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L'editoriale Azzurro
giovedė 21 settembre 2023 - 09:39
Padova-Novara vista da Massimo Barbero
Così proprio non va… Se contro il Trento avevo visto segnali di ripresa incoraggianti ieri a Padova ci siamo consegnati quasi inermi alla supremazia avversaria.
Non erano questi i presupposti su cui costruire questa stagione. L’ambizioso 4-3-3 di Buzzegoli può reggere solo se in campo si vede un’intensità diversa, se ci si aiuta tra i reparti. Dall’alto invece ho visto una squadra slegata. I tre giocatori offensivi apparivano un corpo estraneo rispetto al resto del collettivo.
Abbiamo dato la sensazione di potercela giocare alla pari nei minuti iniziali. Ma è stata solo un’illusione. Appena il Padova ha accelerato sono stati dolori. Sulla destra Urso non è mai riuscito a prendere le misure a Capelli. Sul fronte opposto Varas ha sorpreso Boccia nell’azione del vantaggio.
Sull’1-0 abbiamo avuto l’unico sussulto della partita. Su palla inattiva abbiamo creato due situazioni pericolosissime. Ma subito dopo ci siamo fatti infilare in contropiede da Bortolussi.
Nella ripresa non c’è stata storia. I padroni di casa hanno gestito la partita a piacimento, sfiorando a più riprese il gol del 3-0. Noi per contro non siamo mai riusciti a renderci pericolosi malgrado i 5 cambi operati da Buzzegoli. La rinuncia a D’Orazio ha avuto il vago sapore di resa anticipata quando c’era ancora mezzora (più recupero) da giocare.
Ed ora pensiamo alla Giana. Non è l’ultima spiaggia, ma è un test importante per dimostrare di essere vivi. Non sono tra quelli che vorrebbero cambiare modulo. Lo scorso anno l’inseguire variazioni tattiche a getto continuo ha aggiunto solo confusione a confusione. Siamo nati per giocare col 4-3-3 e di 4-3-3 dobbiamo vivere.
Io credo che questa rosa abbia delle qualità fino a questo momento inespresse. I giocatori di maggiore esperienza devono aiutare i giovani a dare qualcosa di più. Le potenzialità ci sono, bisogna tirarle fuori in campo.
La vittoria della Pergolettese sulla Triestina ci insegna che non esistono imprese impossibili. Possiamo fare risultato con chiunque a patto di crederci e di non consegnarci rassegnati all’avversario come è successo ieri sera.
Purtroppo questa squadra incassa gol con una facilità disarmante. Cambiano gli interpreti, ma non lo spartito di una difesa estremamente fragile. Le prime gare di precampionato ci avevano illuso di avere una retroguardia più solida dell’anno passato. Invece i 2 gol incassati da Rg Ticino e Gozzano (con tutto il rispetto) hanno costituito il primo campanello d’allarme che è suonato in tutto il suo fragore una volta che il livello degli avversari si è alzato. Buzzegoli dovrà lavorare molto sui movimenti della linea difensiva perché 7 gol subiti in 3 partite sono davvero tanti.
Voglio essere positivo e ricordarvi cosa abbiamo combinato l'ultima volta che abbiamo cominciato il campionato con 1 punto in 4 partite. Era il 2006-07 e da fine settembre in poi abbiamo cominciato una striscia positiva che ci ha portato a Natale ad essere tra le prime cinque squadre della classifica.
L'importante è non perdere la fiducia che si era costruita in estate e che fa sì che le gambe viaggino più veloci degli avversari. Abbiamo uno scontro diretto da giocare sul nostro campo. Dobbiamo dimostrare di avere più fame degli altri. Da queste basi si costruisce una salvezza il più possibile serena.
No vedo l'ora che sia domenica per buttarmi alle spalle la delusione di questo mercoledì vissuto da comparse in uno stadio nel quale abbiamo vissuto serate esaltanti.
Mi ha detto ha fatto piacere rivedere in tribuna Marco Rigoni che ci riporta ad un passato che sembra lontanissimo, ma che fa parte della nostra storia.
Venire si suol dire in questi casi... non può piovere per sempre... Forza Novara sempre!!!
Massimo Barbero
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