L'editoriale Azzurro
domenica 05 ottobre 2025 - 22:53
Novara-Triestina vista da Massimo Barbero
A cura di Massimo Barbero
Non so quali sensazioni abbiate avuto voi dagli spalti. Ma io dalla cabina radio, sin dalle battute iniziali, vedendo la Triestina rannicchiata all'indietro di fronte al solito, lento, giropalla azzurro, ho avuto presto sentore di un match che profumava terribilmente di 0-0.
E così è stato, al termine di un incontro in cui le emozioni maggiori le hanno regalate le chiamate del FVS che almeno quelle un po' di pathos, ogni volta, inevitabilmente lo generano...
Evidentemente il Marino alabardato aveva studiato bene le ultime partite del Novara. Ed ha saggiamente evitato di buttarsi subito all'assalto di una squadra che nelle recenti due trasferte aveva colpito inesorabilmente in contropiede nei minuti iniziali. E così la Triestina si è messa lì dietro, accorta, con l'obbiettivo primario di rischiare il meno possibile per poi provare a colpire alla distanza un avversario obbligato a scoprirsi e ad allungarsi col passare dei minuti.
Ne è venuto fuori un primo tempo piuttosto noioso nel quale per rispettare la famigerata politica degli under... abbiamo rinunciato ad una delle nostre armi migliori delle precedenti giornate: la spinta sulla destra di un Valdesi, oggi inizialmente relegato ad interno di centrocampo.
Due anni fa, a fine ottobre, di fronte alle difficoltà evidenti di una squadra anche allora incapace di vincere... pure un Ferranti da mesi intenzionato al disimpegno, di fronte alla saggia richiesta di Gattuso, sacrificò i facili denari della sbandierata “linea verde” per consentire al tecnico di schierare la migliore formazione possibile, a prescindere dalla carta d'identità dei candidati.
Forse anche adesso, dopo 8 giornate senza successi (e dopo un precampionato nel quale non abbiamo battuto nemmeno la Cairese), sarebbe il caso di cominciare a pensare ad un possibile passo indietro sul punto... consentendo a Zanchetta di presentare gli undici migliori possibili. Anche perchè, proseguendo di questo passo, la classifica rischia di farsi davvero difficile da rimediare...
Il momento peggiore di un insolita ora di pranzo... per noi è coinciso con il quarto d'ora (circa) intercorso tra il calcio di rigore per gli ospiti tolto dal FVS ed il gol annullato in mischia, sempre agli alabardati. In quel frangente ho temuto davvero di perdere la partita perchè i nostri sembravano confusi, in affanno dal punto di vista fisico ed incapaci di ripartire.
Una mano (difficile da comprendere dall'esterno) c'è l'ha data anche il tecnico dei giuliani che, con i suoi in pieno controllo della contesa, ha tolto l'attaccante più pericoloso che aveva in campo (Faggioli) per inserire una mezzapunta (D'Urso).
Ma una spinta importante è giunta soprattutto dall'apporto degli uomini mandati sul terreno di gioco da Zanchetta per l'ultimo quarto d'ora. Ed in effetti, a rileggere a mente fredda questa, non esaltante partita azzurra la nota più lieta è rappresentata dai numerosi recuperi di elementi come Basso, Morosini, Perini e Di Cosmo che ci potranno tornare davvero utili quando ritroveranno una condizione più vicina all'ottimale.
A loro va aggiunto qualche spunto almeno abbozzato da Ledonne che nei pochi minuti in campo ha dato la sensazione di essere un fantasista in grado di poter garantire qualcosa nei finali di gara, quando saltano un po' gli schemi ed appare logico far rifiatare il sempre generoso Donadio.
Sta di fatto che in qualche maniera nelle battute conclusive ci siamo ributtati in avanti, mordendoci le mani per almeno un paio di spunti sulla sinistra di Agyemang, ahinoi vanificati al momento della scelta decisiva.
Purtroppo, siamo costretti a ripeterci, questa squadra ha smarrito l'incosciente entusiasmo che l'aveva accompagnata nelle primissime esibizioni di campionato. Non ci divertiamo più a vederla, come ci era capitato soprattutto contro l'Inter ed il Trento.
In attesa di imboccare nuovamente la via del gioco, non ci resta che andare a caccia di qualche risultato pesante, da ottenere in qualsivoglia maniera, per invertire la rotta e ritrovare la fiducia perduta. Prima o poi capiterà anche a noi di fare i tre punti, pur giocando maluccio...
Il calcio è strano... Oggi sui banchi della Tribuna Stampa un profilo da ex calciatore ha attratto sin da subito la curiosità del sempre attento Paolo Molina. Si trattava di Armando Madonna, ex tecnico, ora in cerca di profili da segnalare. E' stato un gran talento (ed infallibile rigorista), capace da calciatore di passare dalla serie C2 alla Lazio in A, scalando le categorie.
Ma quel che più mi interessa stasera è la sua parabola da allenatore. Credo fosse proprio lui inizialmente il prescelto, nel maggio 2009 per guidare il Novara appena affidato alle abili mani di Sensibile. Chissà... forse, se avesse accettato la proposta azzurra di scendere di categoria (ai tempi era in B nell'Albinoleffe) forse non avremmo mai vissuto la cavalcata irripetibile di una squadra straordinaria, capace di vincere due campionati consecutivi, dall'alto di un gioco, specialmente nella serie cadetta, entusiasmante.
Ed ora pensiamo alla trasferta di Gorgonzola... Su quel campo spesso abbiamo sofferto l'aggressività dei padroni di casa. Ma due stagioni fa, ai primi di febbraio, con una vittoria lì targata Urso cominciò la lunga serie positiva che ci avrebbe portato ad un passo dalla salvezza diretta.
Continuiamo a crederci...
Forza Novara sempre!!! |