L'editoriale della Domenica
domenica 07 settembre 2014 - 08:53
consueto appuntamento a cura di Massimo Barbero
Erano quasi sei mesi (1-0 al Carpi di sabato 22 marzo) che non trascorrevamo una domenica così, con in bocca il dolce sapore di una vittoria azzurra conquistata il giorno prima. Dovrebbe essere sufficiente questo per imporci di non fare gli schizzinosi. Dopo l’agosto da incubo e la beffa di Monza (ed alla vigilia della difficile trasferta di Alessandria) i tre punti sono oro colato.
Però mi aspettavo decisamente di più da un Novara evidentemente ancora in rodaggio. Soprattutto dopo il capolavoro di Corazza che ha sbloccato il risultato rendendo la nostra gara apparentemente in discesa.
L’analisi della partita va spezzata in due: prima e dopo il gol partita azzurro. Nella mezzora iniziale non abbiamo incantato, ma abbiamo affrontato la compagine di Scienza nella maniera più opportuna, tenendo costantemente il comando delle operazioni, costringendo gli avversari sempre a ridosso della propria area di rigore, senza mai rischiare nulla. Prima o poi il gol sarebbe arrivato anche perché non capita spesso di sbagliare tanto sottoporta come è successo a Monza.
L’1-0 è giunto puntualmente, per merito di un’autentica prodezza personale di Corazza, un attaccante che anche in questi primi scorci di azzurro ha confermato di vedere la porta in maniera eccellente.
A quel punto contavo di assistere ad una partita decisamente più spettacolare. Ero convinto che saremmo riusciti ad infilare spesso in velocità una Feralpi Salò destinata a scoprirsi. Invece i bresciani non ci hanno mai concesso l’arma del contropiede. Hanno alzato il baricentro senza mai sguarnire la loro retroguardia. Hanno creato mischie e situazioni pericolose da palla inattiva, sfiorando in un paio di occasioni anche un pareggio che non sarebbe stato certo immeritato.
Molti hanno detto che questa è la Lega Pro. Non è del tutto vero. Anche in prima divisione ho visto partite decisamente più divertenti di quella a cui abbiamo assistito sabato sera. Senza scomodare la squadra del doppio salto, ricordate la messe di occasioni create (e quasi sempre sprecate) dal Novara autunnale di Notaristefano? O anche gli scampoli di bel gioco casalinghi dell’era Discepoli?
Rispetto a quelle formazioni (che nel loro complesso non rimpiangiamo di certo) questo Novara però ha maggiore solidità. Agli ospiti non abbiamo concesso una sola ripartenza. Le situazioni pericolose create dai bresciani sono giunte quasi tutte in mischia, su palle inattive. Beye ha giocato con una personalità da veterano e Martinelli ha dimostrato di essersi già inserito bene nei nuovi schemi, Gli esterni sono stati più difensori aggiunti che uomini di spinta.
Il rovescio della medaglia è che il nostro gioco stenta a decollare. Anche quando il pallino l’abbiamo in mano noi, raramente riusciamo ad essere pericolosi. Rinunciamo ad un uomo d’area di rigore come Evacuo per essere comunque prevedibili là davanti perché i tre d’attacco non hanno ancora un’intesa sufficiente per sorprendere difese schierate. Non si vedono le sovrapposizioni con Garufo e Garofalo (o Barlocco) che si erano intuite in precampionato.
C’è da soffrire. La nostra è una partenza ad handicap. Per i tanti cambi estivi e per vicissitudini agostane. Vittorie come quella di ieri aiutano però Toscano ed il suo staff a lavorare in maniera più tranquilla. Loro sanno qual è la strada giusta e sta a loro percorrerla con convinzione, senza tentennamenti. In Lega Pro i campionati si vincono proprio aggiudicandosi anche partite non belle come quella con la Feralpi Salò.
Le immagini dell’esultanza dopo il gol di Corazza (anche Tozzo è corso ad abbracciare il compagno) e dopo il fischio finale sono tra le più belle ed emblematiche del nostro sabato sera. Dalle ceneri della passata stagione sta rinascendo un gruppo vero, autentico.
Da questa estate “terribile” ne esce rafforzato il feeling tra il Novara Calcio ed i suoi tifosi. I risultati della Campagna Abbonamenti sono decisamente positivi. Gli anni di gloria hanno fatto appassionare tanti bambini/ragazzi che rappresentano un grande patrimonio per il futuro di questa società. Nonostante tutto, è cresciuto lo zoccolo duro degli appassionati che non mollano mai. Gli altri arriveranno con i risultati. E magari con orari meno infelici di quello in cui la Lega ha imposto la disputa della partita con la Feralpi Salò.
A proposito di tifosi, sono molto dispiaciuto per gli strascichi del dopo Monza che hanno colpito anche uno storico supporter azzurro con cui ho diviso tanti anni di stadi e passione. Non ho visto cosa sia successo e non giudico i fatti, rispettando il lavoro di tutti. Voglio solo fare una riflessione di carattere generale. Vent’anni fa (e forse dieci) un episodio del genere sarebbe stato confinato nello spazio che merita. Ne ho vissuti tanti nei campi della C2 o della C1 e qualche volta, da giovane tifoso, ho anche “litigato” personalmente con un avversario che si era dimenticato di fare il professionista. Quasi sempre arrivava il poliziotto o carabiniere di turno che con un mezzo sorriso e la parole giuste riportava la calma, ben sapendo (o intuendo) cosa avesse causato la rabbia dei supporters. Purtroppo abbiamo smarrito per strada il buonsenso, e non solo negli stadi. Ed anche la capacità di dare il giusto peso alle cose.
Il ds del Monza Pasini ha perso una buona occasione per un dignitoso silenzio decisamente più apprezzabile che una paradossale difesa d’ufficio di Viotti. Ho letto le sue parole su “MonzaNews” “Dai filmati il ragazzo si dimostra completamente estraneo a comportamenti anti-sportivi... La sua è stata semplicemente un’esultanza davanti alla sua porta dopo il gol segnato”. E’ difficile credere che un portiere si metta a provocare la curva avversaria quando il gioco si sviluppa nella propria area di rigore. Lo farà verosimilmente a palla lontana… quando le telecamere (o la sola telecamera?) di “Sportube” hanno ben altro da riprendere… E’ l’esultanza per il gol di Virdis (47’ della ripresa) è arrivata quando la tensione di metà ripresa era già finita da un pezzo…
Dopo una domenica di relax… prepariamoci per il derby di Alessandria… una partita difficile, contro un avversario di qualità, da giocare in uno stadio probabilmente caldo… Un test probante per una squadra che vuole e deve crescere… Noi ci saremo, orgogliosi di tifare per un gruppo che finalmente dà di nuovo l’impressione di mettere comunque tutto in campo… Forza Novara sempre!!!
Massimo Barbero |