L'editoriale Azzurro
domenica 08 febbraio 2015 - 09:46
a firma di Massimo Barbero
Se Lega Pro e terna arbitrale avevano in mente di allestire un bello spot contro il calcio da vivere allo stadio… possiamo dire che il loro intento è quasi… riuscito…
Già Novara-Pro Patria era stato relegato in un orario assurdo, in un periodo climaticamente infelice ed in una serata piena di altri eventi sportivi, televisivi e non…
Al resto ci hanno pensato Baldicchi di Città di Castello e due assistenti dai cognomi che avrebbero fatto la felicità del compianto Sandro Ciotti… Tra i tanti “orrori” perpetrati… mi soffermo sul recupero “mini” accordato alla fine del primo tempo (1 solo minuto…)
Ma come??? Il gioco era stato interrotto diverse volte… anche per scontri di una certa cruenza… e tu arbitro alla fine del primo tempo fai recuperare 1 solo minuto??? Così facendo il fischietto umbro ha lanciato un messaggio chiaro ai protagonisti in campo, prontamente recepito dagli ospiti… che nel primo quarto d’ora della ripresa si sono superati nel perdere tempo… incentivati dalla considerazione che tanto alla fine il direttore di gara non avrebbe concesso un adeguato “extratime”.
Non ne faccio una colpa alla Pro Patria… ognuno fa fuoco con la legna che ha… ma vedere un metro arbitrale del genere non è certo incoraggiante per il gioco del pallone. Il fallo sistematico dei “tigrotti” non è stato sanzionato in alcuna maniera da Baldicchi che ha permesso ai lombardi di continuare a picchiare (in maniera non cattiva, ma strategica) praticamente impuniti.
Ho parlato in apertura di obiettivo “quasi” riuscito… perché per fortuna c’è il Novara… una squadra dalla rosa che per valori tecnici farebbe la sua figura anche in un campionato di B sempre più livellato verso il basso. E che, rispetto all’abulica formazione che l’anno passato ha perso sciaguratamente la categoria, ha adesso organizzazione, grinta e valori agonistici.
Sarebbe stato di cattivo gusto scrivere di torti arbitrali dopo una non vittoria. Con i tre punti in tasca, però mi pare doveroso farlo. Dall’inizio del nuovo anno ce ne stanno combinando di tutti i colori. Esattamente come accadeva nelle prime giornate del girone d’andata. Chi ha vissuto sulla propria pelle la rimonta del 2003… teme fortemente che, proprio come allora… il vento soffi decisamente verso la Lombardia… Da sportivi, ancor prima che da tifosi, speriamo di essere smentiti dal campo.
Ed ora veniamo alla partita. Il quarto tecnico stagionale della Pro Patria ha schierato i suoi con una sorta di 4-2-3-1 (o 4-2-4) che sulla carta poteva far pensare ad una prova “offensiva” dei lombardi. Le buone intenzioni di Montanari però sono rimaste tali, visto che gli ospiti hanno tirato in porta una sola volta in tutti i novanta minuti. Non avevano una condizione atletica sufficiente per reggere in maniera adeguata un modulo del genere.
E non tutti gli attaccanti (vero Baclet?) hanno mostrato una propensione al sacrificio sufficiente a giustificare questo schieramento. Così sin dai primi minuti il Novara ha fatto registrare una supremazia evidente in mezzo al campo dove Buzzegoli ha fatto da padrone, allargando spesso in maniera opportuna il gioco. E gli inserimenti di Bianchi si sono rivelati preziosi per scardinare la retroguardia bustocca. Eh si… perché a lungo la montagna ha partorito il classico topolino… nel senso che la supremazia azzurra per un’ora non è sfociata in un numero di palle gol proporzionale alla mole di gioco novarese. Abbiamo creato decisamente poco, meno che nella gara d’andata quando pure la pressione azzurra era stata decisamente più discontinua e confusa. Stavolta Evacuo e Corazza avevano vita dura negli “uno contro uno” con i centrali bustocchi dai quali quasi mai uscivano vincitori. Serviva maggiore qualità al momento dell’ultimo passaggio… anche perché molto spesso Foglio ha sprecato iniziative promettenti con assist non all’altezza della situazione. Ce l’ha data Agostino Garofalo, cuore pulsante di questa squadra e giocatore dalle qualità sopra la media che non a caso ha firmato entrambi gli assist della vittoria novarese. Nemmeno sullo 0-1 una Pro Patria ormai a corto di energie si è riportata in avanti. L’ha fatto soltanto dopo il raddoppio di Corazza quando ormai era troppo tardi per rientrare in partita.
Voglio fare un elogio particolare a Nicolò Bianchi… un ragazzo che ha assistito alla partita con l’Alessandria dalla tribuna (per scelta tecnica) e si è ripresentato in campo ancor più carico e convinto di prima. E’ questo l’atteggiamento che tutti devono avere in caso di esclusione. Toscano adesso ha per le mani una rosa davvero ampia, con oltre 20 possibili titolari… non tutti possono giocare e qualcuno può finire persino in tribuna qualche volta… ma non si tratta di esclusioni o bocciature… Se fossi un allenatore preferire sempre avere la possibilità di scegliere (anche in corsa) al fastidio di dover attendere le comunicazioni del medico per allestire una formazione… come accadeva ad inizio dicembre.
Questa considerazione si lega al giudizio sul mercato appena chiuso. Quello di Teti è stato soprattutto un mercato invernale logico, caratterizzato da scelte mirate e razionali. Ed in generale le big del girone A della Lega Pro non hanno stupito con colpi roboanti o effetti speciali. Pavia, Bassano, Novara e le altre che seguono si sono limitate a riempire le caselline vuote, cercando quasi sempre elementi di categoria, già fisicamente pronti ed affidabili. Per questo ritengo sempre di più questo girone di buon livello. D’accordo, sul fondo ci sono squadre che avrebbero fatto fatica a prendere parte alla C2… di qualche anno fa… Ma per contro ci sono una decina di formazioni competitive (ed all’appello mancano il Monza di Armstrong ed il Vicenza in cui Cocco segna gol a raffica in B) che sono lo specchio di un progetto serio e credibile. Le tristi vicende di Monza e Parma… ci insegnano che sta finendo l’epoca del calcio fatto con i soldi del Monopoli… ed anche noi tifosi dobbiamo smetterla di inseguire illusioni… (“De Salvo caccia i soldi!!!!”) radicandoci maggiormente in una realtà che economicamente è difficile per tutti, club calcistici compresi. E’ bellissimo vincere. Ma è comunque gratificante poter continuare a sventolare la propria bandiera negli anni, al di là delle categorie e delle fortune passeggere del campo.
Ed oggi Pavia-Alessandria… La classifica ci impone di tifare per una “non vittoria” della capolista… Ma il saggio Favergiotti mi ha invitato a riflettere sul fatto che, alla luce dei tre punti di ieri, qualunque risultato porterà al Novara qualcosa in termini concreti… Nell’ipotesi peggiore… allontaneremmo in maniera quasi definitiva dalla corsa al primo posto quell’Alessandria che solo un mese fa, il 6 gennaio (dopo il 3-0 di Venezia) pareva la grande favorita, alla luce della grande rincorsa… Comunque vada ci giocheremo una bella fetta del nostro campionato tra 7 giorni a Pavia… in una faccia a faccia in uno stadio… adesso troppo “rimpicciolito” per ospitare un big match che vale una fetta di serie B… Domenica prossima dobbiamo dare tutto, ma proprio tutto perché non ci capiteranno spesso altre domeniche del genere… Forza Novara sempre!!!
Massimo Barbero
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