L'editoriale Azzurro
mercoledė 07 gennaio 2015 - 09:26
a firma di Massimo Barbero
3 anni fa erano stati Jovetic e Montolivo a farci andare di traverso il panettone con uno 0-3 a domicilio alla fine delle vacanze natalizie… Stavolta sono stati sufficienti Alimi ed Ekuban… per la gioia dei “supermegatrolls” sparsi un po’ ovunque (anche al “Piola”) e pronti a tornare a farsi sentire dopo lunghe settimane di doveroso silenzio…
Battute (amare) a parte, questa sconfitta è la somma dei tre difetti principali dell’attuale Novara che con il Lumezzane si sono ripresentati di colpo, ahinoi tutti assieme.
1- Chi ha la pazienza di leggermi da agosto sa che più volte ho sottolineato come questa squadra incassi troppo spesso gol su autentici regali fatti agli avversari. Le prime due reti della truppa di Braghin sono nati da altrettanti svarioni di Martinelli eppoi di Miglietta.
Molte volte è successo nel corso di questa stagione, almeno fino a dicembre, soltanto in trasferta. Martinelli è un elemento dalle potenzialità di categoria superiore, che ha il passo per fare tranquillamente l’esterno in una squadra di B e che quasi sempre anticipa gli avversari con una sicurezza esemplare. Ma che nel corso della partita piazza ogni volta almeno un errore marchiano per eccesso di confidenza.
Stavolta ci è costato carissimo e piangiamo lacrime amare, ma tante altre volte, anche in casa, avevamo rischiato grosso. Forse non è un caso che gli attaccanti avversari insistano con cotanta convinzione nel pressing sui nostri portatori di palla, specialmente al “Piola” quando ci riversiamo nella metàcampo avversaria.
2-Una grande squadra è tale se sa andare anche controvento, se sa gestire nella maniera migliore un episodio negativo. L’attuale Novara non ha ancora raggiunto questa maturità. Dopo lo 0-1 di Ekuban siamo andati letteralmente in cortocircuito. Anche se c’era più di un tempo da giocare in casa nostra ed in superiorità numerica. Era successo così, in situazioni obiettivamente più difficili, anche a Sassari ed a Vicenza. E finora non siamo mai riusciti a sbloccare un risultato nell’ultima parte di gara, come le nostre avversarie fanno regolarmente.
3-Ci sono delle carenze di gioco evidenti, mascherate sinora dalle prodezze dei singoli. Sembra quasi che la squadra si sia involuta rispetto ad agosto-settembre-ottobre quando creava (e sprecava) palle gol in serie. C’è stata una fase del primo tempo in cui avevamo messo letteralmente alle corde il Lumezzane. Ebbene anche in quel momento di dominio assolutamente netto (ed anche nel confuso e rassegnato assalto finale) non siamo mai riusciti a creare un’azione manovrata degna di questo nome. Ci siamo resi pericolosi con tiri da fuori e qualche colpo di testa. Il 3-5-2 ha un senso (per una formazione di vertice) se gli esterni spingono in maniera importante, se si allarga costantemente il gioco. Altrimenti è solo un intasarsi di uomini e spazi.
Ai difetti cronici apparsi, per una volta, tutti assieme si è aggiunta la “stupidaggine” di Pesce (mi riferisco più al primo cartellino giallo che al secondo) che ha rappresentato la vera svolta della gara, dal punto di vista tattico e psicologico. E, permettetemi, anche un pizzico di sana sfortuna che ogni tanto può capitare. Se quel tiro di Gonzalez sullo 0-0 si fosse insaccato… probabilmente la gara avrebbe preso una piega ben diversa… Ma proprio per questo mi ero arrabbiato perché ad Arezzo non abbiamo cercato la vittoria fino alla fine. Prima o poi la giornata storta (anche dal punto di vista degli episodi) capita anche in casa ed i punti persi vanno recuperati in trasferta.
