L'editoriale Azzurro
sabato 24 ottobre 2015 - 11:37
di Massimo Barbero
Gli “Dei del Pallone” hanno fatto un po’ di giustizia… Questa vittoria in un certo senso ci spettava di diritto dopo tutto quello che avevamo dovuto subire al “Menti” dall’epoca di Vittorino Calloni in poi… Ed ancor di più alla luce della beffa dell’estate 2014: loro ad un passo dalla A grazie al nostro ricorso… e noi a sgomitare con un Real Vicenza tanto determinato contro di noi quanto arrendevole nel confronto diretto (trasmesso in diretta Tv) con il Bassano ad aprile …
“Ci spettava di diritto”, ma ce la siamo guadagnata sul campo con una prestazione da squadra vera. Se dovessi scegliere una qualità degli azzurri da esaltare sopra tutte le altre direi la solidità mostrata nel corso dei novanta minuti. Abbiamo dato una dimostrazione di sicurezza di fronte agli attacchi dei padroni di casa che nemmeno contro la Pro Vercelli (sulla carta inferiore ai biancorossi) avevamo dato. Allora Da Costa aveva salvato il risultato in almeno due-tre occasioni. Stavolta i pericoli corsi sono nati per lo più da situazioni estemporanee (vedi la respinta del nostro portiere sul tiro di D’Elia o il gran numero di Vita nel finale). Effettivamente gli “Dei del pallone” ci hanno dato una mano con quell’attacco febbrile che ha messo kappao Giacomelli alla vigilia perché Gatto (al di là delle scontate ironie…) non mi è parso alla sua altezza. Ma a difesa schierata la squadra di Marino non riusciva proprio a passare contro di noi. E nemmeno i palloni aerei erano una buona idea contro un avversario che presentava un certo Troest al centro della difesa…
Il calcio è affascinante proprio perché non ci sono certezze, né verità assolute… Se Rodriguez avesse realizzato a Terni in apertura un gol ancor più facile di quello messo a segno da Gonzalez in Veneto anche la partita del “Liberati” sarebbe cambiata… Se Ros a Crotone avesse convalidato il raddoppio di Troest forse anche la trasferta in Calabria sarebbe stata in discesa come lo è stata la gara di ieri dopo il 2-0 di Poli. Ed ovviamente vale l’esatto contrario. Se Gatto avesse infilato la nostra porta sulla non impeccabile ribattuta di Da Costa... Anche il non esaltante Vicenza visto contro di noi ha creato decisamente più di quanto non avesse fatto il Latina (in superiorità numerica) premiato per contro da una rimonta insperata. L’unica compagine che finora ci ha davvero messo sotto in questo campionato è stato l’Avellino di Tesser che però dieci giorni dopo ne ha prese 4 in casa dal Vicenza battuto ieri! Per questo ritengo fuorviante partire da un episodio per tramutarlo in una legge incontrovertibile (chi non la pensa come la maggioranza rumorosa è spesso bollato quantomeno come un “leccaculo”!).
A caldo ci sta tutto. A mente fredda preferisco analizzare le partite con un pizzico di lucidità (seppur sempre condizionato da un tifo innegabile). Ieri abbiamo gestito bene la mezzora iniziale, con la fortuna (bravura) di passare in vantaggio alla prima occasione. Nell’ultimo lembo del primo tempo invece abbiamo commesso qualche errore di troppo in fase di palleggio che ha portato il Vicenza vicino al pareggio. I biancorossi spingevano soprattutto sulla destra grazie agli scambi continui tra Laverone ed un Galano pericoloso se lasciato libero di tirare. Secondo me Dell’Orco è stato comunque bravissimo, anche se stavolta non supportato al cento per cento da Corazza. Meno vivace il confronto sull’out opposto dove agivano Faragò e Faraoni.
