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Ricordi di un'estate
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martedė 16 giugno 2015 - 08:07
seconda puntata-2001

L’estate del 2001 è molto diversa dalle precedenti. Innanzitutto in quanto il neonato sito “Forzanovara” toglie ai media tradizionali il monopolio in ordine a voci (erano spesso bufale…), novità e notizie di mercato. Ma è differente soprattutto perché viviamo finalmente 3 mesi tranquilli, senza ansie di iscrizione o altro.

Bastano una decina di giorni per formalizzare il passaggio di proprietà in cantiere da mesi. Il 3 giugno festeggiamo la salvezza in quel di Fiorenzuola ed il 14 giugno nella sala consiliare del Comune di Novara il sindaco Giordano presenta il nuovo direttivo. Con la famiglia Mastagni (Stefano e Riccardo) ci sono tanti dirigenti storici novaresi: Giulio Cesare Allegra, Carlo Manzetti, Giacomo Fortina, Paolo Baraggioli.

Il “vero” tormentone è un altro: Civeriati confermato o no? Borgo avrebbe già scelto da tempo Galderisi (in tribuna a seguire i play out) ma la piazza preme per la conferma del tecnico della salvezza. Tutti vogliono il “Cive” (che torna un mercoledì sera al “Bar Novara” a salutare i tifosi) ed alla fine anche la dirigenza cede: Civeriati (sprovvisto di patentino) sarà il tecnico anche per la stagione 2001-02. Stavolta con a fianco Carlo Della Corna che prende il posto della “bandiera” Antonio Varallo che si ricolloca nel settore giovanile.

Il “verbo” di Borgo nasconde le reali potenzialità della famiglia Mastagni. I discorsi del giorno della presentazione (centro sportivo, lavori allo stadio, negozi, bar… persino un baby parking…) fanno pensare a delle disponibilità illimitate per scalare le categorie. Sergione si infila in lunghi monologhi per spiegarci che non è che con i grossi nomi che si vince la C2. In realtà è il primo a sapere che gli entusiasmi dei Mastagni sono effimeri. Da un momento all’altro potrebbero mollare tutto… proprio come hanno appena fatto a Cremona… Dunque non bisogna zavorrare la loro iniziale disponibilità… con costi che potrebbero rivelarsi poi insostenibili…

I primi nomi accostati al Novara vengono proprio dalla squadra grigiorossa: l’attaccante Merloni ed il difensore Ossari (sarebbe un ritorno). Purtroppo il destino ha in cantiere qualcosa di diverso per Massimiliano che passerà, invece, al Thiene e morirà in un incidente stradale proprio la sera dopo la festa salvezza, nella primavera successiva…

Il primo acquisto è Sandro Ciuffetelli, centrale del Baracca Lugo. Uno sconosciuto per tutti. Non per Enea Marchesini che due anni prima l’aveva conosciuto in caserma dedicandogli un paragrafo nella rubrica “Questa pazza pazza serie C…” tenuta settimanalmente su “Forza Azzurri”. Gli altri due arrivi sono un po’ più noti: l’ala Baldini del Savona (ex Spezia e Pisa) che Borgo si era portato anche in Bulgaria; e l’ex promessa Ratti che qualche mese prima ci ha segnato un gran gol con la maglia della Biellese.

Comincia luglio e con esso la caccia all’attaccante in grado di farci fare il salto di qualità. Si parla insistentemente di tal Ramacciotti del Grosseto. E di Muoio, di proprietà del Pisa. Tra i pali si registra un clamoroso “ribaltone”: Righi chiede di essere ceduto e passa al Monza “voglio solo gente motivata” tuona Civeriati. Nelle ultime ore del calciomercato Borgo piazza il colpo in grado di risvegliare la piazza. Torna “SuperBini”, l’eroe della promozione 1996. Con lui arrivano due attaccanti in cerca di rilancio: Palombo, colpevolmente lasciato libero dalla neopromossa Valenzana e Rubino, autore di 3 reti nella stagione precedente con la maglia della Pro Sesto.  Tutta questa gente sarà davvero in grado di far fare il salto di qualità ad una squadra reduce da due play out consecutivi?

Sergione pesca anche dei giovani in ossequio alla regola che imporrà di schierare almeno un 1981 ed 1983. In particolare due figli d’arte: un centrocampista di nome Di Chiara ed un portiere di nome Boranga che lascerà presto il posto a Franzese. Ma è durante un “provino” a Vignale che Borgo rimane folgorato da un ragazzo camerunense, mai tesserato da nessuno e sprovvisto persino dei documenti di soggiorno: si chiama Boyomo Merlin e potrebbe essere lui l’83 da sfruttare per la sua superiorità agonistica sugli avversari.

