L'editoriale Azzurro
domenica 04 gennaio 2015 - 09:56
a firma di Massimo Barbero
Le vacanze sono agli sgoccioli e con esse il tempo dei pensieri nobili e dei buoni propositi di fine anno… Domani scatta ufficialmente l’ultima fase di trattative. Dopodomani c’è Novara-Lumezzane. E’ giunto il momento di tornare ad essere concreti.
Qualche giorno fa ho letto un “post” di “Depa” che fotografava nella maniera migliore il mercato di gennaio. Ci si aspettano sempre grandi cose, ma ben difficilmente si torna a casa con giocatori davvero determinanti e/o utili alla causa.
A Giaretta (che nello scorso editoriale ho bocciato sonoramente per l’estate-autunno 2012 e per la preparazione della squadra che sarebbe naufragata nel campionato 2013-14) va riconosciuto il merito delle determinanti intuizioni del gennaio di due anni fa quando Colombo, Crescenzi e soprattutto Seferovic (assieme all’esplosione di Bruno Fernandes già in rosa) cambiarono volto alla nostra stagione. Dal gennaio 1999 (anno in cui è stato introdotto l’attuale calendario delle trattative) ad oggi è stato quello il miglior mercato di riparazione che la mia memoria ricordi.
Per il resto rammento poche esperienze davvero felici. Ad esempio quella del 2000 quando Scognamiglio, Cuccu e Iuliano diedero sostanza ad una rosa che senza di loro rischiava la retrocessione diretta. Eccellente anche l’intervento di Sensibile nel 2010 con la squadra di Tesser ormai lanciata verso la serie B: lo svincolato Gemiti e Drascek finito all’Itala San Marco erano due rinforzi non ingombranti per il presente (divennero però molto utili da marzo in poi) ma già proiettati in ottica futura, di categoria superiore.
E’ paradossale mettere a raffronto quello che è successo nel 2006 e nel 2007, sempre con Borgo al timone. Nel primo caso ci presentammo alle trattative invernali obbligati a sfoltire l’organico per esigenze societarie (Resta era stato abbandonato dopo le immancabili promesse estive). La sostanziosa opera di “dimagrimento” ci restituì invece una squadra molto più unita e motivata che senza Elia e Martinetti (e tanti altri comprimari) nel ritorno riuscì a racimolare, malgrado il rilassamento finale a play off sfumati, ben 6 punti in più. Un anno dopo la musica era cambiata e fortunatamente in meglio. L’avvento a novembre di De Salvo ci aveva garantito la solidità per ritoccare con efficacia una squadra “povera”, ma già competitiva. Ed invece Dall’Acqua e Chiappara, per svariate ragioni, aggiunsero poco ad un Novara “indietro tutta” (11 punti in meno nel ritorno). Un chiaro esempio di equilibri alterati dalle trattative invernali, e non certo per colpa esclusiva dei due innesti.
Nel complesso è sempre più facile rinforzare una squadra che naviga sul fondo classifica (vedi 1999-2000) piuttosto che una che occupa la seconda piazza come l’attuale. Non a caso persino le sessioni invernali del 2012 e del 2014 hanno migliorato la situazione complessiva, specialmente in attacco, pur senza evitarci due amare retrocessioni. Con un distinguo però. Di Jensen, Radakovic e Golubovic potevamo tranquillamente fare a meno; Gabriel Silva e Laner non hanno dato quasi nulla per problemi fisici più o meno gravi.
L’equazione sottile da raggiungere è chiara. Bisogna migliorare il più possibile il proprio organico cambiando il meno possibile. Troppi innesti richiedono del tempo che a gennaio non c’è più. Meglio cercare gente già pronta e motivata. Matrimoni rimandati per settimane come quello con Laner quasi mai portano a qualcosa di buono… E non c’è tempo per aspettare giocatori che devono ritrovare la condizione (o gli stimoli) in corsa.
Tutto questo discorso generale serve ad introdurre l’ argomento attuale più specifico: cosa manca al Novara 2014-15 e cosa cerchereste di reperire nel prossimo mercato? Mi pare evidente la priorità di non cedere nessuno dei titolari del girone d’andata. E’ inevitabile che tanti azzurri possano avere estimatori in categoria superiore (e che l’affare possa ingolosire il procuratore di turno…) ma perdere dei pezzi a questo punto della stagione avrebbe il sapore di un ridimensionamento che non rientra nelle abitudini dell’attuale proprietà.
Gli innesti si fanno per due ordini di ragioni: colmare lacune di organico e/o inserire qualcuno sensibilmente più forte degli uomini a disposizione. In difesa c’è bisogno di intervenire per entrambi i motivi. I guai fisici di Bergamelli hanno sguarnito un organico che non può ancora contare su Ludi. Nell’unica partita in cui abbiamo avuto un centrale squalificato (Martinelli) c’è stato bisogno di inventarsi Galassi difensore per ritrovare la quadra. Eppoi il reparto ha ancora ampi margini di miglioramento. Freddi sinora ha commesso troppi errori, spesso decisivi. Martinelli pecca talvolta di qualche eccesso di sicurezza che può costare carissimo. Il più convincente finora è parso il Vicari visto in campo dal 26 ottobre in poi. Beye deve maturare, difetta giocoforza di esperienza, ma ha potenzialità innegabili (e speriamo non si sia fatto male seriamente nell’amichevole con l’Omegna). Non inganni il fatto che abbiamo una delle difese migliori del campionato. Al di là del buonissimo rendimento di Tozzo, c’è da tener presente che la statistica è un po’ falsata dal dato casalingo (solo 2 reti al passivo). In trasferta invece abbiamo preso molte volte gol alla prima sortita avversaria (ed ad Arezzo Tozzo ha compiuto una parata decisiva su Erpen) come ad una grande squadra non dovrebbe mai capitare. Ed abbiamo mantenuto la porta inviolata solo in un’occasione (Arezzo appunto). Nel 2009-10 nelle prime 10 trasferte ci era successo ben 6 volte (Figline, Como, Busto, Viareggio, Cremona e Sorrento). Tutti i Novara delle promozioni cui ho assistito… dal 1996 in poi… poggiavano una retroguardia, fatte le debite proporzioni, più forte dell’attuale. Ripensate al valore dei vari Scotti, Casabianca, Turato… oppure Cioffi, Ciuffetelli, Polenghi… ed ancora Lisuzzo. Centurioni e lo stesso Ludi… D’accordo, il tempo trascorso falsa le prospettive ed il livello medio è in continuo calando, ma la differenza mi pare innegabile.
