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L'editoriale Azzurro
domenica 13 novembre 2022 - 12:27
Novara-Pro Patria vista da Massimo Barbero
Cevoli ha fatto di necessità virtù. Ha scelto di rinunciare ad una bella fetta di qualità della rosa (Galuppini, Gonzalez, Peli e l’acciaccato Ranieri in panchina, senza dimenticare lo squalificato Rocca) per schierare una squadra che se la giocasse alla pari con il 3-5-2 della Pro Patria.
I fatti gli hanno dato ragione ed ai punti il successo degli azzurri è anche meritato. E’ vero, la Pro Patria ha avuto due clamorose opportunità per giungere il pareggio (colpi di testa di Nicco e Castelli) ma dal canto suo il Novara ha legittimato la vittoria con quella girata di Benalouane e con quell’occasione di Buric nel finale che grida vendetta.
Nel complesso si è visto un Novara in crescita dal punto di vista fisico ed agonistico. Abbiamo corso di più rispetto alle precedenti partite ed abbiamo giocato un discreto primo tempo nel quale oltre al gol del vantaggio abbiamo creato altre trame pericolose. Dovrei parlare di progressi dal punto di vista difensivo, ma non va dimenticato che a retroguardia schierata abbiamo lasciato liberi di incornare di testa due giocatori della squadra di Busto Arsizio. Il taglio di Nicco mi ha ricordato quello di Rafia di sette giorni prima a conferma che certe disattenzioni non sono ancora state cancellate dal bagaglio di questa squadra.
Siamo calati nella ripresa ed al posto di Cevoli avrei fatto prima il cambio Gonzalez/Tavernelli per ritrovare i collegamenti tra le due punte ed il resto della squadra. Ma nel complesso siamo riusciti a bloccare le fonti di gioco della squadra di Vargas che raramente ha costruito delle azioni manovrate.
Dunque il 3-5-2 è il modulo ideale per questo Novara? Beh innanzitutto va detto che questo Novara era stato costruito quasi per intero con in testa il 3-5-2 marchionniano. 3-5-2 però vuol dire sacrificare quasi in pianta stabile Galuppini che era stato il colpo del nostro mercato estivo. Per giocare con il 3-5-2 dovremmo avere maggiore spinta sulle corsie esterne. Ieri Ciancio e Goncalves si sono limitati al compitino affondando raramente sulle fasce (ricordate quanto spingevano Paglino e Di Masi l’anno passato?). I centrocampisti che abbiamo in rosa sono adatti a questo modulo perché sono abituati agli inserimenti e non a caso finora Masini, Rocca e Marginean sono andati in gol ripetutamente. Là davanti Bortolussi svolge un lavoro di grande sacrificio ed andrebbe affiancato da una punta che vede la porta più di Tavernelli.
Ha ragione Cevoli: nelle ultime 4 gare abbiamo raccolto 9 punti, più di quanti ne avessimo raccolti nelle prime 4 gare di campionato (8) quando pure avevamo giocato per 3 volte in casa. Dal punto di vista del gioco però il passo indietro è innegabile. Parlando con una tifosissima azzurra pur dopo la gara con l’Albinoleffe mi ha detto sollevata e felice: “Una cosa è certa: quest’anno abbiamo un Novara divertente”. Ebbene questo Novara è decisamente meno divertente di quello di settembre. Ben venga se porterà punti in classifica, ma bisogna aspettare la sfida con il Pordenone (13 gol nelle ultime 3 gare) per accertarsi che certi progressi dal punto di vista delle retroguardia siano effettivi.
Buono l’impatto di Khailoti che ha confermato le belle cose fatte vedere in precampionato quand’era stato impiegato con continuità dai due allenatori che si sono succeduti sulla panchina azzurra.
Il confronto con la squadra di Di Carlo ci dirà anche se il Novara ha le carte in regola per lottare per il primato in questo campionato. Siamo ad una svolta di questa stagione. Con una sconfitta finiremmo a 6 punti dai neroverdi ramarri e, sull’abbrivio di una striscia di vittorie sarebbe difficile pensare ad una rimonta. Con un risultato positivo potremmo pensare veramente di dar fastidio alle grandi per tutta la stagione.
Il Pordenone è forte, ma non imbattibile. Dobbiamo studiare i punti deboli dei friulani per colpirli nella maniera più opportuna. Sarebbe bello fare uno sgambetto a Di Carlo, un tecnico che dal punto di vista professionale non ha certo lasciato a Novara un gran ricordo.
A proposito, avete visto quanti ex allenatori azzurri popolano la serie B o sono transitati in serie cadetta in questi anni? L’ultimo ad unirsi alla compagnia è stato Viali che ha riportato alla vittoria il Cosenza contro il Palermo di Corini. Sono particolarmente contento per la crescita di un mister che a Novara ha dovuto gestire la non facile situazione della stagione post retrocessione con un’estate condizionata dalle sirene di un ripescaggio puntualmente sfumato.
Quanto vale questa squadra? Lo capiremo meglio tra sette giorni… Forza Novara sempre!!!
Massimo Barbero
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