L'editoriale Azzurro
domenica 02 agosto 2015 - 14:21
di Massimo Barbero
Correggetemi se sbaglio, ma il Novara è la società che:
-nel giugno 2014 è retrocessa in Lega Pro come migliore tra le retrocesse in un campionato in cui però è stata preceduta da due società fallite (Bari in corsa e Siena a fine stagione);
-a luglio 2014 ha combattuto da sola una battaglia legale per riportare la B a 22 squadre dopo la cancellazione del Siena;
-l’11 agosto 2014 ha ottenuto un provvedimento dal Collegio di Garanzia del Coni che riportava la B a 22 squadre e le spianava la strada verso una riammissione considerata certa anche dal quotidiano nazionale rosa;
-da quel momento, per una lunga settimana, è stata accerchiata dalle pretese di una decina di club, quasi tutti del sud, che rivendicavano il diritto di occupare il posto guadagnato a tavolino dal Novara, con rivolte di piazza ed affini;
-il 18 agosto 2014 ha incassato il “ribaltone” del Consiglio Federale (studiato e messo in atto il giorno precedente) che ha sconfessato la prima pronuncia del Coni riaprendo i termini per le domande di ripescaggio;
-il 29 agosto 2014 ha subito la beffa del ripescaggio del Vicenza (al terzo ripescaggio/riammissione in B in pochi anni!) club che aveva chiuso il campionato al sesto posto (con 4 punti di penalizzazione per irregolarità amministrative) per poi essere eliminato ai quarti di finale;
-l’indomani, con le ferite “giudiziarie” ancora aperte, ha cominciato il proprio campionato di Lega Pro con una sconfitta-beffa sul campo di un Monza che non avrebbe mai onorato i propri impegni con i tesserati scesi in campo al debutto;
-il 19 ottobre 2014, quand’era, virtualmente a 10 punti dal Bassano, ha dato il via alla propria rimonta in classifica vincendo per 2-1 a Venezia;
-la sera del 4 marzo 2015, quattro giorni dopo la prova di forza di Bassano (con i giallorossi rispediti a meno 7…), si è vista notificare un deferimento per fatti risalenti a diversi mesi prima e comunicato, con mirabile tempismo, proprio a poche ore dal delicato turno infrasettimanale di Como;
-il pomeriggio del 10 aprile 2015 ha appreso che la Procura Federale aveva quantificato in 3 punti di penalizzazione la richiesta di pena per tutte le violazioni contestate;
-nel turno del 11-12 aprile 2015 aprile ha recuperato al Bassano i 3 punti che gli sarebbero stati verosimilmente tolti dalla giustizia sportiva vincendo a Mantova nel finale… mentre Iocolano e compagni venivano sconfitti in casa dal Venezia. Anche applicando la richiesta di pena avanzata dall’accusa gli azzurri sarebbero stati comunque in testa a pari merito con i veneti, a 4 turni dalla fine, con il vantaggio però degli scontri diretti favorevoli;
-il 15 aprile 2015 ha ricevuto, invece, la mazzata degli 8 punti di penalizzazione che mettevano la squadra di Toscano, di colpo, fuori gioco dalla corsa per il primo posto;
-il 28 aprile 2015 ha visto la propria condanna ridotta ai 3 punti di penalizzazione chiesti inizialmente dall’accusa. Uno sconto che, badate bene, è arrivato quando però il Bassano era già scattato avanti di 7 lunghezze (2 a seguito della riforma in appello) ed aveva comunque la B in mano (gli sarebbe bastato vincere a Monza e battere una Feralpi già in vacanza per scongiurare la rimonta piemontese);
-il 10 maggio 2015 (e grazie ai regali di Pietribiasi nel giorno della Festa dei Lavoratori…) nonostante l’handicap di 3 punti… ha vinto sul campo un campionato che ha dell’incredibile per tutte le traversie che l’hanno accompagnato, appena sopra succintamente riassunte;
-il 24 luglio 2015 ha subito un’altra penalizzazione per una condotta ritenuta pienamente lecita dalla normativa fiscale, ma che sportivamente, per contro, la costringerà a partire con un -2 esattamente identico a quello rimediato dal Matera a seguito di una condanna per (tentato) illecito sportivo ad opera del proprio Presidente (ma all’epoca dei fatti non ancora tale).
Tutto questo è stato cancellato in pochi giorni (ore?) dall’effetto Rosso.
Da Rosso a “rosa” il passo è breve. Le parole del “patron” del Bassano, puntualmente enfatizzate dal solito quotidiano color maglia del Palermo… hanno fatto passare il Novara, di fronte all’opinione pubblica ed alle tifoserie avversarie, come la società protetta e tutelata nella stanza dei bottoni.
