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venerdì 01 maggio 2015 - 21:36
di Massimo Barbero

Sabato scorso, quando l’arbitro ha fischiato la fine della gara a Pordenone, ho provato ad infrangere il muro di delusione che ci avvolgeva lanciando questa profezia… all’indirizzo di Magretti, Morganti, Specchia e Somma “Martedì ci ridanno 5 punti, sabato noi vinciamo ed il Bassano pareggia. E torniamo primi”. Lo so, in quell’istante non ci credevo nemmeno io… Ma era l’unico modo per rimanere vivi, per non mollare, per aggrapparci ancora ad un atollo di speranza che questo Novara meritava di giocarsi fino in fondo.

Ora posso scrivere quello che sognavo di scrivere da settimane, che ci era sempre stato precluso di dire, almeno dal 4 marzo (sera del primo deferimento) in poi: adesso tutto dipende da noi, solo da noi. Non dobbiamo più passare da Tribunali sportivi o altro. Non dobbiamo più sperare nei regali altrui. E’ questa la soddisfazione più bella dopo questo pomeriggio di emozioni incredibili. 

Allo stadio si soffre sempre. E quando in bilico non c’è solo il tuo risultato, ma anche quello di un campo lontano la sofferenza si trasforma in agonia insopportabile. Ogni movimento, ogni sospiro di Danny Faranna mi faceva sobbalzare e temere il peggio… Ed ad un certo punto stava maturando la beffa più insopportabile di tutte le altre beffe possibili: lo 0-0 si stava trascinando su entrambi i campi. Non ci avremmo dormito per settimane…

Pronti… via ed abbiamo scoperto che l’Arezzo non era quella squadra già in vacanza che avevamo sperato. Sin dalla prima azione nella loro area gli ospiti si sono messi a protestare all’indirizzo dell’assistente sotto la tribuna con una veemenza da formazione in lotta per qualcosa di importante. Da questo punto di vista (quello dell’intensità agonistica, s’intende) la prestazione degli uomini di Capuano è stata ammirevole. Meno lodevole che i toscani si siano dedicati ad una sistematica perdita di tempo sin dai minuti iniziali, come se avessero da speculare su qualche cosa…

Nei primi 45 minuti abbiamo visto il solito Novara versione “Piola”. Una formazione che rischia pochissimo, che accelera di rado, che attende che gli avversari si sfianchino prima di colpirli. Non abbiamo creato molto. Ricordo un tiro di Corazza e poco altro. Fino a quel calcio di punizione all’ultimo minuto di recupero con il quale avevamo sbloccato legittimamente il risultato. “Pablo… prova il tiro! Prova il tiro!” ripetevo confidando nella non eccessiva sicurezza di Rosti. Dal vivo non avevo avuto dubbi: gol regolare. E le immagini hanno confermato pienamente questa sensazione: quando Gonzalez calcia Corazza è addirittura dietro al proprio difensore. L’errore di Ficarra è stato tanto marchiano quanto provvidenziale per noi… Sì, avete capito bene… provvidenziale… perché con il senno di noi… il Bassano si è svegliato ed ha cominciato ad attaccare soprattutto dopo la rete di Della Rocca… Se fossimo passati in vantaggio prima… forse l’assalto della capolista sarebbe stato più convinto sin da inizio ripresa.

Ad inizio secondo tempo (per noi) c’era il rischio di farsi prendere troppo presto dalla frenesia di non farcela. Per fortuna siamo rimasti lucidi, senza farsi trascinare dalla battaglia di nervi ingaggiata da qualche avversario (Bonvissuto e Gambadori in primis). Il 4-2-4 ha fatto pendere l’ago della bilancia decisamente dalla nostra parte. Quella che sino a qualche settimana fa pareva la mossa della disperazione ora è diventato un atteggiamento tattico che la squadra riesce ad assorbire nel migliore dei modi. Gli avversari si spaventano, arretrano, soffrono in maniera inevitabile negli uno contro uno in area di rigore. Ad un certo punto in radio mi sono sbilanciato come raramente mi capita di fare in diretta: “E’ maturo, è maturo” ripetevo pochi minuti prima del gol di Della Rocca.  Sono molto contento per Luigi. E’ un attaccante che ha militato in categoria superiore e che è arrivato a Novara in punta di piedi. Ha saputo aspettare il proprio turno ed accettare qualche critica. Ora sta crescendo di partita in partita ed ha segnato un gol importantissimo. Teti è stato bravo a scegliere anche a gennaio (quando c’è maggiore fretta e minori possibilità di pescare) degli uomini ancor prima che dei calciatori.

