L'editoriale Azzurro
domenica 03 novembre 2024 - 14:21
Novara-Caldiero Terme vista da Massimo Barbero
A cura di Massimo Barbero
L'altra sera, forse per autoflagellarmi, mi sono messo a riguardare gli highlights di Novara-Albinoleffe di un anno fa... Che tristezza, che depressione! Non so se fosse peggio constatare la facilità con cui i nostri avversari ci avevano segnato due gol nei primi 6'.... o la malinconia di quei distinti vuoti, quasi si giocasse a porte chiuse come nel 2020-21...
Era il pomeriggio del 4 novembre 2023 e non avevamo prospettive né tecniche né societarie di alcun tipo.
In un anno ne abbiamo fatta di strada! Abbiamo riacciuffato una salvezza che ad inizio autunno pareva pura utopia. Abbiamo trovato una proprietà seria e solida che ci garantisce un presente sereno ed un futuro carico di speranze.
Ed abbiamo in campo una squadra che adesso ha identità, carattere e protagonisti di spessore. Non vorrei che si dipingesse come troppo facile questa vittoria sul Caldiero.
Non dimentichiamo che i veronesi alla vigilia dell'incontro avevano solo 3 punti in meno di noi, che erano reduci da 3 risultati utili consecutivi, che ad inizio campionato avevano battuto Albinoleffe e Triestina e travolto una Pro Vercelli che all'epoca sembrava destinata ai quartieri alti della classifica.
Siamo stati bravi a rompere subito gli equilibri del match con una partenza molto propositiva. In quel frangente ho davvero apprezzato l'apporto di Basso abile ad inserirsi, a scardinare la linea difensiva gialloverde, a non dare punti di riferimento alla squadra di Soave. E davanti abbiamo un giocatore come Morosini che in queste settimane ha dimostrato un fiuto del gol da attaccante di razza.
Sull'abbrivio dell'1-0 abbiamo giocato all'arrembaggio ancora per qualche minuto. Poi abbiamo sofferto un po' il ritorno della squadra ospite che nel finale di tempo ha scheggiato una traversa con Fasan e collezionato calci d'angolo in serie nella nostra area di rigore.Nell'intervallo ero convinto che in quel momento Gattuso stesse suonando la carica ai suoi perchè continuando a giocare così il rischio di incassare il pareggio era molto concreto.
E così è stato. Siamo partiti forte sradicando il pallone dai piedi degli avversari ed andare a colpire subito con Ongaro imbeccato da un'altra grande giocata di Morosini. Nemmeno sul 2-0 ci siamo fermati. Ci siamo subito riportati in avanti conquistando il rigore della tranquillità.
Quando il direttore di gara ha indicato il dischetto il mio primo pensiero è stato: “Già, ma adesso chi lo tira?” Era dai play out di maggio che non ci fischiato un penalty a favore ed onestamente non sapevamo chi fosse il rigorista designato.
Sul 3-0 abbiamo amministrato la gara senza correre altri rischi. L'abbiamo fatto portandoci in avanti ancora con convinzione e lasciando pochi spazi alle velleità veronesi. Il gol della bandiera è frutto di un infortunio dell'ottimo Minelli più che di una vera e propria reazione degli ospiti.
Mi è piaciuta la gestione dei cambi da parte di Gattuso che ha dato minutaggio a Ganz e Ghiringhelli, ha concesso la meritata “standing ovation” a Calcagni, ha risparmiato Bertoncini dal rischio di una seconda ammonizione. E soprattutto ha dato spazio a Lorenzini, il suo rientro rappresenta la notizia più bella di un pomeriggio già di per sé colorato d'azzurro.
Credo che almeno i frequentatori del “Piola” si stiano innamorando di questa squadra, stretta parente di quella del girone di ritorno del passato campionato, ma con in più tante alternative che nello scorso girone di ritorno non c'erano.
E' un gruppo sano, senza primedonne, con ragazzi che danno tutto per la causa. Non abbassiamo mai la guardia e potremo toglierci delle belle soddisfazioni. Per cronica sindrome da play out ho l'abitudine di osservare sempre la classifica guardandomi innanzitutto alle spalle, ma sono convinto che anche la nostra attuale distanza da un terzo-quarto posto non sia siderale. Basterebbe investire un po' a gennaio per andare a scovare un paio di profili giusti...
Ed ora la trasferta di Padova! La società biancoscudata ha avuto l'intelligenza di cambiare il meno possibile una rosa che l'anno scorso era risultata seconda solo allo straordinario Mantova di Possanzini. E si è affidata ad un tecnico come Andreoletti di cui abbiamo seguito la straordinaria crescita dalla Sanremese alla Pro Sesto ed ora ai biancorossi padroni (almeno per ora) del campionato.
Dovremo giocare un'altra grande partita per fare risultato, ma abbiamo nelle corde una prestazione del tipo di quella sfoderata pochi giorni fa con il Vicenza... E' una domenica serena e colorata solo di pensieri positivi... Ci attende una lunga settimana prima di tornare in campo...
Forza Novara sempre!!! |