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Mi ricordo quella volta che…
martedì 17 febbraio 2015 - 14:38
29 febbraio 2004: Novara-Torres 0-0
Quello che è accaduto nella domenica degli “orrori” di tal Beretta di Treviglio non può essere compreso se non si parte dal rinvio per neve della settimana prima.
La sparata del “Big snow” non l’avevano ancora inventata. Ma da giorni era annunciata una precipitazione che avrebbe ricoperto di bianco il Nord Italia. C’era stata una spruzzatina di neve in settimana. Ma il grosso doveva ancora arrivare…
E’ solo venerdì pomeriggio, ma in tanti (al telefono o di persona) durante il corso per le Difese d’Ufficio della Camera Penale mi rivolgono la stessa domanda: “Allora la rinviano?”.
In realtà l’unica neve che conta è quella che cade nelle ultime 48 prima dell’inizio del match. Quella precedente deve essere spalata a tutti i costi. Pena la sconfitta a tavolino. La neve però stavolta non si fa attendere. Ne scendere parecchia nella notte tra venerdì e sabato. E continua a scendere fino al tardo pomeriggio di sabato. D’accordo, il derby di Milano si gioca regolarmente. Ma il Novara di Pippo Resta non può essere paragonato al Milan o all’Inter. Sono anni in cui le cose extracampo si reggono quasi esclusivamente sul volontariato. Spalare il terreno di gioco è un problema. Ma è un guaio ancora più grosso liberare tribune e dintorni in tempo utile.
Sin da sabato mattina il Novara sceglie la soluzione più logica: rinviare il match di una settimana esatta, quando è in programma la sosta del campionato. Tutti d’accordo tranne la Lega che impone al carrozzone organizzativo di mettersi comunque in moto.
La Torres parte (malgrado Malpensa rimanga chiusa per alcune ore) per presentarsi ad un match che non verrà mai disputato. Il puntuale Mirco Pecnich diffonde un comunicato stampa sibillino nel quale ribadisce che la partita rimane regolarmente in programma. Tra le righe suona più o meno così’: “noi non spaliamo, ma deciderà l’arbitro al suo arrivo...”.
L’appuntamento è per le 13 di domenica 22 febbraio quando faccio la conoscenza di tal Beretta di Treviglio. Non vuole i fotografi in campo per il sopralluogo e sembra evidentemente seccato per questo doppio viaggio a Novara (eppure la distanza non pare così terribile...). E’ scortese ed un po’ arrogante con tutti. Salvo che con la trentina di tifosi della Torres che si è messa in viaggio comunque e che adesso polemizza: “Il Novara l’ha fatto perché c’ha gli squalificati…” (come se le squalifiche si scontassero anche non giocando…). Beretta li rincuora: “Vi hanno fatto venire fino a qui… Mi dispiace”.
Comprendo in quegli istanti che il recupero di sette giorni dopo sarà tutt’altro che agevole per noi… Ma purtroppo la realtà supererà anche le più pessimistiche previsioni…
Alla partita “vera” il Novara si presenta con un Brizzi in più (il capitano, dato in panchina 7 giorni prima, ha recuperato da un forte attacco influenzale) ed ovviamente ancora senza gli squalificati (Serao, Monza e Palombo). Gli ultimi due sono un regalo di Passeri di Gubbio… (quello di un famigerato Grosseto-Novara) che ci ha diretto la domenica prima a Rimini. Al posto di Monza gioca Lorenzini. Più difficile pensare di rimpiazzare Palombo che è davvero (forse con Pinamonte) l’elemento meno sostituibile (per classe e posizione in campo) di quella squadra. Senza Palombo non siamo andati oltre lo 0-0 in casa con Padova e Cesena. Il suo posto viene preso da Pau, un ex alla lontana della Torres.
Il portiere degli ospiti si chiama Pinna… esattamente come quello della sfida alla squadra di Zola che aveva scatenato il prolungato coro “Pinna, Tua moglie sta…”. Il numero 11 rossoblu è Luca Puccinelli che da lì a qualche mese passerà in azzurro. In rosa c’è anche uno sconosciuto Sansovini che però viene impiegato di rado.
Arrivo alla partita con un umore più mesto del solito per ragioni personali. La radiocronaca sarà una delle peggiori della stagione e non solo per colpa di Beretta. Non mi aiuta l’assenza di Flavio Bosetti che ovviamente si era tenuta libera da turni lavorativi… la domenica precedente… quella fissata da calendario regolare...
