L'editoriale Azzurro
sabato 29 novembre 2014 - 12:19
di Massimo Barbero
Il primo posto provvisorio (almeno sino alle 14.30 di domenica quando scenderà in campo il Real Vicenza) non ha alcun significato tecnico reale perché al momento il Bassano ha addirittura 2 gare in meno rispetto a noi… Ma rappresenta un premio meritato per un gruppo che in questi mesi ha dato davvero tutto, tanto da arrivare allo sprint finale prenatalizio già spremuto negli uomini ed (in parte) nelle energie. Andatevi a rivedere gli highlights della gara di Monza e scoprirete che quello era davvero un Novara diverso… che sprecava un’infinità di occasioni perché spesso si presentava in punta di piede ed un pizzico di inconscia superficialità al momento decisivo. In questi intensi 3 mesi di campionato mister Toscano ci ha già fatto un grande regalo: quello di restituirci un Novara combattivo, disposto a sacrificarsi con tutti gli 11 effettivi per arrivare al risultato voluto. Un Novara da amare insomma, a prescindere (almeno in parte) dai risultati e dalla categoria da appartenenza. Se avessimo giocato con questo spirito anche nella fase decisiva della passata stagione… oggi saremmo ancora nel campionato di Abodi e c… (per il quale il Cittadella delle querele pare avere una sorta di “wild card” perché in autunno è spesso sul fondo classifica, ma poi in primavera l’aggiusta sempre…). Adesso ci può capitare di passare in vantaggio anche su una “palla sporca”… come quella conquistata, difesa e capitalizzata da Schiavi, a pochi secondi dal suo ingresso in campo.
Avete visto quanto ha lottato quel numero 9 in maglia azzurra, sullo 0-0 ed ancor di più sull’1-0? Prima di conoscere dal vivo Evacuo… pensavo erroneamente che fosse uno di quegli attaccanti che vivono per il gol, essendo peraltro particolarmente dotato in fase realizzativa… Invece Felice vive per la squadra, per il collettivo, per il risultato di gruppo. E’ un esempio per i compagni ed in generale per i giovani che si affacciano al calcio professionistico.
Ecco, lo spirito di sacrificio di questo Novara è l’elemento più positivo di una partita che non è stata certamente né bella, né spettacolare. Ma che proprio per questo ha rappresentato un esame (superato) ben più probante di quello di 6 giorni prima con l’Albinoleffe. I seriani non ci avevano messo alcuna intensità agonistica ed era emersa in maniera palese la superiorità degli azzurri. Il Mantova invece sì; ha esibito grinta, organizzazione tattica e qualche individualità di buon livello (Blaze e Said). Juric sta svolgendo un grande lavoro con i suoi che non sono più la truppa spaesata delle primissime gare di campionato. Non a caso nelle ultime 8 partite avevano perso solo sul campo della capolista Bassano, rifilando tre pere in casa al Pavia di Maspero. Alla lunga, però, ovviamente la coperta si è rivelata sin troppo corta. Nel primo tempo giocando in pratica con 6 centrocampisti (considerando tali Di Santantonio e Tomicic che agivano alle spalle di Said) gli ospiti sono risultati innocui là davanti. Nella ripresa, quando hanno inserito tre attaccanti veri, hanno lasciato a lungo al Novara il pallino del gioco.
L’unico momento di relativa sofferenza l’abbiamo avuto ad inizio ripresa quando, per una decina di minuti, ci siamo abbassati un po’ troppo, come avevamo fatto con l’Albinoleffe. Temevo un secondo tempo “indietro tutta” come quello con il Feralpi Salò (senza Evacuo) o come quello di sabato scorso. Per fortuna stavolta due iniziative individuali ci hanno dato la scossa giusta. Penso a quella conclusione al volo di Dickmann che ha tentato il colpo alla Sheva… o a quella iniziativa individuale di Pablo che ha affettato il campo per poi smarcare l’amico Schiavi solo davanti al portiere. Siamo più forti di quasi tutte le avversarie e l’ultima cosa da fare è perdere dei punti per paura di prenderle… Di tanto in tanto è bene ricordare a chi ci affronta di cosa siamo capaci… e quelle giocate sono servite a riportare al dovuto rispetto il Mantova che non si è mai concesso (recupero a parte) un assalto “avanti-tutta”. Al posto di Gonzalez, però, avrei inserito Manconi che mi pareva più adatto di Corazza in quel frangente di gara. Jacopo, dopo l’ottimo impatto nella gara con il Como, merita una chance importante. Esattamente come l’ha avuta (e sfruttata) Vicari che adesso probabilmente sarebbe titolare anche con la difesa al completo.
Oggi scelgo di pensare positivo e non voglio piangermi addosso per gli infortuni. Le assenze (onestamente davvero troppe) potranno diventare l’occasione per fare altre scoperte come quelle, felicissime, di Bianchi, Schiavi e Dickmann. Dall’agosto 2012 rimango un estimatore (onestamente deluso da quest’inizio di stagione) di Peverelli. Ed in rosa abbiamo un certo Barlocco che fino al naso rotto di Latina aveva fatto bene. E chissà che questo Adorjan finora “oggetto misterioso” non diventi l’arma in più del nostro girone di ritorno… un po’ come lo fu un certo Bruno Fernandes due stagioni fa…
Ora comincia la lunga serie di scontri diretti che ci porteranno al Natale con le idee più chiare sui valori di questo campionato. Novara a parte, c’è davvero una squadra che emerge sulle altre oppure ce la dovremo vedere un gruppo di almeno 4-5 formazioni in grado di lottare fino alla fine per il primato? A lungo la differenza l’ha fatta il calendario. Il Como sembrava l’avversaria più temibile quando è balzato in testa dopo aver battuto in casa Renate e Pordenone, ma è stato un po’ ridimensionato dalle sconfitte esterne consecutive di Monza, Novara e Bassano. La squadra di Asta, al momento è la protagonista più credibile. Non perde dalla prima di campionato (rigore ed espulsione decisivi in casa al cospetto del Pavia) e lunedì scorso è uscita vincitrice da una situazione non semplice (rosso a Pietribiasi sullo 0-0). Prima di Natale dovrà affrontare Venezia, Real Vicenza, Alessandria, Monza (e Renate fuori casa). Dopo questo pokerissimo di confronti capiremo se dovremo fare i conti con una vera e propria fuggitiva o se questo girone manterrà l’equilibrio che sinora l’ha sempre contraddistinto.
Per quanto ci riguarda… dopo un week end di meritato relax… lunedì Toscano farà la conta degli arruolabili e comincerà a progettare uno schieramento possibile per la non semplice gara con la Giana Erminio. Io penserei ad un modulo in grado di esaltare l’unico reparto in cui al momento (facciamo gli scongiuri) abbiamo un po’ di abbondanza… l’attacco. Con Evacuo, Gonzalez, Corazza, Manconi, Gustavo, Libertazzi, Pivkowski a disposizione… forse potrebbe essere l’occasione giusta per tornare ad un tridente… cercando di spaventare l’ottima compagine di Albè con le nostre qualità migliori… A patto di non dimenticare mai lo spirito di sacrificio… che rappresenta la base della nostra risalita dopo un avvio di stenti e rimpianti… Andiamo a colorare d’azzurro il “Brianteo” per far sentire i nostri a casa anche lì. Come a Meda quando i tifosi hanno rappresentato davvero il dodicesimo uomo in campo per la squadra di Toscano… Forza Novara sempre!!!
Massimo Barbero |