Il Novara ha ammazzato la partita nella parte iniziale della ripresa. Quando tutti attendevano l’assalto dei padroni di casa sono stati invece gli azzurri ad andare ripetutamente vicini al raddoppio. Fino a centrarlo con l’ottimo Poli. A quel punto soltanto un episodio (e ci risiamo!) avrebbe potuto riportare in partita la squadra di Marino. Il tecnico di Marsala l’ha cercato inserendo dalla panchina tutti i giocatori con caratteristiche offensive a propria disposizione. Il Novara ha rinculato all’indietro, senza più avere le energie per ripartire come nei primi minuti, ma senza nemmeno correre dei grandissimi rischi. Rispetto alle prime giornate adesso i nostri giocatori hanno soprattutto maggiore consapevolezza nei propri mezzi, conseguenza logica dei risultati ottenuti nelle ultimissime settimane. Ed ha aggiunto le qualità di un Casarini che si esprime su livelli altissimi. Con il senno di poi persino l’azzardo di inserirlo nella gara con il Como (quando onestamente non era parso all’altezza) ha ora un senso compiuto alla luce di quello che può effettivamente dare l’ex del Bologna. In realtà dovremmo avere imparato che le “montagne russe” (cito il paragone di Enea Marchesini su “Il Fedelissimo”) in B sono all’ordine del giorno. La squadra della “Remuntada” perse 6 partite di fila prima di risorgere… e nelle ultime 7 gare stagionali (play off compresi) ottenne 1 solo successo contro la Pro Vercelli già retrocessa. Persino l’irripetibile Novara delle due promozioni consecutive ebbe una serie nera tra fine inverno ed inizio primavera con 4 punti in 7 gare quando qualcuno già riteneva che il bel giocattolo si fosse irrimediabilmente rotto… Per questo predico equilibrio, nella buona e nella cattiva sorte, nel valutare gli eventi di un campionato lunghissimo in cui spesso si va in campo ogni tre giorni.
A proposito… idee per il Pescara? Giocando a distanza di sole 72 ore bisognerebbe cambiare giocoforza un po’ di uomini. Ma chi se la sente di toccare la difesa vista al “Menti”? E vogliamo rinunciare all’apporto tecnico e tattico che stanno garantendo Viola e Casarini in quella posizione? Ritengo però che una maglia da titolare la meriti Signori che quando è stato chiamato in causa si è sempre rivelato preziosissimo. E davanti darei una chance a Galabinov che rappresenta comunque un valore da recuperare presto per questo Novara. Sono d’accordo con chi dice che a decidere dev’essere solo il campo, senza dualismi o gerarchie. Nelle ultime gare ha giocato giustamente Evacuo perché in partita ha dimostrato di meritarlo. Però anche al bulgaro spetta una possibilità importante, esattamente come l’ha avuta Felicione a Vercelli, a maggior ragione in una settimana di partite a ripetizione. Un’ultima ipotesi, meno granitica delle precedenti, potrebbe essere quella di rilanciare Manconi con un modulo diverso (quello che sta effettivamente esaltando Gonzalez). Prima di andare in campo però bisogna… assicurarsi che Jacopo si sorbisca una “No stop” con le immagini delle precedenti partite di Corazza… affinchè impari che razza di lavoro è richiesto ad un giovane attaccante nello schieramento di Baroni.
Un’ultima considerazione sul Pescara: senza le due sconfitte rimediate (a Livorno ed ad Ascoli) quando il centrocampo degli abruzzesi era falcidiato dalle convocazioni in Nazionale… gli uomini di Oddo sarebbero ora virtualmente in testa alla classifica… Dunque arriva al “Piola” un’altra squadra di prima fascia… per un lunedì sera intenso da vivere con il fiato sospeso… Ma per fortuna senza le angosce che ci appartenevano sino a 15 giorni fa… Poche chiacchiere dunque e tutti allo stadio ad urlare… Forza Novara sempre!!!
Massimo Barbero
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