La sera prima sono andato a vedere un assurdo derby di hockey… Assurdo perché il palazzetto si è trasformato di colpo in una piccola bolgia biancorossa con gente invasata che inveisce nei confronti dei ragazzi dell’Hockey Novara. Si, avete capito bene… novaresi che tifano contro l’Hockey Novara… il nostro vanto cittadino più importante… Il Roller però è la squadra del momento. Sta facendo un ottimo campionato ed ha nelle dirigenza alcuni leghisti cittadini di spicco…. che hanno attirato un seguito caloroso, ma onestamente anche un po’ fastidioso per chi ha passato valanghe di sabati in quel palazzetto a tifare per i colori azzurri...
Ma torniamo alla partita di calcio giocata in una domenica fredda e grigia, priva di altre precipitazioni. Il Novara vuole esorcizzare presto la paura di non riuscire a trovare il gol e parte fortissimo. Già al 2’ Carlet e Pinamonte si divorano un’occasione sotto la Nord, a tu per tu con Pinna. Poco dopo il “Pina” va a segno, l’arbitro annulla, ma è davvero troppo presto per incazzarsi… Al 19’ è il palo a negare il vantaggio all’ariete del nostro attacco, Carlet non riesce ad approfittare dell’invitante ribattuta. Malgrado i nostri tentativi continui si va al riposo sullo 0-0.
La rete azzurra sembra davvero nell’aria ed il primo quarto d’ora della ripresa vede la Torres ripetutamente alle corde. In apertura il “Pina” smarca Pau solo davanti al portiere, ma per vedere un gol a Novara dell’ex del Tempio ci vorrebbe… almeno mezzo metro di neve… Stavolta la sua conclusione è troppo debole e non impensierisce Pinna.
Al 6’ è Carlet ad andare a segno… ma Beretta annulla ancora… Il debuttante di Treviglio centra il suo capolavoro due minuti più tardi: il nostro Alan (oggi al Bordighera…) compie una serpentina delle sue, supera un avversario, un altro, entra in area dove viene steso platealmente da Sanna… L’arbitro lascia incredibilmente correre… In un caso del genere non puoi lasciare correre… O è rigore (come sembra a tutti dalla tribuna) o Carlet ha fatto una simulazione enorme con annesse vibranti proteste e va ammonito. Non puoi lasciare correre… La brutta storia si completa al 17’ quando su cross di Polenghi dalla destra Pinamonte insacca di testa… Il “Piola” è già in piedi ad esultare quando arriva anche il terzo annullamento di un imperterrito Beretta…
Erano tutti e 3 dei gol regolari? Non potrei giurarlo perché ai tempi non c’erano immagini televisive particolarmente sofisticate di controllo… In quasi tutti i gol segnati in area di rigore c’è un contrasto che giudicato con occhi particolarmente severi può assurgere a fallo. Diciamo che ogni annullamento sarebbe parso già di per sè severo e fiscale. Messi tutti assieme hanno il sapore di una piccola “congiura” personale…
Comincia la parte meno bella della partita. Il Novara si innervosisce, continua a premere con lucidità sempre minore. La Torres si esalta in questo clima che ne fa uscire la tradizionale vena combattiva. Foschi tenta la carta Damiano… ma il gol al “Piola” dell’ex del Cerano contro gli isolani… arriverà solo un anno più tardi… con Jaconi in panchina. Il pubblico non sta più nella pelle. Ne urla di tutti i colori a Beretta. E c’è anche un tifoso che tenta una solitaria invasione nei secondi finali… bloccato prima di riuscire ad entrare sul terreno di gioco…
E la Torres? Il nulla del nulla dal punto di vista offensivo. Bini rimane congelato al suo posto… fino al 90’ quando sta per maturare una beffa epocale. Su un corto rinvio, il nuovo entrato Ferro vede il nostro portiere fuori dai pali e prova a scavalcarlo con un pallonetto dalla distanza. E’ un tentativo efficace, ma “SuperBini” riesce affannosamente a ritrovare la porta ed a deviare in corner quel pallone… Sarebbe stato davvero troppo…
Finisce 0-0. La gente aspetta invano Beretta che esce da una porta secondaria. La carriera del fischietto di Treviglio sarà breve. Sul “muro” di “Forzanovara” monta la rabbia. C’è solo l’immancabile “illuminato” di turno (nell’occasione l’editorialista “Matteostadiopiola”) che si distingue ammonendoci: “Inutile prendersela sempre con gli arbitri. Con un altro centravanti… al posto di Pinamonte… avremmo vinto comunque…”. Eh già, una vecchia regola dello sport… insegna che per vedersi convalidare un gol bisogna cautelarsi… segnandone almeno quattro…
Massimo Barbero
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