Mi ricordo quella volta che...
martedì 07 ottobre 2014 - 14:10
9 febbraio 1985: Novara-Bassano 3-2
Non prendetemi per matto… So bene che si tratta di una sfida di hockey…
L’invasione di campo però (prometto che rimarrà l’unica in questa rubrica) è giustificata da una serie di ragioni: quasi tutti i tifosi del Novara Calcio negli anni 80-90 si erano appassionati anche alle vicende dell’Hockey Novara; Novara-Bassano nella mia testa rimane soprattutto una partita di hockey e la scansione temporale (si gioca sabato alle 20.45) non aiuta a convincermi circa qualcosa di diverso… Ma soprattutto… questa è l’occasione per ricordare il grande Stefano Dal Lago, campionissimo vicentino trapiantato in azzurro, a pochi giorni dal ventiseiesimo anniversario dalla sua dolorosa scomparsa.
E’ l’inverno 84-85 e mentre il Novara Calcio porta l’ennesimo assalto alla C1 con Maroso in panchina (e gli spalti gremiti regolarmente da oltre 5 mila persone) l’Hockey Novara è tornato a far sognare lo scudetto alla città che riempie il palazzetto in ogni occasione. La passione è riesplosa con i Mondiali giocati in Viale Kennedy ed ha trovato degno sfogo in una squadra fortissima… la migliore che la mia memoria ricordi, quantomeno per il valore del quintetto base… Ricci(Givoni)-Colamaria-Dal Lago-Mariotti-Marzella… con un portiere alla Parasuco (o Cupisti) ed un paio di rincalzi di livello (Bernardini ed il giovane Franco Amato ad esempio) avremmo vinto 3 Coppe Campioni di fila, senza se e senza ma….
Novara-Bassano è un big match perché le due squadre sono appaiate in testa alla classifica con il Vercelli appena un punto dietro. In Veneto (sponsor Schneider) hanno allestito una squadra molto competitiva. In panchina c’è un “mostro sacro” come Livramento (da noi ancora “beccato” per i suoi trascorsi a Monza) ed in pista giocano due portoghesi di valore quali Nunes e Fanha. L’estremo difensore è l’affidabile Stella mentre l’esperto Rizzitelli ed il giovane nazionale “Bipi” Milani, al top della sua breve parabola agonistica, completano la formazione-tipo degli ospiti. Gli uomini di Mino Battistella vivono un periodo di naturale flessione perché hanno, in pratica, un organico ridotto ai cinque titolari (non me ne vogliano gli altri della rosa, in primis l’amico Fabrizio Osenga). Nelle ultime due trasferte il Novara ha raccolto un pareggio a Giovinazzo ed una sconfitta a Follonica contro realtà lontane anni luce dal potenziale tecnico degli azzurri.
Il venerdì pomeriggio prima della partita vado a tagliarmi i capelli ed un filo di aria malandrina (ai tempi ero assai cagionevole di salute…) mi costa l’ennesimo raffreddore. Non posso comunque mancare al palazzetto (la domenica il Novara Calcio avrebbe giocato a Venezia, ma da dodicenne quasi modello… non ero autorizzato, per ovvie ragioni, alle trasferte così lunghe) e così vado regolarmente a scuola il sabato mattina.
Alla “Bellini” c’è aria di hockey… e si immagina la partita con tanti compagni di scuola che alla sera saranno in Viale Kennedy o almeno aggrappati alla radiocronaca di Armando Patrucchi… Il mio sabato sportivo comincia con lo slalom dei Mondiali di Bormio alla Tv… Paoletta Magoni, una sciatrice capace di fare risultato solo nelle grandi occasioni, strappa un bronzo insperato, salvando l’onore italiano con l’unica medaglia della manifestazione…
Ma torniamo all’hockey! Il palazzetto è stracolmo e c’è un seguito notevole anche da Bassano. I supporters giallorossi (se la memoria non mi inganna) vengono posizionati sopra i distinti, nell’angolo adiacente alla nostra curva. Il Bassano Calcio è relegato in Interregionale. La promozione in C2 dell’anno successivo (a spese del Chievo) verrà revocata per illecito sportivo e da quel momento cambierà la storia delle due società venete… prima dell’avvento dei Rosso al timone della squadra della città del Ponte…
Ma torniamo all’hockey! Si comincia con un lancio di fumogeni (pare incredibile, ma allora erano ammessi anche negli impianti chiusi!) che serve a guarire il mio raffreddore…
C’è subito una sorpresa per molti… in pista il Novara ha il portiere Ricci (tesserato a novembre) che ha ottenuto la riduzione della propria squalifica. Non c’era internet e certe notizie arrivavano in tempo reale solo agli appassionatissimi che ascoltavano Massimo Zoccante su Radio Abc il venerdì sera… Macchè crisi! Il Novara parte forte e Mariotti e Marzella fanno il diavolo a quattro. L’1-0 arriva dalla solita combinazione al volo tra i due: Massimo serve Pino che non fucila Stella con un pallina imprendibile. Ricci sventa un rigore di Fanha ed il primo tempo si conclude con un’altra serie di occasioni non sfruttate dagli azzurri che sembrano davvero più forti della truppa di Livramento.