Sull’1-0 Toscano è stato molto coraggioso ad inserire Adorjan, alla sua prima “vera” partita. Al posto del mister in quel frangente… avrei messo Bianchi… se solo fosse stato in panchina… L’espulsione di Gambadori ci ha favorito, ma abbiamo rischiato la vita… in occasione di quell’inserimento di Panariello… Il pericolo corso ha indotto la nostra panchina a gettare subito nella mischia Martinelli per tornare ad una più equilibrata difesa a tre. Durante il lungo recupero però abbiamo sofferto poco per quel che avveniva al “Piola”. E tantissimo per quello che stava succedendo a Monza. Lo 0-0 valeva pochissimo per entrambe (al Renate basterà un punto per essere comunque salvo) e dunque il finale di gara al “Brianteo” è stato pirotecnico, con occasionissime da una parte e dall’altra. Gli errori di mira di Panariello e Pietribiasi ci ricordano quanto sia bello, affascinante e crudele questo sport… quando è lasciato all’imprevedibile legge del campo… Questo 1 maggio è finito nella maniera sperata da noi, ma poteva finire in altre mille maniere. Questione di centimetri… Ma le serie più lunghe sono fatte proprio per essere infrante ed il Bassano non pareggiava una partita dal 15 febbraio scorso…

Ora è giusto dare a Cesare quel che è di Cesare… ed a Mimmo quel che è di Mimmo… Partiamo dal fondo. Sul campo il Novara di Toscano ha già vinto il proprio campionato (anche restituendo al Pavia il punto tolto per la ritardata fideiussione estiva). Nonostante i loro innegabili difetti (ed i punti persi fuori casa con le piccole) gli azzurri sono stati più bravi di tutti gli avversari, rimediando ad una partenza certamente non all’altezza delle loro potenzialità (10 punti nelle prime 8 gare). Il tecnico azzurro ha fatto un lavoro straordinario dal punto di vista motivazionale. Non era semplice mantenere sempre la testa sulla partita da affrontare, nonostante tutto. Non era facile gestire un gruppo di 25-26 potenziali titolari, comunque tenendo sulla corta tutti i ragazzi.

Ma è doveroso anche ringraziare l’avvocato Cesare Di Cintio per i punti recuperati. Lo so… tutti noi non vorremmo mai più parlare di queste cose… nè vedere il Novara Calcio nelle aule della giustizia sportiva… ma questa (condivisibile) aspettativa non può intaccare il giudizio sull’opera svolta da un professionista che in questi anni si è dedicato anima e corpo alla società azzurra. Dopo la sentenza di primo grado ho letto qualche invasione di campo… di gente che spiegava quello che il nostro legale avrebbe dovuto fare o non fare… Io sono sempre stato fedele alla convinzione espressa un mesetto fa: nelle aule della Giustizia Sportiva il Novara dal 2012 può schierare un autentico fuoriclasse in materia. Tutto il resto sono decisioni politiche… e/o sentenze che vengono puntualmente riformate da un Giudice superiore…

Ora il problema è… far passare questi 8-9 giorni che ci separano dalla trasferta di Lumezzane… Nella nostra storia (play off e play out a parte) non ci è mai capitato di giocare una partita tanto decisiva. Nel 1965 siamo saliti in B a Solbiate, ad una giornata dal termine. E così anche a Valdagno nel 1970. Nel 1996 eravamo sereni dal fatto che ci sarebbe bastato un pari contro una Pro Patria a cui sarebbe bastato un pari… E nel 2010 abbiamo festeggiato la promozione con due settimane d’anticipo (dopo aver mancato la chance la domenica prima a Benevento).

Quella di domenica 10 non sarà una passerella come lo fu quella con la Cremonese nel 2010. Non è una partita impossibile (i bresciani sono già certi dei play out, ma ancora in lizza per la miglior posizione) ma non sarà nemmeno una passerella. Gli occasionali intenzionati a venire in Val Trompia a scattare selfie… e pronti a fischiare al primo passaggio sbagliato o a mugugnare verso Toscano… sono pregati gentilmente di rimanere a casa, di lasciare il posto a chi ha davvero questa squadra nel cuore… Non conta essere in 1000-2000-3000… conta essere massicci ed incazzati a sostenere i nostri azzurri fino alla fine… Comunque vada a finire questi ragazzi per me sono già degli Eroi… Stavolta siamo noi (e non altri) i padroni del nostro destino… Non serve aggiungere alcunchè… Forza Novara sempre!!!

Massimo Barbero

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