Non sono preoccupato per aver lasciato per strada 3 punti probabili ed anche apparentemente comodi (almeno dopo l’espulsione di Baldassin). Non sono preoccupato per gli errori determinanti di Martinelli, Pesce e Miglietta che hanno permesso al Lumezzane di andare al riposo già in vantaggio di due reti. Sono cose che fanno girare le scatole, ma che possono capitare a tutti. Così come può succedere di perdere qualche punto per degli errori arbitrali.
Invece sono preoccupato perché anche quando avevamo in mano il pallino del gioco abbiamo creato davvero pochissimo là davanti. Sono preoccupato perché abbiamo un organico a pezzi in cui ad ogni partita perdiamo almeno un difensore (prima era successo ai centrocampisti, poi agli esterni). Lo stiramento può toccare a tutti, ma.. che rendimento ci può garantire da qui alla fine uno come Freddi che nelle ultime 4 partite giocate (da Vicenza in poi) è uscito per 2 volte per un guaio muscolare?
Senza fare i conti in tasca a nessuno…ma sappiamo tutti cosa può significare per la proprietà raggiungere (o meno) l’immediato ritorno in B. La cadetteria garantisce un paracadute economico (vedi il Vicenza “miracolato” dal nostro ricorso) nemmeno immaginabile in terza serie dove vicende come quella che sta capitando al Monza negli anni saranno purtroppo destinate a ripetersi con sempre maggiore frequenza.
Ed allora se la B diretta rimane l’obiettivo improcrastinabile di questo Novara… bisogna intervenire subito sul mercato per garantire a Toscano quei due difensori divenuti indispensabili per non affrontare con l’acqua alla gola le 4 sfide (Alessandria compresa) che ancora ci separano da qui alla fine del mercato. Eventuali altri innesti potranno essere operati con maggiore tranquillità, d’intesa con il tecnico. Ma ora bisogna parare l’emergenza, senza indugiare oltre.
Ed ancora un sassolino nella scarpa… Non mi ritrovo in questa crociata convinta “anti Miglietta” che qualcuno sugli spalti ha intrapreso da un po’ di tempo con conseguenze poco felici. L’ex della Ternana finora non ha incantato (anche se qualche pregio nelle scorse partite l’aveva mostrato), ma è un calciatore del Novara e finchè indossa la nostra maglia deve essere incoraggiato come tale. Coloro che adesso vorrebbero Buzzegoli a prescindere… sono gli stessi che nell’autunno 2012 fischiavano Buba… rimpiangendo Porcari… Non si vive di passato per quanto glorioso ed il tifo contro (tantomeno contro un singolo giocatore) non ha mai aiutato nessuno, anzi.
Non saranno Alimi ed Ekuban… a scoraggiare chi ha davvero il Novara nel sangue… Ne abbiamo passate tante e troppe per arrenderci di fronte ad una sconfitta brutta ed inattesa come questa…. Domenica si torna in campo… e vedremo chi ha le palle e chi non le ha… Abbiamo perso una battaglia, ma la guerra non è finita, anzi. Tra quattro giorni saremo di nuovo al “Piola”, possibilmente più incazzati di prima… In campo e fuori… Forza Novara sempre!!!
Ps: che succederà a Monza da qui a domenica? Questa domanda basta da sola a far capire come la regolarità del campionato sia fortemente messa in discussione da casi come quello della società biancorossa. Perché il Monza che ha affrontato il Bassano a dicembre (o la Pro Patria adesso) non è il Monza che ci ha battuto a fine agosto. Ed il Monza che sfideremo al “Piola” sarà verosimilmente diverso dal Monza che scenderà a Pavia due settimane più tardi… quando (se non interverranno novità positive che sinceramente auguriamo di cuore agli sportivi brianzoli) l’iter della procedura di messa in mora dei tesserati sarà completato e tutti saranno liberi di accasarsi altrove…
Massimo Barbero |