L'intervista a Simone Motta
mercoledė 29 settembre 2010 - 00:30
di Alberto Battimo
Gli bastano mezze critiche e lui subito le zittisce: è Simone Motta. Giocatore di qualità eccelsa, dotato di grande tecnica e senso del gol. Un perno fondamentale per la squadra di mister Tesser che grazie anche all’esperienza e intelligenza del giocatore friulano potrà dare una mano alla squadra a suon di consigli e prestazioni da campione.
Sei un giocatore che, nel corso della carriera, non ha mai subito importanti sanzioni disciplinari e rappresenti un esempio per tutti quei ragazzi che sanno accettare con eleganza le decisioni sfavorevoli degli arbitri e, in alcuni casi, anche le sconfitte: che consiglio vorresti dare ai giovani sul comportamento da tenere sia in campo che fuori ? " Si, è vero. Pensa che in un’intervista di qualche anno fa, un giornalista mi aveva fatto proprio il conto dei cartellini ricevuti da me e i risultati, se non ricordo male, non arrivavano neanche a dieci. Ho avuto due espulsioni, una in amichevole, l’altra in campionato assolutamente inesistente dove il guardalinee ha visto una cosa che non avevo fatto. Certe volte si viene ammoniti per una simulazione, ma io non sono neanche uno che simula volontariamente, sono magari quelle azioni di gioco in cui uno cade e, anche se sei consapevole che non è rigore, l’arbitro ti ammonisce. Per rispondere alla tua domanda non mi sento di fare nessuna predica perché ogni giocatore vede la partita a suo modo. Certe volte penso che il mio modo di giocare mi penalizzi un po’, perché magari essere un po’ più “cattivi” e giocare “sporco” possa servire alla squadra, ma non è nella mia indole essere così. A me piacciono più i giocatori come me piuttosto di uno che prende molti cartellini. Non voglio dare consigli perché sono dell’idea che in una squadra servano sia giocatori come me, ma anche quei giocatori che si fanno più sentire in campo, magari facendo un’entrata fallosa “apposta” all’avversario solo per fargli capire la presenza della squadra stessa. Giusto avere questo mix di giocatori, una squadra composta in questo modo può andare lontano ".
Contro il Livorno hai dato un “calcio” alle critiche sfoderando una prestazione eccezionale condita da una rete da grande attaccante e da passaggi fondamentali: il diesel Motta ha ingranato e ci dobbiamo aspettare 15 gol come lo scorso anno ? " Ci sono state delle critiche un po’ affrettate secondo me, per esempio in Novara-Grosseto. Sicuramente ho fatto più fatica degli altri perché vengo da un piccolo intervento chirurgico. Spero adesso di essere entrato in piena forma e di dare il mio contributo soprattutto in zona gol, che nell’ultimo periodo era mancato. Ritengo però di essere stato importante per altre cose in queste partite ed è anche una grande qualità della nostra squadra aiutarla in altri modi: anche se concludevo poco in porta posso dire che gli assist non li ho fatti mai mancare. Se penso alla partita di Cittadella, quando siamo entrati in difficoltà, abbiamo sofferto tutti insieme raggiungendo il risultato che volevamo. La grande caratteristica del Novara è che non esiste un solo giocatore che segna ".
L'infortunio di maggio è ora cosa passata ? " Si si, l’infortunio di per sé è passato, diciamo però che ha reso più difficile il ritiro estivo. Di solito sono abituato a fare una corsetta per conto mio, cosa che ritengo fondamentale, soprattutto venendo da un periodo lungo di riposo: questo pre-ritiro non è stato possibile svolgerlo quest’estate cominciando con un ritardo di condizione rispetto agli altri. Non dimentichiamo però di essere in serie B quindi rispetto all’anno scorso troviamo squadre e giocatori più forti: in Lega Pro questa cosa era un po’ coperta visto che abbiamo quasi sempre vinto, ma quest’anno, con squadre ancora più attrezzate, alcune pecche vengono a galla come magari dei momenti più negativi. Tranquillizzo i tifosi: l’infortunio è passato, a parte qualche dolorino durante il ritiro ma adesso sto bene. Il problema è solo il non aver avuto la possibilità di lavorare nella giusta maniera in estate ma mi sto riprendendo pian piano ".
Sei contento di venire a Novara tutti i giorni nonostante tu viva a Milano ? " Si certo ! Vengo ogni giorno a Novara insieme a Bertani e Gheller. Anche quando giocavo nel Cesena abitavo a Milano, senza sapere ancora dell’interessamento del Novara. Quando poi si è chiusa la trattativa con il club Azzurro ho provato a muovermi in questo modo mantenendo casa a Milano e sinceramente non mi è mai pesato andare avanti e indietro ".
Tua moglie è una giornalista sportiva: dopo le partite ti dà i voti in pagella ? " Mia moglie quando guarda il Novara si sente più tifosa che giornalista quindi darebbe le pagelle un po’ di parte. Apprezzo molto quando mi rivolge dei consigli e pareri, per me è una gran fortuna avere questa possibilità ".
Partenza sprint del Novara: ti aspettavi questo secondo posto dopo sei giornate ? " Non mi aspettavo questo tipo di risultato: quattro vittorie, un pareggio e una sconfitta e sappiamo tutti benissimo com’è andata la partita di Torino dove forse non meritavamo neanche di perdere. Siamo tutti consapevoli di essere una squadra forte e che possiamo fare risultato con chiunque. Questo è il quarto anno che partecipo al campionato di serie B e posso dire con certezza di non avere mai avuto un gruppo così unito e forte. Il nostro vantaggio è sicuramente quello di aver confermato il gruppo dell’anno scorso e adesso dobbiamo solo andare avanti così: se manteniamo la stessa mentalità e voglia dell’anno scorso possiamo dire la nostra in questo campionato… sta tutto a noi ".
Un messaggio ai tifosi… " E’ un grande piacere vedere il “Piola” così gremito, ma soprattutto la carica che ci trasmettono durante le partite per noi è fondamentale: è anche grazie a loro se riusciamo a vincere. Purtroppo dispiace quando al minimo errore cominciano a criticarti: penso al match Novara-Grosseto quando eravamo in svantaggio e poche persone hanno cominciato a fischiare. E’ stato bellissimo capire che i miei compagni di squadra cercavano di aiutarmi e non dimenticherò mai quando, al gol di Bertani contro il Grosseto con un mio assist, cinque-sei giocatori sono venuti ad abbracciarmi. Questa per me è una grande iniezione di fiducia ".
Grazie a Simone Motta per la disponibilità nel concederci questa intervista. Un ringraziamento anche all'Ufficio Stampa del Novara Calcio per la concessione rilasciataci nella stessa. Alberto Battimo |