L'editoriale Azzurro
domenica 01 febbraio 2015 - 09:33
a firma di Massimo Barbero
A Cremona ci siamo ripresi i punti che all’andata ci erano sfuggiti per colpe nostre ed un pizzico di sfortuna. Alla lunga il calcio ti restituisce quasi sempre quello che ti ha tolto. E viceversa. Anche se gli allenatori, almeno a caldo, quasi mai hanno l’onestà di ammetterlo. A sentir parlare Giampaolo in conferenza stampa pareva che la sua squadra avesse fatto la partita della vita. Invece, parata di Tozzo nel recupero a parte, non ricordo altri veri pericoli creati dai padroni di casa in un secondo tempo tutto possesso di palla, ma privo di azioni davvero ficcanti.
Non è stata una bella gara, ma la vittoria era di vitale importanza, ancor più alla luce del quarto successo consecutivo del Pavia. Molte cose sono cambiate da quel 14 settembre in cui il Novara aveva sciupato (nella ripresa) l’inenarrabile contro una Cremonese giovane ed inesperta. Allora sembrava davvero che la nostra fosse una squadra di un’altra categoria, incapace però di calarsi nella realtà contingente. Affrontavamo molte di quelle partite (penso alla sfida con i grigiorossi o alla trasferta di Busto e parzialmente anche a quella di Sassari) come fossero delle amichevoli d’agosto: esibivamo un gran possesso palla, eleganti preziosismi fino al limite dell’area di rigore avversaria. Ma al momento di concretizzare ci mancava sempre qualcosa. Ed alla lunga, quando vedevamo il risultato sfuggirci di mano, finivamo con l’innervosirci e con lo sbagliare (sottoporta e spesso anche in difesa) persino l’insbagliabile.
Adesso vediamo in campo un altro Novara: decisamente meno bello, a tratti persino rinunciatario e prevedibile, ma molto più concreto e calato nella categoria di appartenenza. Per contro quella differenza abissale con la Pro Patria o la Cremonese di turno (o persino con il Monza che affrontammo ad agosto) adesso è decisamente più sfumata. L’esperienza sul campo ed il mercato di gennaio hanno contribuito a livellare i valori. Siamo una buona squadra di Lega Pro, con qualche individualità di categoria superiore. E tante alternative che pochi allenatori possono permettersi. Al proposito grandi complimenti a Corazza: un giovane attaccante che ha segnato tantissimi gol pesanti e di cui ci dimentichiamo un po’ troppo spesso nel celebrare (giustamente) Felice e Pablo e nel rimpiangere il talento non sfruttato di Manconi. In questo girone di ritorno Simone ha già segnato due gol pesanti. Non male per uno che parte spesso dalla panchina…
Ma torniamo al rendimento della nostra squadra. Ovviamente la giusta dimensione sta nel mezzo. D’accordissimo, meglio vincere senza giocare bene che fare l’esatto contrario. Ma il problema non è di carattere estetico (e chissenefrega!). Il fatto è che senza un gioco alla lunga è difficile anche vincere le partite. Basta l’appannamento di qualche singolo che diventa dura anche fare gol ad un Lumezzane in dieci. E si finisce con il perdere la testa proprio quando sarebbe l’ultimo errore da commettere.
Per questo dobbiamo partire da questo graditissimo 1-0 di Cremona per renderci conto che bisogna fare decisamente di più per riuscire a chiudere questo campionato nella posizione che tutti vorremmo. Toscano ed i suoi ragazzi sono stati bravissimi a gestire l’emergenza cominciata a metà ottobre e terminata (facendo gli scongiuri) solo dopo il 2-2 con il Monza dell’11 gennaio. Abbiamo avuto una serie tale di assenze che avrebbe ammazzato qualsiasi squadra. Invece noi non solo abbiamo retto il passo delle avversarie con tanti giovani in campo, ma siamo riusciti anche a recuperare il terreno perduto nelle prime 8 giornate di campionato quand’eravamo praticamente al completo. Purtroppo siamo scivolati sul più bello… nelle prime due sfide casalinghe del nuovo anno… quando eravamo addirittura davanti a quel Pavia che adesso pare volare…
Adesso però è perfettamente inutile piangere sul latte versato. Mancano 15 partite e siamo ancora perfettamente arbitri del nostro destino. Però adesso che abbiamo inserito Gavazzi e Foglio e ritrovato Buzzegoli, Garofalo e Faragò (e speriamo presto anche altri elementi) dobbiamo fare un ulteriore salto di qualità che è nelle corde di questo gruppo che dal punto di vista caratteriale non è secondo a nessuno. Abbiamo una rosa vastissima. Ieri non c’era Pablo... ed abbiamo mandato in tribuna (per scelta tecnica) giocatori che sarebbero titolari in molte squadre del nostro girone. Dobbiamo capitalizzare questa riserva di uomini, stimoli ed energie, soprattutto nella lunga volata finale.
