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Ricordi di un'estate
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lunedì 06 luglio 2015 - 21:40
Quarta puntata -2004-

Il grande equivoco di inizio estate 2004 era scattato già a fine marzo. Dopo il 2-1 al Lumezzane Borgo aveva annunciato il suo addio a fine stagione. Un distacco poi rimandato a furor di popolo… ma che aveva portato alla luce del sole contrasti ormai insanabili con mister Foschi… La frattura si era vista (e patita) già negli ultimi mesi di un campionato chiuso con il discusso Novara-Prato.

Vorrei restare per scelta tecnica, non perché ho un altro anno di contratto” aveva detto il mister di Albano Laziale ai cronisti dopo l’indolore sconfitta con i toscani. Il triangolo era assolutamente chiaro: Borgo non voleva più Foschi, Foschi non intendeva rinunciare ad un anno di contratto, Resta non era disposto a pagare due allenatori per quello che considerava un mero capriccio di Borgo.

Era cominciata così una lunga fase di attesa: tutti ad aspettare che qualcuno facesse la prima mossa. A sconfiggere la monotonia di un’estate interminabile ci avevano pensato gli Europei vinti dalla Grecia e caratterizzati dall’inevitabile “biscotto” tra Danimarca e Svezia (2-2 doveva essere e 2-2 era stato…) che aveva fatto fuori l’Italia del Trap.

In pieno giugno era arrivata la notizia che avrebbe fatto scattare un altro “tormentone” nostrano: il Novara aveva riscattato Rubino che tornava a tutti gli effetti un calciatore azzurro (per quanto non certo entusiasta di esserlo dopo un biennio trascorso tra A e B).

Il 18 giugno “Tribuna” pubblica la notizia “bomba”: Borgo e Resta  sono stati a cena da Armani per convincere il petroliere a rientrare al timone del Novara! Fioccano le smentite ufficiali, ma in realtà l’incontro con c’è stato. Il Direttore è riuscito a strappare all’ex presidente la promessa di accollarsi il costo del nuovo allenatore. Borgo ha in mente il nome di Vincenzo Esposito, ma un po’ il polverone legato alla partita con il Prato che si sarebbe sollevato in caso di suo ingaggio… ed un po’ la fresca retrocessione dei lanieri ai play out avevano sconsigliato l’affare.

Ed allora sul proscenio sale Massimo Venturini, un novarese, un “cuore azzurro” autentico ben disposto a giocarsi l’occasione della vita: allenare la squadra della propria città e nella quale ha mosso i primi passi di una buona carriera da stopper. E’ una chance meritata per i risultati colti alla guida del Vigevano e della “Berretti” azzurra che sta per passare nelle mani di “Jack” Gattuso.

Foschi parte per una vacanza negli Stati Uniti ancora ignaro del proprio destino. Sono due lunghe settimane di calma piatta assoluta. Sui giornali locali si legge per diversi giorni soltanto che “la decisione verrà presa al ritorno del tecnico azzurro”. Venturini aspetta ed il mercato non decolla. Sono pochissimi gli innesti, come d’abitudine quando è Borgo a condurre le trattative. Arriva Doardo, ex portiere dell’Under 21 Campione d’Europa in cerca di rilancio dopo una serie di guai fisici. Il suo innesto manda anticipatamente in pensione Christian Bini che rimane a fare l’allenatore dei portieri. Dal Borgomanero viene prelevato l’esterno Leto Colombo che ha fatto molto bene in serie D. Eppoi Borgo porta finalmente in azzurro quello che era un suo “pallino” da alcune stagioni: l’ex promessa Luca Dosi, reduce da una parentesi non esaltante nell’Alessandria in Eccellenza.

