissimo papà Berardino che rimpiange il fatto che il nipote non abbia voluto seguire le orme del figlio campionissimo: “Era persin più bravo del padre…”. All’aeroporto “Palese” ero stato altre volte… Andria, Manfredonia, Foggia… la Puglia ci ha sempre portato bene in quegli anni (tutto sommato considerato anche l’1-1 di Lecce in serie A) ma stavolta giochiamo nello stadio del Bari! Quando atterriamo arriva l’sms di Paolo “com’è la situazione?” “Sono già a Bari!”. Jean Paul aveva già lanciato le scommesse circa un mio clamoroso forfait per cause di forza maggiore, ma le quote precipitano di colpo… All’albergo vicino al centro… non sono particolarmente contenti di vedermi così presto… la stanza non è ancora pronta…. Lascio lo zaino da Jean Paul ed andiamo a fare tre passi in zona… Il tepore dei 15 gradi è davvero gradevole per chi si è svegliato con la neve ai piedi. Attorno alla Basilica di San Nicola c’è un distacco impressionante per le sorti della squadra allenata da Torrente. Tutti ripetono lo stesso tormentone “Io il Bari non vado più a vederlo”. Per la gente che incontriamo, amici di Paolo compresi, il calcio è solo quello di serie A con la Juve avviata verso un altro scudetto. Più che la classifica (e le penalizzazioni) a ferirli è lo scandalo delle partite “taroccate”. Vendere un derby con il Lecce è ovviamente inaccettabile per loro (ed hanno ragionissima!).
Dopo un discreto pranzo arriva il momento di partire verso il “San Nicola” che è lontanissimo dal centro. Lo stato d’animo di noi tre è differente: Paolo e Jean Paul sono calati nel clima di relax, io sono in ansia per Bari-Novara. E per la paura di non arrivare in tempo allo stadio. Solo chi ha ritirato un accredito stampa in un posto diverso dal “Piola” (dove ovviamente sappiamo come muoverci) può capire quali (e quante) possano essere le complicazioni per entrare… ovviamente in posti un po’ più grandi del “Turina” di Salò… Una volta all’Olimpico (casa Lazio) ci abbiamo messo oltre un’ora per trovare sportello accrediti ed ingresso… distanti tra loro almeno un chilometro… Ed anche a Vicenza la settimana scorsa è successo di tutto dalle 19.45 alle 20.30… A Bari potrebbe ragionevolmente capitare qualcosa del genere vista la maestosità dell’impianto realizzato per Italia 90. Per fortuna il tassista (che diventerà il nostro tassista di fiducia) ha lavorato allo stadio di recente e sa bene dove portarci.
Prendiamo posto con largo anticipo in un “San Nicola” deserto. Ci sono 262 paganti di cui almeno un quinto giunti da Novara. Nemmeno i quasi 6000 abbonati sono tutti presenti per un colpo d’occhio desolante.
Aglietti ha varato la settimana precedente un 4-3-3 che ha interrotto (3-1 al Padova) la serie nera di 6 sconfitte consecutive. Ma ha gli uomini contati in difesa per l’assenza di Lisuzzo, Bastrini ed Alhassan. In campo ci vanno Ghiringhelli, Perticone, Ludi e Del Prete e l’unica riserva in panchina è Panzeri. Il Bari ha una classifica falsata dalla penalizzazioni, ma buone individualità: il portiere Lamanna, la coppia centrale Borghese-Ceppitelli, il mancino Polenta, Bellomo e Sciaudone in mezzo al campo ed i sempre pericolosi Galano, Caputo e Fedato.
La radiocronaca non è semplice perché la distanza dal terreno di gioco è notevole, ma l’ambiente è molto tranquillo. Arriva un sms di Mastropierro (stavolta con il cuore diviso a metà) che mi chiede un saluto all’Hockey Novara in partenza per Trissino con la radio accesa. La gara scorre via senza troppe emozioni. Fino al 27’ quando Marianini va a saltare nell’area pugliese: il suo colpo di testa sfiora il palo, ma il centrocampista toscano resta a terra dopo uno scontro violentissimo con Ceppitelli. Sono minuti drammatici. La panchina chiede a Francesco di rientrare. Lui ci prova per qualche minuto, ma stavolta proprio non ce la fa e stramazza a terra. Gli accertamenti riveleranno una doppia frattura. Nei 9 minuti che passano tra l’incidente di Marianini e l’ingresso di Barusso il Novara rischia seriamente di capitolare. Per fortuna passiamo indenni il momento più delicato ed arriviamo all’intervallo con i risultati dagli altri campi che non ci tirano su di morale. Jean Paul posta qualche video di Lino Banfi per sdrammatizzare il momento calcisticamente difficile.
