L'editoriale Azzurro
domenica 18 gennaio 2015 - 10:45
di Massimo Barbero
Adesso è il momento di stare uniti, di preparare un “Piola” caldo e compatto per il derby con l’Alessandria di venerdì sera, di trasferire anche nel nostro stadio quel tifo “determinante” su cui il Novara può contare sempre quando gioca in trasferta. Dov’erano ieri sera alle 19.30 circa i signori che in tribuna con il Monza avevano fischiato Miglietta al primo passaggio sbagliato mentre 100 cuori azzurri autentici urlavano “Forza Novara” a gran voce in quel di Salò? A cena o davanti al computer a ripetere “l’avevo detto…”? Dobbiamo mettere Toscano ed i suoi giocatori nelle migliori condizioni per esprimersi. Al resto, ovviamente, devono pensarci loro.
Sorrido ripensando che qualcuno parlava già di “ultima spiaggia” a fine settembre quando affrontavamo il Pavia sotto di 5 punti in classifica. Nemmeno ora siamo all’“ultima spiaggia”, ma i punti persi contro Lumezzane e Monza ci mettono nelle condizioni di non poterci più permettere di sbagliare. Tantomeno al “Piola”. Da qui alla trasferta di Como (4 marzo se il turno verrà davvero anticipato come ho letto da qualche parte) ci attende un calendario terribile. Probabilmente ancor più ostico (perché affronteremo Pavia, Bassano e Como fuori casa) di quello che ai primi di ottobre già ci aveva relegato a distanza importante dalla vetta. E’ il momento, signori. Il tempo delle chiacchiere e delle speranze è finito. E’ giunto quello dei fatti. Se siamo davvero il Novara la “corazzata” che agli altri allenatori dipingono come tale per spostare abilmente la pressione sulle spalle di Toscano e c… è il tempo per dimostrarlo. Io non penso che questo Novara sia una “corazzata”, l’ho scritto più volte in questa stagione. Ma credo che questo Novara sia una buonissima squadra, che in B con un paio di ritocchi si salverebbe agevolmente e che in questo girone di C sta nel mazzo delle 4-5 pretendenti alla promozione. Dunque niente paura… consapevolezza nei nostri mezzi e fiato ai polmoni… per correre e tifare!!!
La notturna di Salò non è stata molto diversa da quella che ci immaginavamo. La Feralpi è una squadra fenomenale nell’andare in campo sistematicamente per distruggere il gioco altrui e colpire gli avversari al primo errore. Giocando così ha battuto in casa il Monza di Pea che per una volta aveva dovuto fare la partita. E lasciato per strada due punti sotto la pioggia con la diligente Pro Patria di Aldo Monza (esonerato troppo presto) che aveva difeso strenuamente lo 0-0. Eppoi i Leoni del Garda hanno un paio di ex che, per ovvie ragioni, caricano la sfida con il Novara di significati particolari (anche così si spiegano il nervosismo di Pinardi in sala stampa all’andata e quello di Beppe Scienza, già tecnico del nostro vivaio, ieri).
Eppure fino al gol di Gonzalez il Novara ha giocato benino. Ha tenuto il campo in maniera egregia. Ha ritrovato una lucidità nell’impostare il gioco che con il Monza si era vista appena per un quarto d’ora. Gli azzurri hanno alzato progressivamente il ritmo senza mai correre veri rischi di farsi infilare in contropiede. Hanno sfruttato la vena e la motivazioni dei nuovi innesti. Buzzegoli non può essere al top, ma dal suo piede partono le uniche giocate illuminanti. Faragò è parso già in condizione più che accettabile e fortemente convinto. Foglio ha spinto molto nella prima parte della gara. Peccato non aver avuto nemmeno stavolta un Evacuo in grado di mettere in difficoltà Leonarduzzi e Ranellucci, una delle coppie centrali difensive più rognose ed esperte di questo girone. Il gol di un Pablo straordinario per impegno e dedizione alla causa ci apriva grandi scenari di ottimismo…
All’andata dopo il capolavoro di Corazza la compagine di Scienza aveva difeso la sconfitta con il minimo scarto… praticamente fino alla fine… quando si era resa minacciosa con una serie di mischie nella nostra area. Anche stavolta le palle inattive parevano l’unico pericolo verosimile al cospetto di un avversario “spuntato”. Ed invece ci siamo fatti infilare in maniera assurda, senza nemmeno sfruttare per un po’ l’inerzia del preziosissimo vantaggio. Superata la botta il Novara si è riportato in avanti dando la sensazione di poter mettere in difficoltà la Feralpi anche nella ripresa.
Invece nel secondo tempo la musica è decisamente cambiata. L’infortunio di Vicari ha tolto certezze alla nostra retroguardia e per qualche minuto Freddi sulla sinistra ha ballato non poco. In mezzo al campo abbiamo perso parecchio a causa della cattiva condizione di Pesce e di una flessione evidente di Foglio. Per fortuna l’innesto di Bianchi ha riequilibrato le cose, ma bisogna riconoscere che nella ripresa la Feralpi ha ampiamente legittimato un pareggio che all’intervallo ci stava stretto. Soltanto nell’ultimo minuto di recupero abbiamo creato due situazioni che potevano valere un blitz da tre punti.
Ora non dobbiamo farci prendere dall’ansia di andare subito a colmare il distacco da un Pavia che sino a Natale era addirittura alle nostre spalle. E’ una situazione psicologica pericolosissima. Non a caso nell’anno della promozione targata Frosio… siamo riusciti ad andare a prendere il Lumezzane… quando tutti avevamo abbandonato anche la speranza di poterlo raggiungere… Dobbiamo semplicemente giocare da Novara, con personalità e convinzione su tutti i campi. Gli altri prima o poi qualche punto lo lasciano sempre… l’importante è essere pronti ad approfittarne. Vorremmo essere lassù, al posto della squadra di Maspero. Ma ora toccherà alla capolista in fuga… il ruolo di favorita d’obbligo che tanto sembra aver zavorrato il nostro cammino… Un po’ di pressioni adesso spettano anche a chi ha l’onore del primato.
A San Gaudenzio chiedo solo… di preservare il nostro organico da ulteriori infortuni e problemi assortiti. Abbiamo già pagato abbastanza dazio da ottobre ad adesso. Solo così potremo valutare davvero il lavoro di Toscano e verosimilmente crescere in una fase difensiva in cui commettiamo ancora davvero troppi errori… La strada è ancora lunga, vietato mollare di un centimetro… Forza Novara sempre!!!
Ps: il Monza dopo aver strappato il 2-2 al “Piola” è stato sconfitto in casa dall’ottimo Renate. Nessuna sorpresa… in settimana i biancorossi di Pea hanno perso altri 5-6 elementi tra quelli schierati nel nostro stadio ed altri ne perderanno in vista della gara con il Pavia del prossimo turno. Al di là di una situazione molto particolare, è la conseguenza di un’anomalia che i vertici del calcio non vogliono saperne di sanare. Il mercato “invernale” ha un senso se viene programmato a bocce ferme, se si svolge nelle 2 settimane di pausa collocate alla fine del girone d’andata. Altrimenti si creano situazioni assurde come questa. Il Monza che ha giocato a Novara alla prima di ritorno non è quello che applaudiranno a Pavia solo due settimane dopo…
Pps: complimenti sinceri alla Feralpi Salò per l’organizzazione e la disponibilità davvero eccellenti dell’ufficio stampa e di tutti i componenti della società che ci hanno permesso di lavorare al meglio in uno stadio piccolo, ma almeno per noi giornalisti estremamente completo e funzionale.
Massimo Barbero |