Per Foschi pare aprirsi una grande opportunità professionale. Lo vorrebbe l’Ancona appena retrocessa in B che si prenderebbe anche Polenghi e Rubino (in cambio di Mussi, attaccante che l’anno precedente giocava nel Varese). La presenza di Vincenzo D’Ambrosio nella società dorica facilita l’ipotesi di affari tra le due proprietà. In realtà i marchigiani hanno ben altri problemi: non sanno nemmeno se si iscriveranno al campionato dopo le follie fatte nell’anno di A (46 giocatori impiegati, tra cui Dino Baggio, Ganz, e Jardel per finire con 13 punti in classifica in 34 giornate).

Finalmente il 10 luglio il Novara rompe gli indugi ed annuncia, a quasi due mesi dalla conclusione del campionato, la chiusura del rapporto professionale con Luciano Foschi. Il club di Pippo Resta può annunciare Massimo Venturini che tiene la sua prima conferenza stampa da allenatore azzurro in Viale Kennedy sabato 17 luglio. Bisogna attendere ancora una settimana prima di andare in ritiro. La squadra viene presentata alla pista all’aperto dell’hockey la sera di venerdì 23 luglio. Ci sono troppi giocatori ed un ambiente poco sereno. Parte qualche fischio all’indirizzo di chi vorrebbe andare altrove e sembra non accettare di buon grado la maglia azzurra. Rispetto alla stagione precedente non ci sono più i soli Belluomini, Omolade e Pau, ma soprattutto c’è un Palombo ancora in fase di recupero dopo l’infortunio di un anno prima.

Dopo due anni di Bulgaria si torna all’antico: ritiro al “Concorde” di Arona e tre settimane di allenamenti ad Oleggio Castello. Si aggregano Cantone, un esterno difensivo che Borgo aveva avuto anche a La Spezia e Puccinelli, uno dei migliori tornanti della categoria. Si vede anche un boliviano in prova. Si chiama Liendo ed incanta tutti nella prima amichevole giocata a Borgomanero contro il Lubiana la sera del 31 luglio. Si vince 4-0 (gol di Carlet, Braiati, Damiano e Dosi su rigore) ed i tifosi attorniamo Resta chiedendo di mettere sotto contrasto il centrocampista che ha giocato la Coppa America nel 1999. Sono giorni di voci incontrollate. C’è qualcuno disposto a giurare che Resta abbia pronto il grande colpo: l’ingaggio di Antonio Conte (come giocatore ovviamente) che non rientra nei piani della Juventus di Capello. Si favoleggia di amichevoli con Aek di Atene o Paok Salonicco. La realtà si chiama Vigevano: uno striminzito 2-1 che fa scattare il primo campanello d’allarme nella testa di Borgo: “Li guardavo al momento di salire sul pullman per andare a Vigevano – racconterà mesi dopo – e li vedevo più grassi di come li avessi trovati al raduno. Quelle due settimane di ritiro ci avevano fatto più male che bene”.

Il Direttore sbotta dopo l’1-1 di Borgomanero (gol del vantaggio di Polenghi su punizione) e non certo per il risultato: “Ci mancano rabbia e determinazione indispensabili per ottenere la salvezza che rimane il nostro obiettivo”. Il parco attaccanti viene finalmente un po’ sfoltito: partono Damiano (Rosetana) e soprattutto Egbedi che trascinerà la ripescata Pro Vercelli ad una sofferta salvezza. Il grande obiettivo (di Venturini) per il reparto avanzato è Soncin (sì proprio il “cobra” ora al Pavia che segnerà 21 gol nel Lanciano dove verrà dirottato anche l’omonimo difensore azzurro) ma bisogna prima vendere Rubino che attende invano la chiamata importante. Foschi è andato davvero ad Ancona, ma non può allenare perché la squadra non viene iscritta al campionato. Per i dirigenti, tra cui l’ex D’Ambrosio, ci sono addirittura delle misure cautelari.

