L'editoriale Azzurro
domenica 27 luglio 2014 - 10:24
di Massimo Barbero
Prima di cominciare a buttar giù questo articolo sono andato a rileggermi quante “stupidaggini” vi avevo scritto il 28 luglio di un anno fa, all’indomani della prima amichevole con il Vigevano.
In effetti, un po’ “traviato” dal cuore e dalla “remuntada”, avevo preso qualche grossa cantonata. Ad esempio: “Dei nuovi mi ha impressionato la spinta di Potouridis sulla sinistra. Ovviamente va rivisto in situazioni ben diverse (quando deve anche difendere) ma mi ha colpito per intensità, forza fisica e qualità tecniche”. Ed ancora: “Comi ha fatto vedere dei movimenti interessanti. Ha sbagliato spesso in fase di conclusione, ma nella preparazione ha confermato le qualità che gli venivano attribuite. Ci sono tutte le possibilità perché tra lui e Gonzalez nasca un’intesa quasi naturale”.
Su Parravicini manifestavo una cauta diffidenza: “E tra i nuovi arrivi ci metterei anche un… Parravicini molto determinato a recuperare il terreno perduto… Nessuna illusione, per carità. L’ex del Siena va rivisto in partite in cui l’intensità agonistica è ben diversa”.
Comunque sin da allora avevo intuito che qualcosa non andava dietro (anche se mai avrei immaginato disastri futuri di tali proporzioni) azzardando: “La retroguardia peraltro (in una partita da ng) si è concessa qualche distrazione che mi ha fatto riemergere delle inquietudini (che ovviamente prescindono dalla sfida di ieri). Basteranno i giovani per rimpiazzare un elemento come Lisuzzo che negli anni passati aveva un carisma che lo rendeva quasi insostituibile?”
Apparivamo pesantissimi ed imballati, ma a fine luglio sembrava tutto normale: “Il Novara, dal canto suo, ha seguito i dettami di Aglietti. Poche soluzioni personali (tentate solo nei minuti finali del primo tempo quando l’1-1 cominciava a dare fastidio) ma ostinata ricerca della coralità. E così le reti sono arrivate soltanto nella ripresa quando l’ago della bilancia della brillantezza fisica non pendeva più dalla parte della squadra meno allenata”.
A Morgex gli altri (ricordate il Santhià?) correvano di più e meglio di noi. Nessuno poteva immaginare che sarebbe stata una costante per tutta la stagione.
Ho fatto questa lunga premessa per ribadire quanto sia ingannevole il calcio di luglio (ancor più di quello d’agosto). Chi non ha mai sparato una “tavanata” giudicando una partitella di questo periodo…. scagli il primo post… Mi ricordo un’amichevole a Borgomanero in cui tornai convinto da un certo… Omizzolo (un premio a chi si ricorda qualche sua bella partita in campionato).
Detto questo, mi piace come lavorano mister Toscano ed il suo staff (ed è una sensazione che ho tratto dagli allenamenti ancor più che dall’amichevole). Si vede un gruppo motivato, con le idee ben chiare, attento ai particolari. Credo che l’ex tecnico della Ternana possa riuscire nell’impresa di trasmettere questa sua voglia di vincere anche agli ultimi superstiti della triste annata “indietro tutta” finita a metà giugno. L’anno passato ad agosto si percepiva un allarmante appagamento da “post-remuntada”. Pensavamo bastasse il via della B per ritrovare l’antico spirito guerriero ed invece non è stato così. Ci eravamo abituati a perdere con onore in precampionato ed abbiamo finito col perdere troppo spesso anche in gare ufficiali, di frequente senza nemmeno più l’onore delle armi.
In queste prime battute si scorge invece già un’impronta di gioco negli esercizi, nelle partitelle a ranghi miste e nelle sfide con avversari come il Settimo. Nel passato campionato, al di là dell’aspetto fisico e motivazionale, per lunghi tratti della stagione si notava un’imbarazzante difficoltà di manovra. Chi aveva la palla non sapeva mai cosa farne, a chi darla. Non c’erano sincronismi e validi inserimenti.
Voglio riscoprire il piacere di andare allo stadio, a prescindere dalla categoria. Quando gioca la propria squadra del cuore è inevitabile soffrire. Ma nel passato campionato talvolta era talmente grande l’apatia che non si soffriva nemmeno. Sogno un Novara costruito sull’asse Vicari-Faragò-Manconi. Con il recupero (prima possibile) di Buzzegoli e Ludi. E magari con l’aggiunta di Simone Pesce a portare un po’ d’esperienza. Per tutti gli altri nessuna preclusione di sorta. Chi avrà voglia di impegnarsi e soffrire è il benvenuto. Ma senza rimpianti e musi lunghi. Vestire la maglia del Novara dev’essere un privilegio e non un peso.
Gli acquisti, sulla carta, mi intrigano. Evacuo in Lega Pro non si discute, i numeri parlano per lui. Corazza e Gustavo hanno qualità tecniche ed agonistiche per adattarsi al meglio al 3-4-3 di Toscano. Sono giovanissimi, sembrano motivati ed hanno qualche campionato già sulle loro spalle. Bergamelli è un difensore d’esperienza che può stare anche in B Barlocco è una promessa di cui si parla un gran bene. Non sono uomini che ci assicurano di uccidere il campionato, ma sembrano elementi in grado di garantirci una squadra competitiva, efficace e divertente.