Nella partita di Cremona non abbiamo sfruttato a dovere quella che poteva essere l’arma letale contro un avversario che difendeva molto stretto: la percussione sulle corsie esterne che dovrebbe essere il punto di forza di un modulo come quello adottato dal Novara. Quando l’abbiamo fatto (vedi gli sganciamenti di Dickmann) abbiamo puntualmente messo in imbarazzo la compagine di Giampaolo.
Per contro allo “Zini” siamo stati quasi impeccabili nella fase difensiva. Abbiamo concesso davvero il minimo indispensabile ai padroni di casa che pure hanno avuto più di un tempo per rimontare il gol di Corazza. Martinelli e Freddi hanno giocato una delle loro migliori partite. E rimpiango il fatto che l’acquisto di Gavazzi (per concludere una trattativa bisogna essere d’accordo in tre…) non sia stato concluso con qualche ora d’anticipo. Non me ne voglia il buon Galassi (a cui faccio un sincero in bocca al lupo per l’avventura portoghese) ma con tre difensori di ruolo in campo forse avremmo portato a casa anche la partita con il Monza, assistente permettendo. Speriamo che Cremona sia il primo segnale di una solidità difensiva finalmente ritrovata. Forse non è un caso che ciò sia avvenuto quando Toscano ha potuto finalmente lavorare con gli stessi uomini (Vicari compreso) per tre settimane di seguito.
Ho letto qualcuno sul “muro” invocare l’arrivo di un incontrista. Invece di quelli secondo me ne abbiamo a bizzeffe (avete visto che secondo tempo ha disputato Bianchi?). A questa squadra per fare il salto di qualità manca il Cesarini di turno… o il Rigoni o almeno il Lazzari dei tempi belli… il giocatore in grado di trovare l’invenzione, la giocata a ridosso dei sedici metri avversari o il gol risolutivo contro una difesa schierata. Non a caso le nostre partite migliori con il 3-5-2 le abbiamo disputate quando abbiamo potuto contare su uno Schiavi o un Gustavo (è successo solo con la Giana) in giornata di grazia. Voglio dire quando abbiamo avuto in campo elementi che aggiungessero qualità alla nostra manovra. Non è semplice (e non è agevole anche dal punto di vista dell’investimento) trovare un elemento determinante in quella zona del campo… Chi ha giocatori decisivi (e possibilmente non troppo cari) se li tiene ben stretti. Ma è quello l’unico ed ultimo sogno personale… di un mercato invernale… troppo dilatato nel tempo e quasi sempre quasi inutile, almeno per le zone alte della classifica.
Di certo questo sabato ha lanciato, con due settimane di anticipo, la partitissima Pavia-Novara… che sarà preceduta da un Pavia-Alessandria altrettanto stimolante (per il campionato ovviamente). La squadra di Maspero va forte. Ha segnato 7 gol in 2 gare alla Feralpi Salò che contro di noi aveva esibito una delle difese più rocciose del campionato ed un’organizzazione eccellente. La capolista (Monza a parte) ha realizzato 3 gol al Bassano, 3 alla Pro Patria e ben 4 alla truppa di Scienza. Un ruolino spaventoso. A cui però fa da contraltare una difesa non impeccabile con 7 gol incassati nelle ultime 3 partite “vere” (con tutto rispetto per i ragazzi mandati in campo da Pea al “Fortunati” che hanno retto degnamente il confronto). Dunque dovremo essere bravi a contenere l’attacco mitraglia pavese (a Salò ha segnato pure il nuovo arrivo Mattia Marchi che a Cremona pareva non brillare…) per sfruttare i loro punti deboli. E magari una sorta di inconscio “tarlo” che il 4-0 dell’andata (seppur maturato in circostanze particolari) potrebbe aver lasciato…
Ma sto già correndo troppo in là… Ora è il momento di concentrarsi sulla Pro Patria… Di regali (anche ai “tigrotti”) ne abbiamo già fatti abbastanza… e non possiamo più permetterci distrazioni di sorta… Forza Novara sempre!!!
Massimo Barbero
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