Poco prima di Ferragosto arriva la notizia dell’ennesimo ripescaggio del Pavia (assieme al Prato) e Macalli vara un progetto in cantiere da tempo: i gironi misti nord-sud. Per la prima volta (in serie C) giocheremo ad Andria, Acireale, Frosinone e Vittoria. Dopo un’altra sgambata a Castelletto si va a Monza per il debutto in Coppa. E’ la sera del 14 agosto e poche ore prima Paolo Bettini ha vinto l’oro ad Atene nella prova di ciclismo. Una punizione del solito Polenghi rimedia al gol del vantaggio siglato da Robbiati.

Subito dopo Ferragosto si vede un volto nuovo all’antistadio. E’ Cristian Bertani e scriverà pagine indelebili (nel bene e nel male) della storia del Novara. Adesso è solo un giocatore in prova, libero dopo la cancellazione del Varese (e forse del Como). Borgo vorrebbe ingaggiarlo a tutti i costi, ma bisogna prima cedere Rubino… Una coppia Pinamonte-Bertani potrebbe essere davvero ben amalgamata… Intanto sui giornali si legge che nel Casale c’è in prova un giovane interessante, scuola Milan, con le credenziali di nuovo “Ringhio” Gattuso. Si chiama Pippo Porcari…

Giovedì 18 agosto si gioca un insolito “Trofeo Bpn” al “Piola” con tempi di 45 minuti (anzi un po’ meno). Assieme all’Iraklis c’è una strana formazione con la maglia dell’Inter. Strana perché la vera Inter gioca a Genova, ma Mancini ha usato questo test per vedere all’opera Vieri e Recoba. Perdiamo con i greci, ma vinciamo ai rigori con i nerazurri (1-1 con gran gol di Pinamonte). E dalla “Nord” parte un “Non vincete mai…” rivolto ai tifosi della “Beneamata” che pare una profezia per quel che accadrà davvero nel 2011-12.

Tre giorni dopo battiamo la “Pro Sesto” allo scadere grazie ad un’inzuccata di Cioffi (2-1 con gol di testa di Polenghi in apertura). Il mercoledì successivo vinciamo 1-0 sul campo della Pro Vercelli con gol di Puccinelli. Il gironcino di Coppa si chiude con una sfida un’infuocata contro il Legnano degli ex Stefano e Diego Di Chiara, Bigatti, Chiti, Lussjen Corti e dell’immancabile… Omarone Nordi. Sul campo sono scintille, più dettate dalla determinazione dei lilla che dalla convinzione azzurra. Finisce 1-1 con gol del pareggio firmato da Dosi.

Rubino, come sempre, parte della panchina. Resta è ancora convinto di venderlo, ma l’offerta giusta non arriva. Siamo al 29 agosto e dovrebbe partire il campionato. Dovrebbe… perché è già stato decretato un rinvio di due settimane per far fronte a tutti i ricorsi delle squadre escluse. In C1 c’è anche il Napoli riportato in vita da De Laurentiis (dopo un tentativo di Gaucci) grazie al “Lodo Petrucci” la formula che permetteva alle società blasonate di ripartire con una proprietà dalla categoria inferiore. Ed il nostro girone sarà a 19 squadre perché a giochi fatti una sentenza amministrativa costringerà la Lega a riammettere il Como in sovrannumero. I calendari già stilati dovranno essere ridisegnati, prevedendo il riposo di una squadra a rotazione.

Con agosto termina finalmente il mercato. Per Rubino non arriva una proposta credibile e Raffaele, due anni e mezzo dopo quel Novara-Pro Patria mancato… torna a vestire l’azzurro in una gara ufficiale. Il sacrificato è Bertani che parte in direzione Grosseto. Resta ingaggia anche l’ex milanista Simonluca Agazzone e lo svincolato Liendo per una rosa sin troppo abbondante, costosa e deludente alla prova dei fatti. Il primo avversario in campionato però è il Mantova di Lori che ha speso decisamente di più di noi…

Massimo Barbero

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