Eppoi spero che possa esplodere qualche ragazzo proveniente dalla nostra Primavera. Se Faragò, Manconi e Vicari hanno saputo inserirsi in maniera eccellente in un collettivo di B… perché non sperare che i protagonisti della “remuntada” targata Gattuso della scorsa primavera… si nasconda qualche giocatore in grado di primeggiare almeno in terza serie? Dal match di Coppa di Firenze del 2012 sono un estimatore di Peverelli. Mi piacerebbe vederlo a Novara almeno per una stagione, anche se nei due anni di Lega Pro non è effettivamente ancora esploso.
Ovviamente ci sono molti ruoli scoperti. Ci mancano un portiere, almeno due centrali di livello, un paio di esterni ed almeno un centrale di centrocampo. Soltanto in attacco ci siamo mossi per tempo colmando quella che un mese fa sembrava la lacuna maggiore. Se le scelte là davanti si riveleranno azzeccate… saremo a metà dell’opera… Uno (o più) uomini gol risolvono molti problemi. Vedi quando avevamo il duo Bertani-Gonzalez in palla… o il tandem Gonzalez-Seferovic… o prendete l’esempio (doloroso per noi) di Pavoletti a Varese…
Il campo alla lunga non mente mai… e quello che è accaduto dopo il 30 giugno ha confermato le sensazioni che avevamo esternato durante tutto lo scorso campionato. Marianini e Rubino sono due giocatori ancora integri, di testa e di gambe, e non hanno esitato a ricominciare daccapo in un'altra realtà. Ammirevole, in particolare, la scelta di Raffaele che a 36 anni ha accettato di cambiare casa e città pur di dimostrare a tutti di essere ancora un attaccante di razza. Rigoni dopo due stagioni in serie A si sentiva evidentemente appagato. Mentalmente (magari a livello inconscio) aveva chiuso con il calcio almeno dallo scorso autunno ed ha subito optato di buon grado per una scrivania di prestigio. Non è molto diverso da quello che avevo auspicato all’indomani della trasferta (saltata) di Lanciano suscitando il suo pur comprensibile risentimento. Faccio un grosso in bocca al lupo a Marco perché lo attende un lavoro ben più complicato di quello che la sua classe e la sua voglia di vincere rendevano praticamente naturale…
Per centrare dei risultati ci vuole una squadra forte anche fuori dal campo e lui fa parte del gruppo azzurro, esattamente come quando ci incantava con la maglia numero 10. La fine della carriera agonistica rappresenta uno spartiacque definitivo. Le polemiche (e le ovazioni) di quando era calciatore appartengono al passato… ora valutiamolo per quello che saprà fare per il bene del Novara nel suo nuovo ruolo. Vale il discorso fatto per i suoi ex compagni: l’importante è avere sempre in testa che lavorare per il Novara Calcio, con qualsiasi mansione, è un privilegio che molti di noi vorrebbero avere.
Se sarà Lega Pro… la cosa essenziale per tutti sarà recuperare presto un’umiltà da Lega Pro… Siamo il Novara e per noi il Novara è la Nazionale del nostro cuore. A San Siro come a Fiorenzuola. Ma sul campo siamo una squadra da terza serie e dimenticare in fretta le glorie recenti è condizione essenziale per ritrovare il prima possibile certi palcoscenici… Dunque il Feralpi Salò, il Giana o il Renate sono avversari da temere e rispettare… esattamente al pari di Venezia, Cremonese o Vicenza… Dobbiamo sconfiggere presto la “sindrome da Casatese” (la simpatica squadra brianzola a cui rifilammo un 6-0 al debutto casalingo in C2) che tanto ci costò negli anni ottanta… Mi permetto di adattare il sempre valido “umili e concentrati” con un più attuale… “Umili, concentrati ed anche un po’… incazzati!!!” Forza Novara sempre!!!
Ps: mettetevi il cuore in pace, il Novara non sarà ripescato. L’ha giurato Matteo Brega sulla “Gazzetta dello Sport” di ieri ostentando una determinazione che sembra più degna di un arringa difensiva che non di un articolo giornalistico. Ormai lo schema dall’era Calciopoli in poi è chiaro: la “rosea” sta sempre dalla parte della stanza dei bottoni, qualunque cosa accada ed anche quando la logica sportiva suggerirebbe il contrario. In cambio può pubblicare in anticipo sugli altri verdetti, sentenze, pronunce, riforme…
Pps: con quella sua frase di venerdì “noi invece diciamo che “Opti Poba” è venuto qua che prima mangiava le banane e adesso gioca titolare nella Lazio e va bene così” (fonte La Stampa ndr) il presidente “in pectore” Tavecchio ha già di fatto abrogato ogni sanzione per la discutibile “discriminazione territoriale”. Con un presidente federale in carica che si esprime in quella maniera… quale giudice sportivo avrà mai più il coraggio di sanzionare una tifoseria rea di un coro discriminatorio?
Massimo Barbero |