La squadra viene presentata un mercoledì al “Broletto”, all’ora dell’aperitivo. “La Stampa” scrive di un “bagno di folla… quasi 500 persone” numeri che rendono bene l’idea di quale fosse il seguito allora. La gente acclama a lungo Christian Bini tornato nella città che più lo ama. C’è l’ingresso ufficiale nello staff tecnico di Luca Faccioli che cura la preparazione assieme a Stefano Pavon.

Si parte per il ritiro di Nebbiuno dove si svolgono le prime amichevoli. Ce n’è una davvero “singolare” con la Nazionale dei Frati Cappuccini di Padre Lorenzo Tarletti. Si aggregano in prova due ragazzi: un esterno velocissimo di nome Federico Bigatti ed una punta centrale che si chiama Gianvito Plasmati e che esploderà solo diversi anni più tardi. Raffaele Rubino è già ai box, fermato da un guaio muscolare sin dai primi giorni di ritiro.

Il 28 luglio è l’ora del debutto al “Piola” contro il Varese che milita in C1. Il Novara si presenta in campo con una stranissima maglia rossa che confonde il telecronista di Altitalia che (alla Giuseppe Albertini) esulta per un gol degli avversari pensando che ad essere passati in vantaggio fossero gli azzurri. Si ridesta quando vede Bini andare a raccogliere la palla in fondo al sacco. Carobbio e Gasbarroni (sì, proprio quello del calcioscommesse) chiudono i conti in meno di 10 minuti, poi è solo accademia.

Si torna a Nebbiuno per l’ultima settimana di ritiro. Senza Placida (poco gradito a Civeriati) che ha risolto il proprio contratto. Con la notizia di un girone varato a sorpresa in verticale: addio Veneto ed Emilia, si torna in Toscana! Tesseriamo un altro 1981: si chiama Sterpini, non lo vedremo mai in prima squadra. La seconda amichevole al “Piola” è decisamente più gratificante. Il Novara chiude il primo tempo in vantaggio contro il Napoli di De Canio grazie ad un spettacolare gol di Palombo. Boyomo mette ripetutamente a rischio le caviglie di Moriero e compagni che ne impongono la sostituzione. Nella ripresa i partenopei capovolgono (2-1) il risultato. Due giorni dopo goleada a Borgomanero (6-1): vengono i brividi a pensare che quello sarebbe potuto essere un derby di campionato! Il ciclo delle amichevoli si chiude con un anonimo 1-1 a Savona. Sugli spalti ci sono i novaresi in vacanza da quelle parti: Carlo Magretti e Daniele Faranna ad esempio…

Arriva il momento della Coppa Italia, ma il debutto con l’Alzano è a forte rischio. L’Associazione Calciatori minaccia uno sciopero per le nuove regole che impongono di avere in campo sempre un 1983 ed un 1981. L’annullamento della prima giornata verrà scongiurato in extremis grazie ad una poco dignitosa marcia indietro di chi aveva varato le regole “pro giovani” che rimarranno in vigore solo in coppa.

Perdiamo in casa contro l’Alzano (0-1) in maniera abbastanza immeritata. Bigatti ricorda il Fabio Scienza dei tempi migliori. Civeriati (espulso) ed il pubblico vanno su tutte le furie con l’arbitro Vicinanza. I 527 paganti del “Piola” in una domenica pomeriggio caldissima valgono al Novara la prima multa in euro della storia del calcio: 1200 euro per ripetuto lancio di bottigliette di plastica.

Va meglio a Lecco contro la squadra del futuro C.T. Donadoni. Pareggiamo per 0-0 con un Bigatti ancora in gran spolvero. Federico esagera nella ripresa ed i difensori blucelesti lo mettono kappao. Dopo l’intervento alla caviglia non lo rivedremo più così brillante…

La prima vittoria arriva contro l’Alessandria appena retrocessa dalla C1. Finisce 3-2 con i due portieri (Franzese e Brichetto) non immuni da colpe. E’ un successo che ci lascia qualche speranza di passare il primo turno di Coppa Italia. Per farlo però dobbiamo vincere a Valenza nell’ultima gara. Andiamo sotto per 2-0 e sembra notte fonda. Poi debutta Rubino e Palombo segna le due reti che valgono un inutile pareggio (2-2) ad un passo dall’impresa.

E’ un risultato che ci dà comunque morale in vista del debutto di campionato in programma in anticipo a Firenze, al “Due Strade” contro la Rondinella. Ad assistere alla rifinitura c’è anche il sindaco Giordano che parlotta con Civeriati a bordocampo. I giorni del grande gelo Achilli-Correnti sembrano già lontanissimi…

Massimo Barbero 

 

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