La ripresa si apre nel migliore dei modi per noi: il tiro di Dal Lago si stampa sull’esterno della rete, nessuno libera e Pino gol insacca di rapina. Dopo tante giocate spettacolari il raddoppio è arrivato nella maniera più casuale. Sembra fatta… tutti siamo convinti che in contropiede la squadra di Battistella farà un sol boccone dei veneti. Ed invece il Bassano pareggia i conti nel giro di meno di due minuti con due marcature di Milani e Nunes. Adesso subentra la paura… il palazzetto è in silenzio… Ricci non pare in serata… qualcuno sugli spalti comincia a mugugnare rimpiangendo i bei tempi di Zaffinetti e Panagini in cui si vinceva sempre... Si teme la beffa che Nunes sfiora davvero ad una manciata di minuti con un tiro che si stampa sul palo. L’arbitro Mantovi di Reggio Emilia comincia uno show che innervosisce tutti.
Mancano 10 secondi alla fine ed il Bassano ha recuperato palla. Il 2-2 pare inevitabile, quasi il male minore dopo tante emozioni. Non può certo soddisfare un Novara che aveva la partita in mano, ma meglio che niente… Ed invece succede l’incredibile… Fanha per la fretta di impostare l’ultima azione sbaglia un passaggio elementare… Dal Lago lo intercetta, i veneti sono sbilanciati… “Bundi” avanza qualche metro con la sfera sulla stecca eppoi esplode un gran tiro che fulmina Stella proprio sotto la nostra curva… Goooooollll…. 3-2 che vuol dire vittoria perché mancano solo 6 secondi alla fine… La gioia scaccia definitivamente il raffreddore… Il boato finale viene prolungato dalla notizia che il Vercelli si è fatto raggiungere dal Monza ed adesso è ancora più lontano in classifica… Come ha fatto questa città a rinunciare alle emozioni garantite dallo sport delle rotelle???
E’ una rete dal significato tutto particolare anche per Dal Lago. Perché fa scattare definitivamente il feeling tra Stefano ed una piazza che l’aveva accolto con relativa diffidenza quando giocava fuori ruolo (da attaccante) e pareva un po’ impacciato. In quell’inverno ’84-85 anche chi non conosce Stefano si rende conto che a Novara è arrivato da Trissino un Campione con la C maiuscola, sotto tutti i punti di vista.
“Partita vietata ai cardiopatici quella tra Novara e Bassano… Confronto che proprio un cuore, il “vecchio cuore azzurro” di Dal Lago ha risolto a 6” dal termine spezzando il filo dell’equilibrio che le due squadre avevano instaurato in campo”.
Sono le parole che Beppe Vaccarone usa il martedì successivo su “Record” per celebrare l’impresa. Frasi che restano impresse nella mente di un ragazzino come me che già allora sognava di fare il giornalista. E che mi torneranno alla mente all’infinito in quella maledetta notte del 27 settembre 1988 quando proprio il cuore ha tradito un Campione dal Cuore immenso…
Quelle espressioni giornalisticamente così efficaci nel frangente in cui erano state pensate e scritte, si erano trasformate in una sorta di triste (ed inconsapevole) presagio. Da quindicenne ancora un po’ ingenuo… mi pareva assurdo che uno sportivo che ci aveva regalato gioie del genere potesse morire così… senza che noi che tanto avevamo ricevuto da lui potessimo fare qualcosa per evitare un destino così ingiusto…
Ciao Stefano, ci manchi tantissimo… E ci mancano le emozioni dello sport che hai amato ed onorato fino alla fine con la tua classe e la tua inesauribile voglia di vincere…
Massimo Barbero |