“Scandalo Novara” ha titolato ripetutamente un sito padovano, apparentemente neutrale. Persino i pluriripescati vicentini si sono messi a farci le morale… I “bananeros” sarebbero nostri complici, altrochè storie… li hanno visti quelli di Bassano (o di Pavia? o di Vicenza?) girare con la sciarpa azzurra… e magari canticchiare alla macchinetta del caffè “Pinamonte alè alè!!!”. Pare addirittura che Abodi sia ospite fisso alle “panisciate” di Tano! Alla fiera dell’assurdo vale tutto… i fatti e le verità passano in secondo piano di fronte alla cassa di risonanza che sono in grado di ottenere le proprie opinioni…
Io non ce l’ho con Rosso. E nemmeno con i tifosi del Bassano o con i giornalisti locali. Ci sta che loro siano di parte. Esattamente come lo erano un anno fa di questi tempi Manniello ed i suoi seguaci. Ce l’ho con chi garantisce a Rosso uno spazio ed una credibilità esorbitante da quella che avrebbe il presidente del Renate, del Real Vicenza o della Valenzana (realtà paragonabili per seguito di pubblico…) in una situazione identica. Rosso ha scritto una lettera. Poi ha avuto una pagina intera sul quotidiano rosa per esternare. Poi ha scritto un’altra lettera. Sempre per ripetere le stesse cose, senza diritto di replica. Un mese fa ho assistito ad un siparietto imbarazzante su Sky con un’intervista di oltre un quarto d’ora al presidente del Bassano. La piaggeria superava il limite… “Per favore non mollate…” ha concluso, implorante, il conduttore che se la prendeva con il Brescia probabile ripescato, ma non in grado di onorare i propri impegni economici (senza sapere che il Brescia ha cambiato da tempo proprietà e non è più la società in difficoltà di un anno fa…).
Non ho trovato da nessuna parte (giornali novaresi a parte) traccia di questa semplice norma, estratta dall’articolo 10 del Codice di Giustizia Sportiva nel paragrafo riguardante le società di Lega Pro e relativa, ovviamente, alle sanzioni per “mancato pagamento delle ritenute Irpef”.
D) per il quarto bimestre (1 gennaio/28/29 febbraio) e per quelli precedenti, ove non assolti prima, in favore di tesserati, lavoratori dipendenti e collaboratori addetti al settore sportivo, con contratti ratificati, comporta l’applicazione a carico della società responsabile, della sanzione di cui all’art. 18 comma 1, lett. g) a partire da almeno un punto di penalizzazione in classifica da scontarsi nella stagione successiva al quarto bimestre…
Ed invece basterebbe conoscere (diffondere) queste poche righe con attenzione per capire che il Novara non poteva essere sanzionato nel 2014-15 per violazioni riscontrate il 16 aprile 2015. Per tutte le scadenze precedenti (i mesi di Irpef non versati sono sempre gli stessi…) era già stato punito con i punti di penalizzazione che avevano messo a rischio la promozione diretta. Perché, testate locali a parte, non ho trovato traccia della cosa?
Ed invece ho letto martedì sul solito quotidiano sportivo nazionale… che a difesa dell’Ascoli c’erano regole ben precise, mentre il Novara era stato salvato dalla consueta lentezza della giustizia sportiva… se la sentenza fosse arrivata prima il Bassano gli sarebbe arrivato probabilmente davanti.
Ma scherziamo? Nemmeno il buon Rosso si era permesso di spingersi ad una doglianza tanto mirata… perché sapeva benissimo che sarebbe stato nel torto marcio nel sostenere l’insostenibile... Si è limitato ad accusare, insinuare, instillare il dubbio negli sportivi, soprattutto in quelli che conoscono questa vicenda in maniera meno approfondita e che si abbeverano da fonti sempre poco limpide.
Dunque l’effetto Rosso non ci abbandonerà… Lo ritroveremo negli stadi di serie B nei momenti più caldi delle partite. O quando ci verrà fischiato un rigore a favore. Un po’ come accadeva l’anno scorso quando ogni penalty per il Novara, anche i più evidenti, era lo spunto per un bell’articolo da parte del quotidiano caro a Giuanin ed ai suoi amici pavesi… Ci attende un clima persino “peggiore” di quello che avremmo avuto in caso di inatteso ripescaggio nell’agosto 2014?
Bando al vittimismo ed alle polemiche! L’effetto Rosso non ci può travolgere e nemmeno scalfire! Anzi, deve rappresentare uno stimolo in più per affrontare, a testa alta e con le motivazioni più forti, questo campionato di serie B che ci siamo guadagnati, tutti quanti, sul campo. Deve diventare un’arma in più per caricarci! Ripenseremo alle parole del “patron” giallorosso prima di andare allo stadio o in trasferta orgogliosi di sventolare le nostre bandiere e di tifare per una squadra che storicamente ha sempre pagato tutte le proprie colpe (ed anche quelle non sue) con gli interessi. Dovranno ripensare a queste parole anche i giocatori al momento di scendere in campo con la medesima rabbia che hanno messo in quella magica sera contro la Giana Erminio, quando il primo posto sembrava perduto… E dovrà tenerle a mente anche la proprietà per non far più scivolare, nei limiti del possibile in questo particolare momento economico, il Novara Calcio nell’insidia dei tribunali sportivi che proprio perché poco credibili (se ti danno torto è perché hai torto, se ti danno ragione… ti è andata soltanto bene…) lasciano un danno di immagine innegabile…
Gli arrivi di Viola e Troest… dopo quelli di Da Costa, Signori e Rodriguez e dei giovani Lukanovic e Pacini… sono la conferma che la società si sta muovendo con grande convinzione in questa nuova avventura. Non semplice, ma affascinante. Ed alle spalle dei titolarissimi ci sono tanti ragazzi che rappresentano il frutto di un lavoro serio ed ambizioso portato avanti ormai da diversi anni. Ci sono tutti i presupposti per poter ricominciare a scrivere quella bella storia interrotta di colpo a fine estate 2013 quando sono cominciate sofferenze sportive inattese.
Dunque invito anche gli indecisi ad andare ad abbonarsi… perché è tanto bello andare allo stadio al sabato pomeriggio (o in qualche serata non particolarmente fredda) ad urlare con gli amici, in barba a tutti coloro che ci vogliono male…
Forza Novara sempre!!!
Massimo Barbero
|