Per quanto riguarda gli esterni molto dipende dalle condizioni di Garofalo. Lui è davvero un giocatore di categoria superiore, umile e calato appieno in questa avventura. Malgrado dal 19 ottobre in poi abbia completato 1 sola partita titolare (Albinoleffe) su 10 disputate rimane un leader di questa squadra, dentro e fuori dal campo. Non dimentico le sue dichiarazioni nei momenti più delicati di questa stagione (dopo le amarezze con Monza e Bassano). E la sua carismatica presenza alla “panisciata” di Lumellogno a 3 giorni dal brutto pomeriggio di Vicenza quando serviva una presenza forte della squadra in una serata per appassionati autentici. Senza Garofalo perdiamo parecchio. Assurdo ipotizzare di cederlo (tantomeno per un giocatore dalle caratteristiche e dall’attuale tenuta fisica di Cristiano) obbligatorio recuperarlo il prima possibile e finalmente nel pieno delle forze. Si potrebbe pensare in ogni caso ad un’alternativa nel caso riuscissimo a piazzare Barlocco che non si vede in campo (Coppa a parte) dalla seconda di campionato.
In mezzo… secondo me non serve comprare qualcuno tanto per fare numero. O si prende un centrocampista davvero più forte degli attuali, oppure ogni ruolo ha il suo degno alter ego: Bianchi (Faragò), Miglietta (Buzzegoli), Pesce (Schiavi o Gustavo). Senza dimenticare Galassi che dopo la Giana meriterebbe almeno una opportunità nella posizione prediletta. Bianchi ha rappresentato la sorpresa più bella di questo girone d’andata. Faragò può diventare determinante in un 3-5-2 capace di esaltare la sua capacità negli inserimenti alla Marchisio. Su “Buba” è giunto il momento della svolta: se si punta davvero su di lui è ora di dargli una chance da titolare, visto anche che ci sono due partite casalinghe ravvicinate.
La questione attacco non può prescindere dal destino di Manconi. Se venisse davvero perfezionata la sua cessione allora è al caso di operare un innesto cercando un autentico vice Evacuo. La partenza di Jacopo dispiacerebbe a tutti dal punto di vista tecnico, ma non si può prescindere da un discorso economico. Le esigenze societarie prevalgono sulle innegabili ragioni del cuore. Di questi tempi se arriva un’offerta adeguata da una società di categoria superiore è un delitto non lasciar partire un ragazzo che sinora ha disputato da titolare solo la prima partita di campionato (quando giocavamo sempre con tre attaccanti). Una stagione in Lega Pro con poche presenze rischia di deprezzare il valore dell’attaccante esploso nella nostra Primavera.
Questo può sembrare un discorso in contraddizione con quello fatto in apertura (in particolare riferendomi allo scambio riguardante Garofalo di cui ho letto su alcuni siti solitamente ben informati) ma non è così. Un conto è lasciare per strada un titolare, a questo punto della stagione. Un altro è cedere (a condizioni adeguate) un giovane talentuoso e promettente che finora però non è stato certo al centro del progetto tecnico del Novara 2014-15.
Nel complesso non mi aspetto rivoluzioni o nomi roboanti da questo mercato. Ma so che questo Novara è migliorabile in ruoli ben precisi. E credo che gli interventi opportuni verranno fatti. Anche perché il piatto ricco adesso fa gola a molti… Il primo posto che vale la serie B è alla portata di almeno 5-6 società… e nessuno vuole lasciarsi scappare la grande occasione… Il segreto è quello di essere… più bravi della concorrenza…
Per adesso basta chiacchiere… Ognuno ricominci a fare la propria parte… Tutti allo stadio, dunque, per due partite casalinghe di fondamentale importanza… Dobbiamo far vedere, ancora una volta, a squadra e società che noi ci crediamo… Forza Novara sempre!!!
Ps: a gennaio 2015 giocheremo la prima partita ufficiale alle 16, la seconda alle 18, la terza alle 19.30, la quarta alle 20.45… Di questo passo… Cremonese-Novara sarà programmata non prima delle 22.30… Per tornare a fissare gare alle 14.30 o alle 15 in Lega aspettano probabilmente i primi caldi primaverili…
Pps: la Lega Pro sta per ufficializzare l’anticipo del turno infrasettimanale del 25 marzo al 4 marzo per concomitante impegno dell’Under 21 di categoria. Un grosso svantaggio per noi… perché la trasferta di Como sarebbe così riprogrammata a soli 3-4 giorni da quella di Bassano in calendario il 1 marzo.
Mi verrebbe da definire l’organizzazione di questo campionato puramente amatoriale… Ma so che così facendo mancherei di rispetto a chi allestisce tornei Amatori ed affini, per la sola passione, ma con una serietà ed uno scrupolo decisamente superiore a quelli che vigono abitualmente nelle stanze che contano del nostro povero calcio italiano…
Massimo Barbero
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