Nella ripresa però le cose si mettono sin da subito bene per noi. Buzzegoli può pennellare una punizione dalla stessa posizione da cui ha colpito l’incrocio dei pali con il Padova. Stavolta la palla si insacca nel “sette” sotto lo spicchio di stadio occupato dai tifosi azzurri. Mi arriva l’sms di Danny che sta seguendo la gara da casa “Gooooooooooooooooolllllllll!”. Il Bari si getta in avanti con rabbia, collezionando corner in serie. Ma prima del quarto d’ora incassa il raddoppio in contropiede. E’ Gonzalez a portare a spasso i difensori di casa ed a servire Mehmeti che azzecca un rasoterra precisissimo. Mi sento in paradiso, pregustando la seconda vittoria esterna stagionale dopo quella, ormai lontanissima, di Cesena…
Ma c’è ancora tanto di quel tempo davanti… E difatti sei minuti dopo il Bari torna in partita con un gran gol di Fedato su una nostra corta respinta… Adesso si teme il peggio, ma Aglietti in panchina fa la mossa giusta. Sostituisce Lepiller con il fresco Lazzari per una staffetta che diverrà abituale sino all’infortunio del francese. Flavio non è più il giocatore discontinuo delle prime settimane… e mette in croce la retroguardia barese, evitando di consegnare i suoi ad un assalto all’arma bianca. Sta per scoccare la mezzora quando Pesce vince un rimpallo in area e viene fermato fallosamente da Borghese. Tommasi assegna il penalty che Pablo trasforma per un più rassicurante 3-1. Torrente inserisce i giovani attaccanti in panchina, ma il destino è segnato. Entra anche Rubino per una doverosa passerella sotto gli occhi dei ragazzi della sua scuola calcio. Guardo in maniera isterica il cronometro in attesa di un triplice fischio finale che arriva senza troppi sussulti. “Auguri e tutti a Lanciano!!!” cantano i tifosi azzurri che pregustano già la trasferta in Abruzzo del 26 dicembre… Dopo 6 punti in 2 gare la classifica adesso fa meno paura…
Negli spogliatoi Buzzegoli dedica la vittoria allo sfortunato Marianini: “Perché è un grande ed anche oggi l’ha dimostrato. Lo aspettiamo presto…”. Torrente dice che con un Novara così chiuso era difficile trovare spazi. Aglietti invita tutti a non abbassare la guardia e promette un bel regalo di Natale contro la Pro Vercelli.
Ritroviamo il nostro amico taxista che ci parla della sua passione per la Juve che ha visto retrocedere dopo un’apparente vittoria scudetto proprio a Bari con la Reggina. E la stanza d’albergo finalmente accogliente. Ci sono più di 2 ore e mezza di relax prima di andare a cena. Gli altri si gustano “Novantesimo Minuto”, io comincio a scrivere… Alla sera eccoci ai “2 Ghiottoni”! Non ricordo di aver mai visto tanto pesce tutto assieme… I camerieri sono instancabili nel servirti portate tanto invitanti quanto eccessivamente generose… Mi alzo da tavola per andare a reperire qualche notizia sull’Hockey Novara che sta giocando a Trissino. Danny prende nota per un po’, poi parte per l’ennesima notte in discoteca (con cuccaggio garantito) di un periodo magico… Gli azzurri vincono per 5-3 con due gol nel finale che mascherano una crisi societaria pronta ad esplodere. Il ds Minetti mi passa il portiere Oviedo che, tra le righe, mi fa capire che se non arriveranno i soldi se andrà molto presto… Per smaltire tutto quello che abbiamo mangiato… dovremmo andare a piedi fino a Lecce… Facciamo molta meno strada… in una Bari comunque resa affascinante dalle luci della notte.
L’indomani sveglia presto per finire gli articoli eppoi colazione rilassante con Paolo che al solito… vola basso… “Dopo 2 vittorie anche un pari con la Pro non sarebbe da buttare…”. In Aeroporto, subito dopo i controlli, incrociamo Marianini ed il dottor Fortina… Il buon Giorgio prova a tirar su il morale del centrocampista toscano: “Non ti operano oggi… Puoi andare a casa da tua moglie…” Ritroviamo Gianni Milanesi al settimo cielo… per la vittoria e preparatissimo anche sugli squalificati della Pro… L’aereo è in ritardo ed i numerosi juventini in procinto di andare allo “Stadium” si spazientiscono un po’… A Malpensa salutiamo Jean Paul e riporto a casa Paolo che era arrivato in navetta. Mi spetterebbe un pomeriggio di riposo e fancazzismo. Ed invece… devo scrivere ancora di Blardone che esce nella seconda manche del gigante della Val Badia… Eppoi delle polemiche sempre più aspre che accompagnano il tentativo di rinascita dell’Hockey Novara…
Il mio fisico sta per cedere. Mi sveglio nel cuore della notte tra domenica e lunedì con i sintomi più estremi di un’influenza intestinale che mi debiliterà per una decina di giorni lasciandomi un ricordo di questa trasferta non così lieto come potrebbe sembrare dalle precedenti righe. I malanni però non mi impediranno di esserci comunque. Con la Pro Vercelli ed anche a Lanciano dove contagerò lo sfortunato Faranna…
Massimo Barbero
|